《Rebecca, davvero?》 fa' un mezzo sorriso Sandy.
《Sì davvero, ti perdono e non pensarci più.》
Da tutta la mattina Sandy non fa' altro che chiedermi scusa per ciò che mi ha detto ieri e non ce la faccio più. Mi appoggio all'armadietto verde pensando che ho solo bisogno di vedere Mike, è da ieri che non lo sento e ho soltanto bisogno di un amico in questo momento.
La campanella suona e tutti gli studenti corrono verso le rispettive aule per iniziare l'ultima ora di questa noiosa mattinata di scuola.
Quando entro in classe tutti sono già seduti e con sollievo trovo un posto libero proprio vicino a Mike, con mia sorpresa gli rivolgo un caloroso sorriso e lui ovviamente ricambia.
《Ciao.》
《Oggi ti vedo raggiante, Rebecca.》
《Avevo bisogno di vederti》 osservo i suoi occhi azzurri diventare più seri.
《Perché?》
《Non ho niente, ero solo un po' giù》 alzo le spalle.
La lezione di algebra comincia e vorrei dormire, inoltre oggi piove e quindi la giornata è già abbastanza deprimente.
Come distrazione per tutta l'ora guardo il mio amico concentrato a scrivere e a spostare lo sguardo dalla prof al suo foglio. È bello, studio il suo profilo, il mento, le labbra serrate, il naso, i capelli neri che contrastano il colore chiaro degli occhi.Quando si accorge che lo fisso le sue guance diventano più rosee e sorride.
《Anderson, vieni tu alla lavagna, risolvi questo problema applicando la formula che ho spiegato oggi》la voce della prof mi fa irrigidire.
Oh merda.Guardo spaventata il mio amico e lui nota che non ho preso appunti e quindi capisce che sono nei guai.
《Tieni》mi porge i suoi.
Cammino verso la vecchia prof con i capelli grassi e lo sguardo altezzoso stringendo il foglio in mano."Che vita di merda" penso in questo momento.
Faccio un sospiro e prendo un gessetto rivolgendo un'occhiatina alla classe. Mi sento arrossire ma poi grazie agli appunti di Mike e all'aiuto della prof riesco a risolvere il problema.
La campanella suona e io ringrazio Dio.
《Mi hai salvata》dico a Mike uscendo dall'aula.
《Devi fare attenzione in classe》sorride malizioso ed io gli tiro un pugno.
《Pranziamo insieme?》
《Certo.》
In mensa non vedo Sandy e così ci sediamo con Emily e Jonh.
Ascoltiamo le avventure di Jonh con il surf ed ogni tanto mi sfugge una mezza risatina.
Il cibo della mensa non è molto buono però mi accontento, c'è di peggio.Dopo pranzo Mike mi accompagna fino al dormitorio femminile e fortunatamente non piove più ma fa comunque freddo.
《Sai Rebecca, potresti farmi un favore?》
《Sì.》
《Tu hai una buona influenza sulle persone ed ecco...vorrei chiederti di scambiare qualche parola con mio fratello, magari così, stringere un'amicizia con lui. Gli farebbe bene.》
Rimango stupita da questa richiesta e anche Mike sembra essere un po' imbarazzato. Lo noto dal fatto che giocherella con il braccialetto di cuoio nero.《Mike io non so se posso farlo...》
《Capisco, però magari pensaci, sarebbe importante per me》solleva gli angoli della bocca.
《Ci penserò》annuisco e poi lui mi abbraccia.
Non ci eravamo mai abbracciati prima, è una sensazione così bella.
Poi lui posa una mano sulla mia guancia continuando a stringermi in vita e si avvicina al mio viso sussurrando "grazie".
Mi sento avvampare ma Mike si stacca in tempo e se ne va.Rimango ancora inebriata dal calore del suo corpo e preoccupata dalla sua richiesta. Sento che se accetto non accadrà nulla di buono, Jonathan ha un cattivo effetto su di me. Ma Mike è il mio unico amico.
《Rebecca.》
Mi volto verso la voce che mi chiama e vedo Sandy a mezzo metro da me. Ha gli occhi lucidi e sembra stare male.《Sandy, cos'è successo? Perché oggi non c'eri in mensa?》
Lei spalanca gli occhi e mi guarda male come se le avessi fatto qualcosa.《Allora?》mi avvicino e lei invece indietreggia.
Ma che cosa sta succedendo?Hey, se vi è piaciuto votate il capitolo e ditemi come vi sembra:)
Aggiornerò più spesso perché altrimenti non finirò mai questa storia haha.
Mi fa strano aggiornare di pomeriggio, lol.
Ps: vi voglio bene♡
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BURN (in revisione)
ChickLit[STORIA COMPLETATA] "Loro non si definivano in alcun modo, erano una cosa rara perché si amavano come pochi ne erano capaci. Loro insieme sapevano di essere migliori. E questo gli bastava." Come un ciclone arriva quel ragazzo a tormentarla, a cambia...