E voi credevate di esservi liberati di me... xD e invece no, eccomi qua a darvi il decimo aggiornamento =) vorrei solo farvi sapere che oramai aggiornerò una volta a settimana, quindi non preoccupatevi se non mi sentite per diversi giorni. Detto ciò vi lascio alla vita incasinata di Tris <3
Kiss, -Cinzia
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Era già mezzanotte quando sono rientrata a casa, camminare a piedi mi ha permesso quanto meno di sbollire la rabbia, ma ciò non significa che dimentico tutto.
Lui con me non riesce ad aprirsi se non forzatamente ed io mi sono stancata di scavare in un bicchiere d'acqua.
Quindi, temo non sia poi così stupido e insensato il fatto che sono tornata alla Surenis con le mie cose. Tiffany non era in camera quando sono rientrata, così come Jackson. Inutile il tentativo di girarmi e rigirarmi nel letto, il sonno mi ha abbandonato da ore ormai e a breve sarà anche l'alba.
Mi faccio in fretta una doccia per sbollire la rabbia, come se due in un giorno non fossero abbastanza. Scendo in sala mensa intorno alle 4, in giro non c'è nessuno se non io in compagnia della mia ombra.
Il trasmettitore si attiva, lo estraggo dalla tasca della giacca nera e m'incupisco nel vedere un tentativo di chiamata di Will. Lo ignoro e lo ripongo dov'era l'attimo prima.
Mi appollaio in un divano color crema sistemato davanti ad una vetrata che da sul cortile. Non è ancora l'alba, pertanto devo aiutarmi con la lampada sul tavolino per riuscire a vedere meglio.
Studio, per quanto sia possibile, ma non appena il sole sorge, mi godo quella naturale meraviglia che si staglia oltre le colline.
Non mi accorgo neppure delle donne che stanno riempiendo i banconi per la colazione finchè Jackson non si siede affianco a me sul divano.
-E tu che ci fai qui?- è sorpreso quanto me nel realizzare che non ho chiuso occhio.
-Non riuscivo a dormire. Inoltre da qui c'è un'ottima vista.-
-Intendo il fatto che sei qui e non da William-
M'incupisco, ma non lo do a vedere camuffando un sorriso. –Oh, no. Non mi sentivo molto bene ed ho deciso di rimanere.-
Non diciamo più nulla se non per un commento sui libri di politica che ho sul tavolo. Poi si alza per andare a prendere qualcosa da mangiare. Lo imito, alzandomi riluttante e dirigendomi ai banconi.
-Qualcosa che sia come il caffè?- ne ho proprio bisogno, oggi. La ragazza non sembra sorpresa da quella richiesta e mi porge una brocca con del liquido blu. –Ligopò. È una miscela di aromi dal sapore molto simile alla vostra caffeina. E ha gli stessi benefici. Se chiudi gli occhi ti sembrerà di bere davvero caffè-.
Perché non l'ho chiesto prima? Mi riempio un'enorme tazza di questo strano liquido, poi prendo anche due cornetti ripieni di non so quale crema ed, infine, un tortino alle foglie di Fhuns, così mi è stato detto. Non so cosa sia, spero solo sia buono.
Quando torno al tavolo col vassoio stra pieno Jackson sgrana gli occhi. –Da quando in qua mangi così tanto?-
Solo se sono nervosa o sotto pressione. –Solo fame.-
Fosse così semplice da spiegare.
Sorseggio piano piano il Ligopò, scoprendo che quella ragazza non aveva poi tutti i torti nel dire che sembra caffè, se non fosse per una nota che sa di acido.
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BAHUYA - into the eyes
Science FictionCosa succederebbe se da un giorno all'altro tutto si bloccasse? Se il mondo sotto i suoi occhi si fermasse di punto in bianco e le dicessero di dover lasciare la Terra per raggiungere un pianeta sperduto nello spazio? Significherebbe una sola cosa:...