#56

50 4 3
                                    

Ben presto il silenzio si alza insieme alle nubi di fumo e i reyhal scortano su grossi camion coloro che si sono ribellati rimasti vivi, seppur feriti.

Non ho idea dove li portino, ma sicuramente non prevede nulla di buono.

Di Beka, Jackson e gli altri nemmeno l'ombra. Vuoi vedere che quei massi sono serviti a farla fuori? No, troppo facile. Beka è l'erba cattiva. E l'erba cattiva non muore mai.

-Dove andiamo?- guardo Will e con la poca flebile luce di qualche lampione sopravvissuto riesco ad intravedere la sua espressione pensierosa mentre elabora un piano.

Difficile mantenere il sangue calmo, eppure lui sembra riuscirci e, ancora una volta dopo tutti questi anni, mi sorprende.

-Conosco il ministero meglio di qualsiasi altra cosa. Vieni.- mi fa un segno con la testa e con le armi tese attraversiamo un vicolo secondario fino a raggiungere il retro del ministero. Camminiamo piano con passo silenzioso e mi appiattisco al muro del vicolo appena vediamo un gruppo di persone correre chissà dove, ma non ci notano anche perché non passano per il vicolo.

-Ho un'idea migliore.- così prendo il trasmettitore e mando un sms ad Alyssa. Se ha la suoneria, gli squilli potrebbero sentirsi nei silenziosi corridoi. Un bip di sms è diverso, può essere confuso con qualsiasi cosa. Una porta che sbatte, il cigolio di un muro incrinato...

A Alyssa

Dove siete? Io e Will vi veniamo a prendere, ma rimanete nascosti.

Attendo con ansia una risposta che arriva quasi subito e comunico a Will la direzione –Secondo piano bagni di servizio- poi mi fa strada ed io lo seguo con cautela attraversando la strada ed aprendo una porta secondaria.

Il suo fulmine ha mandato in tilt le videocamere di sorveglianza, quindi neppure si saranno accorti di noi, e poi l'unica illuminazione è data dal circuito di luci d'emergenza.

Attorno a noi c'è il vuoto e qualche muro disintegrato. La mia bomba è stata abbastanza forte da rendere instabile l'intero edificio, pertanto dobbiamo essere cauti.

-Per di qua.- sussurra al mio orecchio ed apre una porta di servizio che conduce a delle scale d'emergenza. Geniale.

In men che non si dica siamo al secondo piano. Apriamo appena la porta, ma subito la chiudiamo appena sentiamo un gruppo di persone correre altrove.

Non so chi siano, ma non ne vale la pena rischiare.

-Dobbiamo fare attenzione, siamo a rischio. Se ci prendono è la fine.-

-Preferirei morire davvero che finire di nuovo tra le loro mani.-

Ci accertiamo che non ci sia nessuno, poi entriamo nel corridoio e con passi furtivi ci avviamo ai bagni in fondo al corridoio.

A destra. A sinistra.

Altra porta aperta.

Altre persone che corrono e noi che ci nascondiamo dietro ad esse.

Raggiungere il bagno non è mai stata un'impresa ardua.

Quando finalmente siamo dentro chiudiamo a chiave la porta e guardiamo le cinque porte chiuse ascoltando il silenzio.

Will porta l'indice sul labbro come per dire resta zitta, poi si china per vedere se c'è qualcuno extra oltre le porte che non ci aspettiamo.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora