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Come potete notare, mantengo sempre le mie promesse, quindi eccomi qui ad aggiornare un capitolo pieno di risposte e rivelazioni.

Tengo a precisare che, come è giusto che sia, ogni storia all'inizio sembra strana e annoiante, ma posso assicurarvi che la storia vera e propria comincia adesso con tanto di ship. 

Un'altra novità importante è che ho finito di scrivere il libro e ho avuto persino i brividi a scriverne il finale, tanto mi aveva presa questa storia in un modo che non credevo possibile.

Ringrazio ogni singola persona che sta leggendo questa storia, mi riempite di soddisfazione e mi date il coraggio di aggiornare nuovamente tutte le volte. Se lasciate anche commenti e like a me non dispiace, sarei felice di sapere anche la vostra.

Vi lascio al capitolo 

ps.: il cast prende forma ed è solo a metà ancora ;D

Buona lettura, -Cinzia =)

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Le lenzuola sotto il mio palmo sono fresche, così come l'oggetto freddo contro la mia nuca.

Quando apro gli occhi scopro di non essere nella mia stanza. Troppo buia e troppo ordinata per essere quella che condivido con Tiffany e Jackson.

Faccio per alzarmi, ma la testa mi ributta contro il cuscino con un mal di testa simile ai postumi di una sbornia, ma riesco comunque a vedere Will e qualcun altro ai piedi del letto.

-Hey, bell'addormentata. Come ti senti?-

Un tipo in giacca e pantaloni bianchi sopra una camicia nera mi punta contro gli occhi una lampadina e deduco sia il medico.

-Aliena. Cos'è successo?-

-Shh. Ti spiegherò tutto a breve. Signor Vitius, sta bene?-

Il tipo che prima mi studiava mi sorride e faccio lo stesso senza pensarci due volte. –Sana come un pesce, McFarland.-

Il tipo conosce Will e sembra anche averci confidenza, cosa che mi confonde più del necessario.

-Ok, allora vieni. Ti porto in braccio se non ce la fai.-

Scuoto la testa con vigore, pentendomene quasi subito.

Metto i piedi per terra e solo una volta in piedi scopro con sorpresa di essere abbastanza in forze da camminare.

Attraversiamo quello che sembra un'infermeria realizzando di essere all'Istituto. Scendiamo le ampie scale a chiocciola, ma non ci dirigiamo al salone come stamattina, piuttosto andiamo verso il lato opposto, perdendoci in un corridoio nascosto e vuoto.

-Tris, so che ti sembrerà tutto strano, e perfino a me sembra assurdo. Non voglio crederci, ma adesso per Bahuya tu vali più di chiunque altro essere vivente.-

Non cerco di capire neppure le sue parole, lo seguo mentre con la TesseraVitrea apre una porta bianca ed, una volta dentro entrambi, la richiude. Delle scale che vanno verso il basso sono scavate tra due pareti di pietra ed illuminate da qualche fiammella sospesa sul tetto.

Mi fermo già al primo gradino. –Dove andiamo?-

Lui mi passa davanti e mi prende per mano. –Seguimi. Ti prometto che una volta arrivati potrai chiedere tutto ciò che vuoi.-

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora