#16

61 5 1
                                    

Il mio percorso, come quello di chiunque altro alla Surenis, si è concluso, così come quello al ministero.

Dopo quella missione suicida, mi hanno chiesto se volevo ritirarmi e temo che il mio no rabbioso faccia ancora eco nelle loro orecchie.

Ho proseguito gli studi, gli allenamenti anche se contro la volontà di William, per non parlare di quella di Theo. Ciò che è successo il ministero ha deciso di tenerlo segreto, ma non potevo nascondere una cosa del genere a lui, visto che lo riguarda da vicino.

-Qualsiasi divulgazione di tale notizia manderebbe in panico l'intera popolazione.-

Così, ci siamo dovuti arrendere al silenzio, ma non ha potuto privarsi dell'obbligo di avvertire i vari primi ministri degli altri distretti.

C'è il delirio più totale, le squadre d'azione hanno raddoppiato il loro lavoro con più ronde di sorveglianza e perlustrazione.

Quel distretto è stato abbandonato al suo destino e nessuno ha avuto più il coraggio di parlarne. Laha non si fa vedere da quel giorno, qualcuno dice che ha mollato, ma dubito che una come lei si faccia trasportare dal dolore.

In quanto a me, bhè, vado avanti ripetendomi che una con le mie qualità avrebbe potuto fare qualsiasi cosa pur di evitare l'accaduto.

Inutile piangere sul latte versato.

Seppellendo le cose brutte, ci sono anche quelle positive: Tiffany è riuscita a passare a pieni voti il test di Scienze; Jackson alla fine, con sua grande sorpresa, sorprendendo anche noi, ha intrapreso la carriera militare, chi lo sa, forse mosso dal ricordo di Klaus quel giorno davanti la scuola. È partito verso il quartiere #45 e dubito lo rivedremo tanto presto, non più di quanto non lo vedessimo ultimamente quando cambiava ragazza ogni giorno.

Una cosa gliela devo riconoscere: si è saputo adattare anche fin troppo bene.

Theo continuerà medicina, mentre io tra qualche settimana tornerò tra questi luoghi potendo accedere anche ai piani superiori come tutti noi. Tutti tranne Jack.

La mia strada? Intermediazione.

A quanto pare il mio desiderio di rivedere casa verrà realizzato.

Suona solo strano fare le valigie.

Sto riponendo le ultime cose in valigia, quando Tiffany entra in camera. –Hey! Ti cercavo! Credevo fossi con Theo.-

Le sorrido, felice che le cose tra noi non siano cambiate se non in meglio. –No, è già andato dai suoi tutori qualche ora fa. Ha chiesto di voi in giro per salutarvi senza trovarvi. Era dispiaciuto.-

Chiude la zip del suo borsone e mi guarda con attenzione. –Io lo vedo come ti guarda e come tu guardi lui. Devi solo mettere una pietra sul passato. Ormai è passato, non torna più.-

Mi siedo sul bordo del mio letto e scruto la stanza che ormai sembra vuota. –Sai bene che non posso concedermi distrazioni e che la situazione è complicata. E penso ancora a Phil, a quanto sarebbe sbagliato.-

-Due mesi non ti sono bastati per capire che questa adesso è la tua vita?-

Prima di uscire dalla stanza mi regala un abbraccio, di quelli carichi d'affetto. Jackson spunta dal fondo del corridoio correndo solo per salutarmi. –Sei in gamba, Tris. Abbi cura di te e ricorda che ti voglio bene.-

Poi ce ne andiamo ognuno per la propria strada. Io mi soffermo solo due minuti a guardare il dormitorio ormai vuoto. È diverso da quando sono arrivata qui, come se due mesi e mezzo siano stati abbastanza per lasciare un segno indelebile.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora