CAPITOLO 24

4.8K 246 32
                                    

Rimango ancora un po' a godermi tutto questo, ad inspirare l'aria e a sentire il calore del sole sulla mia pelle.

Sono ancora stranita dalla conversazione avuta con Jonathan e dopo, tornando al dormitorio, incontro Mike.
Mi sembra scosso o forse è di fretta, cammina tenendo dei libri fra le braccia e ogni tanto scuote la testa.

《Ciao Mike》lo saluto andandogli incontro e lui sfoggia il suo solito sorriso cordiale.

《Che ci fai qui?》

《Beh sai, il campus è piccolo》scherzo.

《Sì scusa per la domanda, è che...》si blocca.

《Cosa c'è?》
Sospira e si mette una mano sul fianco.

《Ho litigato con mio fratello, ultimamente è sempre scontroso.》
Mi dispiace vederlo così e soprattutto sono stufa di sentire parlare solo di Jonathan.

《Mi dispiace.》

《Ma non è nulla di grave, è fatto così》alza le spalle.
Detesto che quel ragazzo faccia soffrire il mio unico amico, non se lo merita.

《Sai, ci ho parlato...》

《Davvero?》
Mike alza subito lo sguardo sui miei occhi ed io annuisco.

《Sì, del più e del meno insomma e abbiamo avuto una piccola discussione ma...》

《Rebecca perché l'hai fatto? Non sei obbligata a parlarci, anzi sarebbe meglio di no》dice lui accarezzandomi un braccio, che gesto strano.
Vorrei anche spiegargli che non sono io ad essere andata da suo fratello ma è lui ad essere venuto da me.

《Stai tranquillo》sorrido.

《Ehm, io devo andare》mi dice.

《Certo, a domani.》

Torno in stanza con mille pensieri e rido per il fatto che la mia vita da una tragedia si è trasformata in un qualcosa di tragicomico. Insomma, ho sempre un sacco di problemi con Sandy, Mike, Margaret, all'inizio con Marta ed ora con Jonathan. Nel frattempo poi continuo a soffrire per i miei quindi questa definizione è perfetta.

Prima di entrare mi appoggio alla porta e stranamente mi viene il magone. Dopo poco mi ritrovo a piangere, così senza un motivo. Sento la solita odiosa pressione dentro al petto che poi si trasforma in qualcosa di peggio, diventa dolore che mi soffoca.

Delle immagini confuse scorrono nella mia mente, immagini della mia famiglia, della mia casa, sento la voce di Marta che dice cose incomprensibili. Poi vedo Mike, il suo sorriso, appare Jonathan e dopo vedo l'incendio.
Mi reggo alla porta piegata su me stessa, cerco di non emettere suoni coprendomi la bocca ma è troppo da sopportare.

Apro distrattamente la porta e rimango sbigottita.

《Sandy?》sussurro.

Me
Ciao a todos! Scusate il breve capitolo ma dovevo lasciare la suspence haha.

13k, aw graziee 💚

Stasera dedicherò il capitolo a qualcuno perché devo farlo al computer ed ora non ho tempo :)

BURN (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora