CAPITOLO 60

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Jonathan mi stringe confuso ma poi gli cade lo sguardo sull'oggetto che ho in mano.

《Oh, tu le hai viste?》

《Sì esatto. Ma è stato bellissimo guardarle》dico sulla sua guancia.
Gli altri ragazzi osservano la scena straniti ma decidono di non farci domande.

Io indietreggio appena guardando maliziosamente il ragazzo davanti a me.
Le sue sopracciglia si sollevano mentre aggrotta la fronte. Quando capisce ciò che ho intenzione di fare si copre il viso. Le sue mani grandi sono tutte sporche di sabbia.

《Rebecca non farlo!》
Tenta di soffocare una risata nell'istante in cui scatto la fotografia.
Tutti i ragazzi ridacchiano e Jonathan scuote la testa.

《Me la pagherai.》

《Sì, continua a sperarci》rido.
Credo proprio che la stamperò.

I colori dell'alba sono ancora sparsi nel cielo a chiazze. Rimango ad ammirarli un altro po' con la macchinetta fotografica al collo. Potrei scattare una foto.

《Allora ragazzi, questa piccola fuga è stata divertente. Però è ora di ripartire.》
Prende la parola Richard. Tutti fanno dei gesti di approvazione.

《Dobbiamo già partire! Potremmo per esempio fare un giro a San Francisco》propongo.
Ma sono io a parlare? Non me lo sarei aspettata.
Blythe sorride, confido in lei.

《Sarebbe molto bello.》

《Sì ma noi siamo venuti qui con l'idea di restare solo una notte e questa sera dobbiamo lavorare.》
A parlare è Jerry.

《Già va bene.》
Con la coda dell'occhio però vedo Jonathan che mi guarda sorridendo.

《Le ragazze hanno ragione, stiamo solo qualche ora. E poi sono soltanto le sei del mattino》gesticola.
Il suo profilo si staglia contro la luce del sole.
A quanto pare è rimasto un po' stupito, e contento, della mia proposta.

《Ci divertiremo》sussurra Blythe a Richard. I loro occhi si catturano a vicenda, sono così belli insieme.

《Okay, effettivamente sarà divertente》alza le braccia lui.
Tutti alla fine approvano e quindi ci affrettiamo a partire verso San Francisco.
Ho visto diversi film ambientati in California, mi ha sempre affascinato questo Paese.
La bella vita, le spiagge chilometriche, le colline, le palme. Insomma un paradiso. Perciò ora che sono qui non vorrei farmi sfuggire l'occasione di visitare una città così bella.

La strada scivola sotto le ruote del furgoncino e il paesaggio scorre dal finestrino. Affianchiamo la costa. Alla nostra destra il mare e alla nostra sinistra le colline.
Il sole adagio si alza nel cielo, è una giornata splendida.

《Non te l'ho ancora detto Rebecca ma adoro i tuoi capelli. È proprio venuto bene il tuo shatush》dice Blythe.
Io ci rifletto un attimo dopodiché scoppio a ridere. Mi tappo la bocca e rido fino alle lacrime facendo preoccupare tutti gli altri.

《Che cos'ho detto?》

《Questo non è uno shatush, è la mia spaventosa ricrescita!》
Le sue guance avvampano e farfuglia delle scuse. Ricomincio a ridere seguita anche da Jimmy e dal suo ragazzo. Anche se così la mettiamo in imbarazzo ancora di più.

《Rebecca sei sicura di star bene?》domanda Jonathan che non ha sentito il discorso.

《Sì...Blythe non scusarti.》

《Mi dispiace...》

《Macché! Non ridevo così da un pezzo.》
Poso una mano sulla sua per tranquillizzarla. Sapesse quante gaf del genere mi capita di fare ogni giorno.

BURN (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora