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-Che facciamo?- il sussurro di Scott sembra voler sfuggire alle orecchie invadenti dei presenti tranne che ai nostri.

Il problema è che non so che fare. E a quanto pare né Mike e né Wanda hanno un'idea.

Un ragazzo si fa largo tra la folla di visi pallidi attorno a noi e, quando esce dall'ombra, il colore rosso dei suoi occhi si tramuta in castano. Giovane, muscoloso, con un sorriso così largo che sembra partire da un orecchio e finire nell'altro.

Ben vestito con un paio di pantaloni neri, mocassini, una camicia a collo ampio bianca.. potrebbe persino sembrare un ragazzo come tanti.

-Guarda guarda...I lupi ci consegnano un dono.- un risolino si alza nell'aria ed i suoi occhi sono sui miei mentre piega il collo per studiarmi meglio.

Come fanno a sapere che siamo stati accompagnati?

-Sei Jace?- ho il coraggio di parlare e vorrei non averlo fatto. Anzi, per una volta avrei voluto avere la decenza di cestinare questa folle idea.

Il suo sorriso è di puro divertimento e porta le braccia ad incrociarle sul petto. –Sai, c'è del divertimento in questo: noi sappiamo chi siete mentre voi non avete alcuna idea in che tipo di guaio vi siete cacciati.-

Mi bagno le labbra, forse per paura o per l'adrenalina che ormai è alle stelle per la paura.

E vorrei avere il dono della telepatia per poter comunicare con i miei compagni, ma a quanto pare la natura su questo ci è sfavorevole.

Il suo volto, dapprima lontano, adesso è davanti a me a pochi centimetri dal mio naso: nemmeno un battito di ciglia, questo il tempo concessoci anche solo per pensare a qualcosa.

                Il suo volto, dapprima lontano, adesso è davanti a me a pochi centimetri dal mio naso: nemmeno un battito di ciglia, questo il tempo concessoci anche solo per pensare a qualcosa

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Potrei essere già morta in un nano secondo e non aver capito neanche come.

Mi fissa intensamente e non nascondo che è inquietante, l'attimo dopo mi annusa il collo, i capelli e torna a guardarmi negli occhi.

-Hai il suo stesso odore.-

Deglutisco e provo a tirar fuori la voce, ma invano.

-L'aspetto inganna, ma sei proprio come lei. Annabelle.-

-Siamo qui perché è lei che ci ha condotti a voi.-

Mi ride in faccia e chiudo gli occhi quando il suo alito ferroso mi arriva dritto alle narici.

-Annabelle è morta. Qualsiasi cosa vi abbia lasciato detto non ci importa.-

-Chi sei...-

Lo vedo fare il giro del gruppo tenendo le mani dietro la schiena e camminando piano mentre si spiega. –Sai, stasera sono di buon umore, non so se perché i lupi ci hanno fatto un regalo o perché siete così ingenui persino per chiedere. Ho alle spalle 800 anni, sono stato il primo vampiro che Annabelle ha creato e mi fece promettere di aiutare i suoi discendenti un giorno se sarebbe stato necessario, in cambio di una vita mortale.-

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora