~ Capitolo 64 ~

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L'agente, infila la chiave nella serratura della porta in ferro arrugginito col tempo, ormai. Deglutisco, proprio quando quest'ultimo le da una spinta ed essa si apre.

Nel silenzio più tombale, entro in una stanzetta e subito mi chiudono la porta alle spalle.

La stanza per il ricevimento è un'area cupa, nei quattro angoli si trovano dei poliziotti che osservano costantemente ogni singola mossa che fa l'uomo seduto al centro.
Mio fratello.

Mi blocco, e lui alza lo sguardo poiché si è accorto che sono entrata.
Mi viene un groppo al cuore quando mi accorgo di non riconoscerlo più: troppo sciupato e depresso. Si vede da lontano che è dimagrito perdendo qualche chilo, è pallido come un cadavere e sembra si sia ormai arreso.

Quando posa lo sguardo su di me, la sua espressione si fa più preoccupata, e gli occhi si soffermano qualche secondo sul viso, dove mi aveva colpito quel giorno.

Mi faccio coraggio e mi avvio verso la sedia vuota davanti a lui.
-Ho talmente tanta voglia di andarmene, che diavolo ci faccio qui!?- penso.

Jongsuk, come se avesse letto nella mia mente i miei pensieri, mi indica la porta con un cenno del capo, "Se vuoi andartene, puoi farlo benissimo." Dice poi.

"Non ho intenzione di andarmene." Replico, cercando di risultare più atona possibile. Dopodiché mi siedo di fronte a lui.

Mi guarda con aria stanca. "Che cosa ci fai qui?"

"Certo che non cambierai mai tu. Secondo te? Sono venuta per sapere come stai, perché sono tua sorella e perché ti voglio bene. Molto bene."

La sua bocca si spalanca in una "o", sorpreso da quello che ho appena detto e dal mio comportamento, come se fosse un mistero poi...

"Mi... Mi vuoi bene?"

"Andiamo Jongsuk! È scontato che io ti voglia bene, so che in fondo tu sei e sarai sempre lo stesso fratello di quando ero piccola."

Scuote la testa, abbassando lo sguardo. "Il passato è il passato, il presente il presente, ormai è troppo tardi per me..."

Lo scruto per bene da cima a fondo, e noto che ha anche delle scure ombre sotto gli occhi, sembra proprio prosciugato dalla sua energia vitale.

Stringo i pugni e mi alzo di colpo, facendolo spaventare. "Insomma Jongsuk! Hai venticinque anni, ancora tre quarti di vita davanti, e non devi sicuramente passartela a piangerti addosso!" Mi avvicino a lui e gli alzo la testa con decisione, costringendolo a guardarmi negli occhi, "Non è mai troppo tardi per fare il giusto, devi solo impegnarti, avere il coraggio di andare avanti e rinunciare una volta per tutte alle tue stupide tentazioni! Pensa, i buddisti vivono un'intera vita ad allontanarsi dai desideri materiali per raggiungere il Nirvana e ci riescono tranquillamente. Puoi farlo anche tu Jongsuk, e io sono sicura di questo... Perché... Perché io credo in te."

"Signorina, il tempo è scaduto." Un agente mi giunge alle spalle e mi incita a lasciare la stanza.

Quando sono dovuta uscire, ho lasciato un Jongsuk un po' pensieroso, ma sicuramente mi sembrava più attivo di quando sono entrata.

***

Lily e Yoongi sono dovuti venire come al solito qui da noi, per passare le tre ore di assenza della loro madre.

È ritornato tutto come prima con lei, per fortuna, ci siamo divertite a guardare qualche film Disney, qualcosa almeno è tornato al posto giusto.

La stessa cosa non si può dire di Yoongi, che oggi mi ha un po' evitata e, alla mia richiesta di spiegazioni, ha detto che è un po' confuso in questo periodo e ha bisogno di riflettere. Non ci ho dato molto peso, ho preferito stare con Lily a guardare la TV.

Ora, nel silenzio più assoluto, stiamo continuando il progetto scolastico lasciato in sospeso. Spero che riusciremo a finirli in tempo manca poco a finirlo, ma devono anche esserci i preparativi finali e se c'è anche in competizione il famoso Jeon Jungkook, con il suo compagno di competizioni Jung Hoseok, non c'è da scherzare.

[ Diario di prigione ]

13|12|2015

Ormai sto perdendo il conto dei giorni che sto qui, in questo Inferno, ma tenere un diario, aiuta molto a mantenere i nervi saldi e non impazzire del tutto.

Era da un po' che avevo perso le speranze di una vita migliore, ma oggi ho ricevuto una visita... Speciale...

Era la mia sorellina, non pensavo sarebbe venuta, lei è una ragazza intelligente e potrebbe benissimo vergognarsi di me. Insomma, io sono il fratello uscito male, mentre lei è il capolavoro, l'ho capito appena l'ho vista per la prima volta in una culla con il fiocchetto rosa, neanche io sono stupido, ma lei è l'intelligenza fatta persona e ha reso tutti i miei sforzi completamente vani.

Così, caro diario, ho iniziato a prendere una cattiva strada, ma quando ho capito che non serviva a niente, non riuscivo più a tornare indietro e ho fatto in modo che lei non facesse il mio stesso, identico errore. Tutte le cose dannose che le ho procurato, erano solo per farle capire il pericolo di compierle, per essere un esempio da non seguire mai e poi mai nella sua vita.

Io amo la mia sorellina, le ho sempre voluto un bene dell'anima e non smetterò mai di volerglielo. Se solo lei capisse che nessuno riesce ad odiarla... E nonostante tutti i problemi e la gelosia che mi ha fatto provare, io non sono riuscito comunque a volerle male. Mai, neanche per un istante.
È una ragazza meravigliosa, che si merita il meglio dalla vita.

Quando oggi è venuta a trovarmi, mi ha detto che mi vuole bene anche lei, ed io ancora non capisco se è solo per amore fraterno o perché mi vuole bene davvero.

Appena l'ho vista, ho notato che il punto in cui le ho dato, inavvertitamente, un pugno, è guarito del tutto e non ha lasciato segni.
Mi sono sentito malissimo quand'era successo, ero paralizzato dal disgusto che provavo nei miei stessi confronti.

Oggi mi ha fatto un discorso sulla speranza, l'abbandonare le tentazioni e... I buddisti. Quando se n'é andata, dopo due secondi, ho scoperto che mi mancava già e volevo correrle dietro per stringerla forte a me e non lasciarla più.
Da lì ho deciso che sarà un fratello modello, per lei e farle sapere, che ho ritrovato la speranza in me.

Ora è ora della """cena""", ti scriverò domani. Baci.

Jongsuk

• My Little Friends • ❥ Got7&BTS fanfiction [ 1 ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora