《Ce la farai.》
La stretta di Jonathan mi rincuora mentre saliamo sull'aereo. Le altre persone sono felici, magari rientrano a Boston per le vacanze, staranno assieme ai parenti, saranno felici. Quanto li invidio...
Entriamo e percorriamo lo stretto corridoio affollato.《I posti sono questi.》
Io mi siedo accanto al finestrino con le cuffiette nelle orecchie.《Come ti senti?》
《Non preoccuparti》rispondo.
《Sii forte, ora sei con me》mi sorride.
Fosse così facile...《Grazie.》
Dopo cinque minuti esatti il pilota annuncia la partenza e poi incomincia il decollo.
Mi sento morire, avverto come un morso nel ventre, lo stomaco compresso. Quasi non riesco a respirare, gli occhi subito diventano lucidi.Sto tornando in quell'inferno che prima era la mia casa, sto tornando da quel passato turbolento per celebrare un altro brutto evento. Sono partita quattro mesi fa con questo aereo. Ero partita per dimenticare, per ricominciare, ero partita per stare meglio. In effetti ci sono riuscita, ho fatto bene ad andarmene. Ho conosciuto persone, come Jonathan, che mi hanno salvata. Io sono cambiata, sono diventata forse più forte. Quindi ora ho paura.
Ho paura di tornare lì, ho paura di soffrire, di cadere di nuovo. Temo di tornare da tutto quello da cui sto fuggendo disperatamente.
Sono cambiate così tante cose...Mi si stringe il cuore, tremo per l'ansia. Mi sento soffocare, avverto una pressione strana nel petto.
Dunque mi giro e cerco gli occhi verdi del mio ragazzo, quello che ha reso possibile il mio miglioramento.
Il suo sguardo incontra il mio.
Io ho scelto di affidarmi a lui, ho scelto di amarlo per quanto difficile possa essere a volte.
Io l'ho scelto per essere felice ma allo stesso tempo ho deciso che da lui dipendano anche i miei momenti bui.
Perché quando ci si affida ad una persona completamente, allora lei sarà il motivo di tutti i tuoi sorrisi e al tempo stesso delle tue lacrime.
Le concedi il controllo dei tuoi pensieri.È complicato quando bene e male si concentrano in una sola persona, a volte è fastidioso, è per questo che pensai di lasciarlo. Perché ci si sente instabili, si passa da tutto a niente in poco tempo. A volte questo legame fortifica, altre rende fragili.
Però mi accorsi subito che non potevo rimanere senza di lui, senza questo miscuglio di emozioni. Forse perché l'amore è così, forse semplicemente perché questo casino, è bellissimo.
Scorro lo sguardo sul suo viso. Adoro le guance paffute, le labbra carnose ed i riccioli morbidi. È la fine del mondo.
Trattengo il fiato per l'angoscia e gli stringo la mano. Dentro di me si scatena una tempesta di emozioni.
Poi rivolgo lo sguardo fuori dal finestrino. Seattle diventa sempre più piccola, quasi insignificante. Laggiù ho iniziato a vivere per davvero.Vorrei che questo aereo portasse in un qualsiasi altro posto, vorrei scappare da tutti. Invece eccomi qui, con il ragazzo che amo, verso il centro delle mie paure.
***
Delle labbra si posano sul mio collo, riconosco il profumo di Jonathan. Dei piccoli brividi scorrono sul mio braccio e sorrido ancora addormentata.
Il suo alito è caldo.《Amore, siamo arrivati a Boston.》
Oh no.
Spalanco le palpebre spaventata. Non sono pronta.《Che c'è?》mormora lui a pochi centimentri da me. Le altre persone sono già pronte ad alzarsi e a scendere dall'aereo.
《Non lo so, aiutami》affanno quasi. Il cuore mi batte forte mentre dal finestrino vedo la pista d'atterraggio avvicinarsi sempre di più.
Avverto una pressione nel petto, tremo dall'ansia. Inizio a sentire un forte calore, sono in preda al panico.Poi però le mani di Jonathan afferrano le mie braccia con delicatezza.
《Guardami.》
La sua voce è leggermente rauca.《Non devi avere paura, anche se siamo qui, non ti accadrà nulla, il passato ormai è passato.》
《Non lo so...》
《Io e te siamo il presente. Staremo qui solo per pochi giorni okay? Ti prometto che tutto andrà bene》mi sorride.
《Va bene》sorrido prima di appoggiarmi a lui. Assorbo il calore del suo corpo, sprofondo sul suo petto mentre atterriamo.
Un quarto d'ora dopo siamo già in aereoporto a cercare Daniel. È pieno di gente, come al solito. Sono felice almeno di vedere lui, per quanto io possa essere felice in questa situazione insomma. Mille persone si affannano attorno a noi, ma di lui non c'e traccia.
《Rebecca!》
Prima ancora di voltarmi sorrido già.
Dopodiché mi giro e cammino verso mio fratello. Vedendolo allargare le braccia mi sento già a casa, senza nemmeno averle ancora raggiunte.
Finalmente lo abbraccio, le sue mani sono strette attorno alla mia vita, la mia guancia è schiacciata sul sulla sua spalla.Lo sento ridere sui miei capelli. Poi lo guardo, è sempre bello. I suoi occhi azzurri sono lucidi e più tristi del solito.
《Quasi non ti riconoscevo con questi capelli》scherza lui ancora appoggiato a me.
In seguito gli presento Jonathan.
Sembrano piacersi, ma io so che in realtà mio fratello è troppo "perfettino" per l'altro.Parlando del più e del meno usciamo dall'aereoporto. Ecco Boston, ecco i grattacieli a cui ero affezionata una volta. Ecco la mia vecchia casa, i taxi, i negozi, è tutto così familiare. Mi sento di nuovo soffocare però non posso piangere qui.
《Beh io e Jon prenderemo un taxi...Daniel, grazie per pagarci il soggiorno nell'hotel》dico.
《Non ringraziarmi...e comunque Rebecca, mi dispiace per tutto.》
《Non importa, dispiace anche a me》fingo un sorriso mentre dentre mi sento crollare.
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BURN (in revisione)
ChickLit[STORIA COMPLETATA] "Loro non si definivano in alcun modo, erano una cosa rara perché si amavano come pochi ne erano capaci. Loro insieme sapevano di essere migliori. E questo gli bastava." Come un ciclone arriva quel ragazzo a tormentarla, a cambia...