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-Tre giorni. Tre lunghi giorni per controllare l'elenco dei libri e verificare che non ne mancasse nessuno!-

Ty arriva come una forsennata già al covo dopo che le ho consentito l'accesso con l'ascensore. Si butta sul divano sfinita e chiude gli occhi come per rilassarsi.

Aspetto, per quella che sembra un'eternità, che dica qualcosa finchè, esasperata, rinuncio. –Allora?-

-Oh, si! Certo.- si mette subito a sedere come se nulla fosse e tira fuori una ventina di fogli in cui sono elencati i libri della biblioteca della Surenis.

-Ho controllato e a quanto pare sono spariti due libri dalla sezione riservata ai docenti.-

Il problema è che so già di quali libri si tratta. Bryan è riuscito a fare un controllo sui libri presi in prestito e su quelli assenti in elenco.

Secondo i dati, è tutto regolare, ma, scavando a fondo, abbiamo scoperto che il ministero copre la mancanza di questi due libri.

Perché? Bhè, abbiamo scoperto che non sono semplici libri.

-Sono due libri sui codici d'immatricolazione. Sembrano spariti, non risultano neanche nel database pubblico dei libri in prestito. Credi li abbia presi Jackson?-

Sento un pizzico di delusione nella sua voce.

-Temo proprio sia così. Credo che possano servire a Klaus ed ai reyhal per cancellare i codici sulle loro braccia. Come se foss...-

-Sarebbero fantasmi.- Zach sbuca dal nulla facendomi sussultare.

-Ma sei idiota o cosa?-

-Che ce? Che ho fatto?

-Tu non fai mai niente! Sei solo inopportuno!-

-Ma ti senti?! Parli proprio tu.-

Un risolino affianco a me blocca la mia risposta pronta per dare attenzione a Ty ed al nostro argomento. –Vabbè, ti viene difficile trovare una copia digitale di questi libri?- mi mordo un labbro mentre con la coda dell'occhio intravedo Zach prepararsi un caffè.

Ma non esiste proprio! Gli rubo la tazzina appena è pronto e bevo quella meraviglia che mi è mancata ogni giorno di più.

-Ma che...-

-Non mi sembra di avertelo offerto.-

Il suo sguardo frustato è un premio. –Ti odio.-

Lo seguo con lo sguardo verso quella che è la sua stanza e chiudersi la porta alle spalle, poi guardo Ty aspettando ancora risposta.

-Ehm...si, posso provare.- sta ridendo per caso?

-Sarebbe perfetto.-

Due minuti dopo sono di nuovo sola nel silenzio del nostro covo a studiare per quello che dovrebbe essere il mio obiettivo di vita.

Tornare sulla Terra.

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Ho fatto un salto a quello che resta di ciò che fino a poco tempo fa chiamavo "casa".

Regna il silenzio nel vialetto, il prospetto un tempo bianco adesso è grigio. Un nastro rosso sigilla la porta e le finestre, non mi è concesso entrare, motivo per cui rimango a fissare la casa nel silenzio di questa strada.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora