CAPITOLO 64

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I suoi occhi verdi sono fissi nei miei, mi guarda con le pupille dilatate.

《Non lo so, l'importante è averti per mano in questo momento》sussurra. Cammuffo un sorrisino in un colpo di tosse dopodiché ho un' idea. Vorrei passare una giornata felice assieme a lui, vorrei farlo sorridere, magari bastano piccoli gesti. Semplicemente non voglio che pensi per tutto il giorno all'adozione.

《Hai fame? Perché io sto morendo》mento facendo una smorfia.
Un lampo di luce leggera torna nei suoi occhi. Mi si scalda il cuore.

《Perfetto.》

《Te l'avevo mai detto che da piccola rischiai di morire mangiando delle patatine?》

《Che cosa?》ride.

《Sì, è disgustoso da raccontare...praticamente ne avevo infilate due nelle narici imitando una mia amichetta e poi...non riuscivo più a togliermele e non respiravo...》
Vengo interrotta dal rieccheggio delle nostre risate nella strada trafficata. È stato imbarazzante confessarlo ma almeno lui ha riso.

Gli racconto aneddoti sulla mia infanzia e piano piano i suoi occhi riacquistano l'aspetto di prima. Dopodiché optiamo per mangiare in un fast food in città. Il locale è grande e pieno di gente così ci sediamo in un tavolo isolato davanti ad una vetrata che affaccia sul cortile.

Jonathan appoggia le guance sulle mani con un'espressione triste. Sembra quasi che stia nuovamente per piangere. Una piccola fitta mi colpisce ancora.

《Jon lo sai che non so molte cose su di te? Per esempio il tuo colore preferito o il tuo cantante preferito》sorrido. Mi vergogno quasi delle cazzate che sto dicendo ma almeno dovrebbero distrarlo.

《Che domanda è Rebecca?》
Giuro di aver visto un risolino sulle sue labbra.
Io alzo le spalle.

《Mmh ci devo pensare...credo che il mio colore preferito sia il rosso e di cantante non ce n'è uno che mi piace particolarmente...》

《Sapete già signori?》ci interrompe il cameriere, un ragazzo con due spiccanti occhi color cielo.

《Sì prendiamo due hambuger di pollo》rispondo per entrambi e poi l'altro ci lascia di nuovo soli.

《E se io non lo avessi voluto?》

《Tardi tesoro》sollevo le sopracciglia.

《E così prendi delle iniziative da sola eh... comunque qual'è invece il tuo cantante preferito? 》

《Oh...Ed Sheeran, lo conosci?》

《Poco》sorride lui.

《È un ragazzo davvero dolce...》

《Dovrei preoccuparmene Rebecca?》scherza lui.
I suoi occhi brillano per un secondo.

《Può darsi...è così bravo!》

《Mi sta già antipatico》scuote la testa.

《Stupido》mi appoggio sulla sedia.

《E a proposito di iniziative, è da un po' che sto pensando di tingermi i capelli sai? Potrei farlo oggi.》

《Davvero? E perché?》mi chiede.

《Insomma guarda, ormai la mia ricrescita terrorizza》rispondo.

《Mmh...di che colore vorresti tingerli?》appoggia lui i gomiti sul tavolo bianco, incuriosito.

《Rossi?》faccio una smorfia come per chiedere il suo consenso.

《Rossi?! Ma i tuoi capelli sono bellissimi...》

《Vabbeh, peccato》mi imbroncio. Jonathan si passa una mano nella chioma mossa.

BURN (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora