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Ringrazio il compleanno di Tiffany che per una volta ci concede la possibilità di essere delle persone normali.

Dei ragazzi di oltre 20anni che hanno il bisogno di divertirsi.

Là fuori impera il caos, il terrore e la consapevolezza di poter morire da un momento all'altro, ma è forse giusto dimenticarsi che siamo umani? Che abbiamo dei sentimenti e che non siamo delle macchine da guerra?

Mi sento a disagio quando arrivo a bordo della mia moto nello spiazzale della casa di Tiffany. C'è una fontana al centro ed è piena di macchine e veicoli senza ruote.

Prendo posto affianco alla moto di Zach e mi tolgo il casco appena poggio i miei tacchi contro il terreno.

Si, piccolo strappo alla regola: scarpe col tacco nere da vertigini, jeans attillati bianchi, una maglietta elegantissima blu notte arricchita con delle paillettes argento sulla manica e una borsetta simile ad una busta. Non contenta, mi sono concessa il lusso del trucco, come non facevo da secoli con tanto di fondotinta, mascara, eyeliner e rossetto rosso fuoco.

I capelli sono invece morbidi con delle piccole onde. Non sembravo nemmeno io davanti allo specchio.

La musica è forte persino da fuori e quando supero l'ingresso noto la confusione constatando di quanto il volume del brano sia alto.

Adesso il problema è trovare gli altri, ma Tiffany mi vede entrare e mi salta addosso quasi subito. –Oddio, sei stupenda!-

-Mai quanto te.-

-Dovresti farlo più spesso, davvero. Vieni, gli altri sono sulla terrazza.-

La lascio tirarmi tra la folla di ragazzi che salta e si diverte a destra e sinistra, attraversiamo la sala e sbuchiamo dall'altro lato dove Theo balla con Monique e Zach è intento a parlare con Alice e Laha.

Il ragazzo si dà da fare vedo.

-Ragazzi, guardate chi è arrivata?!-

Quando si voltano verso di me rimangono tutti allibiti, eppure giuro che non sembrava tanto male l'abbinamento quando sono uscita di casa.

-Ma che hai fatto?- Monique mi abbraccia, ma i miei occhi sono incollati su Zach. Perfino lui mi guarda sconvolto, finchè non distoglie lo sguardo quasi infastidito.

Auch.

-Prendiamo da bere?-

-Sì.- qualsiasi cosa pur di allontanarmi.

Facciamo un brindisi a Ty, ma in men che non si dica rimango da sola con il bicchiere mezzo vuoto in mano.

Le luci adesso sono soffuse ed un ragazzo che non conosco ha chiesto a Ty di ballare un lento. Sembrava emozionata ed arrossita, ma non ho potuto guardarlo con attenzione visto che si sono persi in mezzo alle altre coppie.

-Non balli?-

Rimango con gli occhi sulla pista senza davvero guardare.

-Tu perché non balli?-

La sua figura entra nella mia visuale al mio fianco mentre tiene le mani in tasca e sorride.

–Nessuno sembra voler ballare con me.-

-Come se la cosa sia credibile. Se tu sputassi da qualche parte, ci sarebbe qualcuno pronto a raccoglierlo con un tovagliolo d'oro e farci un quadro. Sei uno Yuyhano, tutti quanti qua dentro vorrebbero ballare con te, tipo le tre ragazze alla tua destra all'angolo della stanza che non smettono di guardarti.-

Fastidioso.

Ma questo commento lo tengo per me. si volta a guardarle ed anche ad alzare la sua mano per salutarle. Sembra che la cosa lo diverta.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora