Questa lezione di geografia è più noiosa di tutte le altre alle quali siamo stati.
Finora abbiamo scoperto l'esistenza di 6 stati e nessun continente. Tutti parlano lo Z'isash e tutti collaborano al fine di condurre una vita semplice rivolta allo sviluppo globale, all'aiuto reciproco e alla collaborazione su argomenti politici, finanziari, ecc.
- Ialiell, la terra del pianto, un territorio abitato da Terrestri Impuri che non hanno mai accettato il loro destino, per questo si sono esiliati pur sempre collaborando con il ministero dell'ordine pubblico presidiato da Lord Vardett;
- Thaugur, una terra totalmente fatta di montagne, colline e valli;
Poi ci sono terre comuni in cui gente come noi si mischia ai puri di cuore:
- Tirisen, Hærdin, Gull Ethea e Lingron, nonché la terra in cui ci troviamo.
Jackson e Tiffany sono seduti nella fila sotto la mia, mentre Theo è al mio fianco che cerca di prendere appunti. Un aula come un'altra tipica di una scuola americana. Si, bhè, torno con la mente sempre là, forse un po' come tutti, ma non lo diamo a vedere.
Sono trascorsi giorni ormai da quando la Terra si è svegliata e si sono accorti della nostra assenza e mi faccio prendere dalla nostalgia se ci penso anche solo un secondo.
-Gli Shill sono dei corpi celesti che fluttuano attorno al pianeta, la cui forza di gravità dipende interamente da Bahuya. Uno tra i più conosciuti e importanti funge da piattaforma per l'atterraggio degli Shuttle.-
Il professore fa avanti e indietro, qualcuno sbadiglia, altri, come me, scarabocchiano qualcosa sul quaderno degli appunti.
-Stavo pensando..- Theo mi riporta alla realtà. –Come fanno a sapere che Derek è Klaus se cambia continuamente aspetto?-
Ricordo allora la risposta che ieri sera mi ha dato Will quando gli ho rivolto la stessa domanda. –William mi ha spiegato che nell'ultimo anno si sono verificati degli eventi come quelli al Parkskate, solo che in altre occasioni lui era li a guidare l'esercito e non gli è mai mancato il coraggio di far vedere cosa è in grado di fare. Gioca col fuoco ed i suoi occhi sono neri come la pece.- mi volto a guardarlo ed incontro il suo sguardo che mi studia con curiosità. –William dice che i suoi occhi non hanno un'anima.-
Theo non ha mai indossato le lentine, trova sbagliato nascondere la sua vera natura. E devo ammettere che mi piacciono così come sono, mi meraviglio di come sia possibile tanta bellezza.
L'aula all'improvviso sembra sparire, così come il professore ed i miei amici seduti davanti a noi.
È la campanella a salvarci e sussulto così come Theo, evidentemente in imbarazzo. Prendo fiato e raccolgo le mie cose, mentre tutti si affrettano ad uscire. –Devo andare.-
Non lo guardo neanche, ma sento il suo sguardo sulla mia schiena mentre salgo in fretta e furia le scale mischiandomi agli altri.
E mi sento in colpa, una traditrice senza ritegno se penso a Phil. La mia vita era perfetta, mi chiedo se mai riuscirò a dimenticare e andare avanti, a costruirmi una vita e dei nuovi ricordi felici.
_
Entro stasera dobbiamo presentare il modulo all'ufficio iscrizioni.
Will ha ottenuto il permesso per farmi trascorrere una giornata fuori da questo edificio. In molti lo hanno fatto grazie ai loro tutori ed una piccola parte di me è felice di andare e scoprire una parte di ciò che c'è la fuori.
Seguo William lungo il sentiero e, come l'altro giorno, esce dalla tasca una pallina di vetro. La pressa a farla diventare un dischetto piatto simile ad una monetina finchè non si gonfia a diventare un disco tondo di vetro.
STAI LEGGENDO
BAHUYA - into the eyes
Science FictionCosa succederebbe se da un giorno all'altro tutto si bloccasse? Se il mondo sotto i suoi occhi si fermasse di punto in bianco e le dicessero di dover lasciare la Terra per raggiungere un pianeta sperduto nello spazio? Significherebbe una sola cosa:...