~ Capitolo 70 ~

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Taehyung's pov (OMG 0.0)

Entro in casa e trovo Jimin intento a guardare fuori dalla finestra, sarà immerso come sempre nei suoi pensieri più profondi.

Abitiamo in un piccolo appartamento vicino al Tamigi, non è uno di quei bellissimi quartieri di Lontra questo, ma per fortuna neanche uno dei peggiori.
Qui, finalmente, mi sento a casa e per quanto mi riguarda, la mia vita sta fiorendo di nuovo: la scuola sta andando bene, sto imparando a parlare meglio l'inglese e ho dei nuovi amici. Credo mi si prospetti una bella vita qui, e d'altronde i miei sono anche d'accordo nel farmi rimanere. Ho detto loro che Jimin è un cuoco provetto e non si dovranno preoccupare che loro figlio possa morire di fame.

Oltre a Jimin, devo anche condividere la stanza con il suo coinquilino Namjoon, un ragazzo coreano sempre trasferitosi qui a Londra per studi universitari.

"Hey, Jimin, sempre a contemplare il cielo grigio di Londra?" Ridacchio, appoggiando le borse della spesa sul pavimento del soggiorno, in cui si affaccia la cucina.

Lui si scosta e mi guarda, "Scusa... Stavo pensando. Comunque, hai preso quello che ti ho chiesto?"

"Quando mai non pensi tu. Comunque sì, è tutto qui dentro. Ma che ci vuoi fare con tutta questa roba? È una quantità di cibo esorbitante, ti ricordo che siamo solamente tre persone che abitano qui, mica un esercito intero!"

Sorride e giunge vicino a me, per prendere le borse e dirigersi in cucina. Lo seguo.

"Lo so Taehyung, lo so. Ma non devi prendertela con me, è stato Namjoon a richiedere tutto questo ben di Dio. Oggi a scuola doveva tenere un esame, quindi al suo ritorno, se arriva con la notizia di averlo superato, festeggiamo."

Alzo un sopracciglio, "E... E se non lo supera?" Chiedo.

Fa spallucce. "Premio di consolazione."

Lo guardo, mentre inizia a mettere le cose in frigo. "Senti Jimin... Sicuro di star bene? In questi giorni mi sembri un po' giù."
Come se il freddo del frigorifero l'avesse congelato, Jimin si blocca.
"Scusa, non volevo essere indiscreto. Ma sai com'è, ci conosciamo fin dalla nascita e-"

"Ieri era l'anniversario." Stringe in un pugno la mano che manteneva lo sportello del frigo aperto.

"Hai ragione... Aish, che sbadato, me n'ero completamente dimenticato. Mi dispiace, tra tutte le cose che mi stanno accadendo: Londra, il nuovo appartamento, la nuova scuola... Sohyun... Chissà come sta..."

"Se è da un po' che non la senti e vorresti parlarci, di là è il telefono." Chiude di scatto lo sportello e mi fa un cenno con il capo per indicarmi dove si trova l'oggetto.

Scuoto la testa. "No, meglio di no. È ancora troppo presto. Comunque scusa ancora, non sai quanto sono mortificato per non essermene ricordato di una cosa così importante..."

"Non preoccuparti, so quanto sei impegnato."

"Ti prego, manda le condoglianze ai tuoi genitori da parte mia."

"Saranno contenti, Minah era tutto quello che volevano da una figlia."

"Non dire così. Non abbatterti!" Gli cingo le spalle. "Sono molto orgogliosi anche di te."

Scuote la testa e abbassa lo sguardo, "No. Non è vero. Taehyung, lei mi manca, mi manca tantissimo. Non puoi immaginare il vuoto che mi sento dentro e quando vedevo Sohyun... Me la ricordava così tanto, tutti i suoi lineamenti e le sue gesta erano come una vecchia fotografia che mi riportava a galla i ricordi più belli. Dai capelli castani, dai suoi atteggiamenti impacciati, hanno perfino lo stesso tic di mordersi il labbro superiore quando sono nervose pensa... Ed ora non la rivedrò più, è come se avessi perso Minah per una seconda volta nella vita, mi credi?" Si scosta dalla mia presa e ricomincia a fare quello che stava facendo prima, riapre lo sportello e ricomincia a mettere il cibo dentro il frigorifero.

"Lo so. Sohyun è una ragazza davvero speciale, come lo è stata tua sorella."

"Perché non sei rimasto là in Corea con lei? Perché diamine sei venuto qui" Voglio rispondere a questa domanda, ma Jimin non mi lascia neppure il tempo per pensarci. "Spero che ti sia accorto di essere follemente innamorato di lei, spero!" Mi lancia un'occhiata indagatoria.

"Non direi follemente, e nemmeno innamorato, insomma, direi...
È così evidente???" Dico, buttandomi sul divano, disperato.

"Per uno che ti conosce da sempre... SÌ LO È! E stare qui, con il tuo amico preferito, a Londra, non è la cosa giusta, fidati." Dice, finendo di sistemare, poi si volta verso di me e mi guarda.

Sospiro. "Ma lei non ne vuole sapere di me. Vuole rimanere mia amica, si vede che è innamorata di qualcun altro e questo mi fa star male il cuore."

"Mmh. Che ragazzo cocciuto. Magari le avresti dovuto dare un po' più di tempo, è pur sempre una ragazza giovane e si vede che non ha mai provato un sentimento forte per qualcuno."

"Wow. Le tue doti da investigatore mi colpiscono."

"Lo so. Modestamente." Ridacchia e afferra il cellulare. La sua espressione si trasforma in qualcosa di scocciato, "Devo assolutamente uscire, una mia compagna di classe ha bisogno degli appunti di Fisica."
Gli rivolgo un'occhiata complice, "Non fare domande ed evita di incendiare la casa, se hai fame tra poco arriverà Namjoon e potrai chiedere a lui di prepararti qualcosa. Volo via. A dopo Tae."

Si infila il giubbetto e apre la porta. "DACCI DENTRO!" Gli urlo dietro.
Lui si volta verso di me e prima di uscire mi rivolge il dito medio alzato.
Rido, osservando la porta chiudersi alle sue spalle.

Angolo Autrice XD
Ebbene sì. Taehyung non è morto in questa storia, anzi...
Non aggiungo altro 😂😂
Questo era il capitoletto "speciale". Detto ciò, mi dileguo~ Ciaooo! ❤️
Iaia_Tvb <3

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