#20

52 5 0
                                    


Avviso! Il presente capitolo è un pò duro, ovvero non è per i deboli di stomaco. Quindi se state mangiando o avete appena finito, vi suggerisco di aspettare la digestione xD

Scherzi a parte, per chi di voi non l'avesse giù notato ho modificato la copertina del libro, sperando che sia migliore della precedente.

Aspetto commenti e stelline per chi avesse gradito il capitolo.

Buona lettura, -Cinzia =)

___

-Qui c'è la tua stanza. Vedi di rimanerci e di essere reperibile per l'esame.-

Una ragazza mi conduce a tre piani sopra la sala comune, che, da quello che intuisco sia l'ala delle stanze private. -Cosa c'è sopra?- Si, una struttura enorme di almeno dieci piani. So che non otterrò risposte, ma tentar non nuoce, magari riesco ad ottenere qualche risposta utile ai miei scopi.

-Nulla che ti riguardi al momento.-

Passano quelle che sembrano essere le 5 ore più lunghe della mia vita. Sto facendo avanti e indietro nella stanza in preda al panico. Se mi scoprono mi uccidono o peggio, Klaus mi avrà per i suoi luridi piani che chissà quali siano.

Ripasso mentalmente tutti i passaggi, la creazione dell'ID, i documenti, i reati penali, dati anagrafici irrilevanti, ma l'unico grande dilemma è il codice. Se non è accessibile, non lo sono neanche i miei dati. So che per adesso li stanno verificando. Spero sia così, in caso contrario significherebbe che il codice d'immatricolazione è difettoso dando l'idea che qualcosa in me non va.

Bhè, in me non c'è niente che va.

La porta viene aperta con violenza da tre uomini ed io mi arresto al centro della stanza con la miglior aria di sfida che possa fare in questo momento con le mani sui fianchi.

-Yvonne Clavier. Seguici.-

Bingo.

Mi chiedo come ho potuto dubitare di me stessa.

Mi accerchiano, conducendomi fuori dalla proprietà. Non mi fido, motivo per cui mi sono detta di far saltare la copertura in caso di necessità.

Pochi minuti dopo, sono al centro del cortile, sul pavimento vi è disegnato un cerchio e davanti a me...una ragazzina. Quasi non sbianco quando realizzo che sono qui per ucciderla. E' questo il mio esame.

-Cosa volete che faccia?- per poco la voce non mi tradisce. Mi infilano le mani in dei guanti di metallo flessibile e l'uomo dietro di me, lo stesso che mi ha fatto registrare per la verifica, risponde al mio quesito.

-Clarissa Baker è colpevole di alto tradimento. Ha rivelato ad un terrestre di essere una Reyhal e di essersi pentita di aver intrapreso tale strada. La sua vigliaccheria, stasera, non passerà impunita.-

-Lasciate sempre il lavoro sporco ai nuovi arrivati?- mi volto a guardarlo. E' impassibile, la situazione non lo tocca neanche un pò. -Oh, no. Tu dovrai solo ridurla in fin di vita. Prima che sia lei a farlo.-

Sento le catene che la tengono ferma spezzarsi e, troppo tardi, mi volto, un attimo prima che quella pazza furiosa mi piombi addosso come un uragano.

La mascella gonfia e l'addome dolorante. Ecco cosa ho ottenuto da questa rissa.

Ho ancora davanti agli occhi il suo sguardo quando ha capito che il mio pugno sarebbe stato la sua fine. Le ho fatto perdere i sensi e in un certo senso mi sento quasi in colpa per essere venuta alle mani. Il tutto per farmi accettare nell'esercito. Un esercito d'assassini e di pazzi.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora