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Philiejo bhuày ijàr fuerdòx

Guarte ihjlo cuntira nabaf.

Matunay hugy ni yòts

Furma menthe dyvubar.

L'ho trovata. La formula che cercavo con ansia finalmente mi è saltata agli occhi dopo aver tradotto quasi mezzo libro.

Possa la forza invadere il mio spirito

E condurre la sinistra mano.

Con peccato senza rimpianto

Fa di me una falsa sembianza.

Non c'è rima nel tradurla, ma fa comunque il suo effetto raccapricciante.

Nelle note, c'è un rito da seguire: la formula va ripetuta tre volte al buio. C'è scritto che solo nel buio delle tenebre il male può farsi strada, poiché solo nell'oscurità un rito di trasfigurazione può passare inosservato.

Ho i brividi, ma sono ancora decisa nell'andare avanti.

Prossima mossa? È già in atto. Sono riuscita ad accedere alla banca dati del ministero dai server di Will, creando il profilo di una certa Yvonne Clavier, il nome di cui prenderò possesso quando assumerò le sembianze di un'altra persona. 

 E ciò avverrà domani.

Klaus è riuscito a farmi recapitare un messaggio con la data dell'incontro; non so come, ma l'ho trovato sul bancone della cucina vicino alla tazza del mio caffè.

Nessuno è al sicuro.

L'appuntamento con Klaus non sarà altro che una scusa per pedinarlo. Nel caso in cui si smaterializzerà, sono riuscita a trovare un incantesimo localizzatore dal libro dell'occulto, ma mi auguro di non dovervi ricorrere.

Poi, una volta scoperto il luogo in cui si nasconde, prenderò i panni di quella Clavier e m'introfulerò come una reyhal qualsiasi. Agirò dall'interno storpiando informazioni e nomi utili al ministero e, quando avrò abbastanza notizie, tornerò me stessa.

Ma se qualcosa va storto, sono fregata.

A profilo creato, torno in camera mia, ma stavolta c'è qualcosa di diverso: le luci del corridoio sono accese e Will è a braccia conserte in fondo al corridoio con un aria feroce.

_

-William McFarland! Smettila di fare il ragazzino. Per una volta, ascoltami!-

Ci stiamo urlando contro, lui fa avanti e indietro nel corridoio davanti la libreria e sto odiando il cigolio di questo parquet.

-Non usare quel nome contro di me!- scatta come un cane rabbioso. -Credevi fossi tanto stupido?! Credevi che non l'avrei scoperto?!-

-La vera domanda è perché tu nascondi una stanza del genere nella stessa casa in cui vivo io.-

-Punto primo: tu qui, sei solo mia ospite e non devo metterti a conoscenza di tutte le mie cose e,secondo, quella stanza mi serve per lavorare da casa!-

Arretro indignata. Solo un ospite.

–Ti sei intrufolata nella mia camera da letto come se fossi un ladro!- Non lo seguo. Lui, quasi a leggere la mia mente, urla spiegandosi. –Giusto ieri ho controllato il circuito di video sorveglianza come è mio solito fare da due anni a questa parte scoprendo che c'era un vuoto temporale.- mi si avvicina con fare minaccioso. –Un vuoto di un mese! Ho pensato fosse un guasto, ma poi, oggi hai dimenticato di spegnere il sistema di video sorveglianza e dal mio trasmettitore- mi mostra l'oggetto quasi sbattendomelo in faccia mentre mi maledico per essermene dimenticata –mi è giunta la notifica che qualcuno si era intrufolato laggiù. Così, eccoti qui.-

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora