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I ragazzi sono stati spostati nell'aula più grande che questo istituto possiede. La maggior parte è incredula ai propri occhi, a ciò che hanno visto e assistito. Per la prima volta, il silenzio è assordante.

Io e Theo abbiamo emanato uno scudo sull'istituto che tiene lontano Klaus. È invisibile, il preside spera ancora di poter mantenere il silenzio su una cosa così grave.

È proprio lui che sta tenendo una lezione improvvisata su Yuyhani e Yuyheti. Ma non su di me: teme di divulgare un panico al momento inutile.

-Avete assistito a qualcosa che non accadeva da secoli, ma possiamo assicurarvi che abbiamo la situazione sotto controllo.-

So per certo che se dovessi cercare gli occhi di Ty e Jackson qui dentro troverei solo tanta sorpresa e, forse, disgusto nel non essere stata sincera con loro.

E devo ringraziare il fatto che sono seduta in prima fila a fissare il pavimento. Non sento neppure Theo stringermi le mani. Non diciamo nulla e, quando anche l'ultimo ragazzo ha abbandonato l'aula e rimaniamo soli, ha il coraggio di alzarsi e tirarmi in piedi. Lo assecondo mentre mi stringe forte.

Sto tremando. Di paura.

-Come ci siamo ridotti a questo? Non potevamo essere delle persone normali?-

Lo sento respirare tra i miei capelli. –Tris, a differenza di quanto detto dal preside..- mi lascia andare solo di pochi centimetri per potermi guardare -..La situazione non è gestibile. A meno che..-

-A meno che niente, Theo.- mi divincolo per tornare seduta su quelle scomode poltrone di colore verde acqua. Che stupida scelta. –Lui vuole me. La soluzione è solo questa, darli ciò che vuole.-

Mi fulmina con lo sguardo. Con un passo enorme riempie il vuoto che ci separa e me lo ritrovo in ginocchio ai miei piedi mentre io mi torturo le mani. –Io pensavo più a trovare gli altri.-

Lo guardo confusa aspettando una spiegazione.

-Abbiamo letto e riletto che i padroni degli elementi sono quattro. E se tu fossi il quinto? Qualcuno che nella storia non è mai esistito in grado di controllare tutti gli elementi, motivo per cui lui ti vuole per sé nel proprio clan.- pronuncia l'ultima parola con disgusto.

-Io non sarò una sua pedina.-

Sorride. –E io non lo voglio che tu lo sia. Il che mi porta alla mia idea.-

-Sarebbe?-

-Troviamo gli altri tre, uniti lo potremo fronteggiare.-

Ci penso su un istante. L'idea non è male, ma fa acqua da tutte le parti. –Non è un piano semplice. Non sappiamo neanche dove siano e dimentichi una cosa fondamentale: la natura ha bisogno sempre di un equilibrio. Se noi siamo 4+1 lo saranno anche loro.-

-Per questo non dobbiamo perdere tempo.-

Non possiamo saperlo se lui realmente abbia già una squadra al completo, potrebbe essere una tattica farsi credere da solo. Ci scommetto qualsiasi cosa che lui non è solo. E per un attimo penso ad un piano che subito scaccio via per quanto pazzo, ridicolo e insensato sia.

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Will mi ha convinto a trascorrere il fine settimana a casa con lui contro le proteste del preside. Sanno che è pericoloso allontanarsi dall'Istituto in questo momento, ma allo stesso tempo mi consente di sapere, se io non sarò lì, i ragazzi in un certo senso al sicuro.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora