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Immagine capitolo -> Sai cosa fa schifo?

Realizzare che tutto quello in cui credevi è una totale e assoluta stronzata. 

Capitolo importante che vi farà venire l'ansia a fine capitolo. Tanto amore, Cinzia

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Questa notte non ho chiuso occhio. Non ho fatto altro che girarmi e rigirarmi all'infinito nel letto, fino ad arrendermi ed alzarmi. Ho messo in ordine, pulito e preparato i miei borsoni.

Quando sto per riporre il libro dell'occulto al suo posto, mi fermo a guardarlo. Mi seggo sul bordo del letto ed inizio a sfogliare quelle pagine ingiallite dal tempo.

È difficile credere che solo qualche secolo fa una donna come me stava lottando con sé stessa fino a crollare nelle grinfie del diavolo.

Questo libro a noi non serve più. Non se ci porterà dove non dobbiamo andare. Traggo un lungo respiro e lo chiudo portandolo silenziosamente nella caverna dove abbiamo fatto il rito.

La poca luce che genero con una fiammella alla mano è abbastanza per vedere bene.

Poggio il libro a terra e scavo nella parete un buco abbastanza profondo in cui poterlo nascondere.

Quando lo adagio sento come se una parte di me se ne dovesse pentire ed un'altra che mi spinge a non lasciarmi tentare ancora.

Chiudo gli occhi e senza pensarci ancora lo copro di terra e sigillo la parete con uno scudo protettivo invisibile.

Nessuno saprà mai che fine ha fatto. Nessun'altro eccetto me saprà mai il suo posto nel mondo.

Mi volto e senza pensarci oltre muovo i miei piedi lontano da esso, lasciandomi alle spalle tutto quello che è stato in grado di generare.

Quando supero l'uscita per poco non cado a terra. Qualcosa, o meglio, qualcuno, mi è salito addosso, ma non barcollo indietro perché le sue mani sono pronte a sorreggermi per i fianchi.

E quasi subito ne riconosco il profumo, non ho bisogno neppure di cercare il suo sguardo.

Deglutisco a fatica, l'aria mi viene meno, e per un istante penso che sia lui a generare qualche strano potere per portarmela via.

Mi sfiora una guancia, chiudo gli occhi a quel contatto così delicato che m'infonde calore e sicurezza.

Sono destabilizzata e allo stesso tempo vorrei che questo istante durasse in eterno.

Riapro gli occhi e per la prima volta dopo tutto il giorno non abbiamo paura di guardarci.

Rimaniamo così per quelli che sembrano essere minuti infiniti, e, nel momento in cui sembra volersi avvicinare ancora più di quanto non lo sia già, indietreggia e mi lascia andare.

D'improvviso mi sento vuota ed infreddolita.

-Ero venuto a cercarti, non ti ho trovata nella tua capanna e...-

La sua frase viene fermata da quella di Monique che corre verso di noi.

Ma non dormivano tutti? –Finalmente vi ho trovati. Io e Theo avremmo avuto un'idea.-

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Ognuno di noi ha lasciato qualcosa a Gahege ed a questo villaggio per l'ospitalità che ci hanno offerto negli ultimi giorni.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora