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Ogni pomeriggio da allora io e Theo leggiamo i libri che faccio sparire dal covo. Leggiamo, studiamo, e nella discrezione più assoluta mettiamo in pratica quel poco che abbiamo appreso.

Indosso sempre le mie lentine, Will non approverebbe mai il contrario.

Non ho avuto il coraggio, comunque, di dirgli di Theo, un po' per scelta, un po' perchè non mi va di sottomettermi alle leggi di Bahuya. Se sono così importante per loro prima o poi dovranno accettare le mie decisioni, in fondo non sono poi una ragazza terrestre comune.

-Dovrei scendere io laggiù e scegliere io stesso i libri.-

-Sai bene che non ti ci riporto una seconda volta.- sì, da quel pazzo pomeriggio non ho più voluto correre il rischio di farmi scoprire, cavoli, se penso a come ci siamo andati vicini. Sanno, comunque, che c'ero io li giù per via dei miei movimenti con la TesseraVitrea, e, giuro, troverò un altro modo per non farmi tenere sotto controllo.

-Prima o poi lo scopriranno.-

Stesi sul prato del giardino della Surenis, sembra tutto più facile. Stare qui affianco a lui con i libri a farci da cuscino ed un manto d'erba che fa da cavia ai nostri esperimenti, i pensieri non sembrano poi così pesanti.

Lui non è poi neppure tornato sul discorso "pianto" e non ha idea di quanto questo faccia accrescere la mia stima e fiducia nei suoi confronti.

-Pensi mai a come sarà quando usciremo da questo covo di matti?- domanda stupida la mia.

-Ho smesso di chiedere. In fondo la vita è destino, credo sia ciò che ti capita e non puoi farci nulla. Guarda noi. – e ne sembra quasi gioire.

-Non credo, sai?- steso al mio fianco alza gli occhi a guardare dritto nei miei con sguardo interrogativo.

-Il mio destino aspetta una mia scelta. Sono una Yu, ricordi? Il mio DNA non ha ancora preso una direzione. Quindi, no, il destino è esattamente ciò che decidi che sia.-

-Allora ho ragione io.- Ha un sorriso soddisfatto e mi chiedo dove voglia andare a parare. –Geneticamente parlando, il tuo DNA è già completo, aspetta solo una presa di corrente a cui attaccarsi e accendersi. È come il sesso.-

Stavolta non mi trattengo e irrompo in una risata. –Il sesso..?-

-Sì, mica scegli tu se essere uomo o donna. Eri destinata ad essere donna, era scritto nel tuo DNA. L'unica cosa che ti è concessa è scegliere di essere felice e accettare ciò che sei.-

Le sue parole mi spiazzano, ma una campanella che proviene dall'edificio ci riporta alla normalità.

-E' ora delle lezioni.- con un gesto agile è già in piedi con la mano tesa verso me. La afferro e mi tira su.

-Grazie.-

Mi sistema una ciocca ribelle dietro l'orecchio e mi sorride sereno. Spero non sia solo una maschera, ho bisogno di sapere che sta bene. In fondo è un po' la spalla su cui sorreggermi quando tutto sembra andare nel verso opposto.

-Siamo una squadra ed è fondamentale esserci per gli amici.- poi si allontana lasciandomi lì come un ebete.

Amici.

Gusto in bocca il sapore di quella parola e ne gioisco.

È la cosa più vicina alla vera felicità, l'unica cosa che in questo momento della mia vita mi faccia stare bene davvero. E vorrei dire che William è la causa di ciò, ma non è così.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora