CAPITOLO 48

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《Dove credi di andare?》
Ridacchio appoggiandomi al muro del retro della veranda dove nessuno può vederci. È una specie di cortile interno immerso nella penombra.

Mi mordo il labbro attorcigliandomi una ciocca di capelli.

《Prendimi》sussurro.
Jonathan si scaraventa su di me appoggiando le due mani al muro imprigionandomi. Ora sono solo sua. In seguito si lecca le labbra facendomi arrossire.

《Come sei bella》sorride.

《Shh》gli accarezzo i capelli.
Le nostre labbra si toccano mentre lui passa la lingua attorno alla mia bocca. Si spinge verso di me ed io verso di lui, ora sono bloccata tra il muro ed il suo corpo.

Ci sfioriamo ansimando, i suoi occhi verdi luccicano.
Jonathan fa risalire la sua mano fino al mio seno, dopodiché mi accarezza delicatamente. I brividi percorrono il mio corpo mentre sperimento sensazioni nuove.

《Sei mia》bisbiglia.
Il calore cresce in me e respiro a fatica.
Poi, baciandomi, fa scorrere le dita sul mio ventre. Il cuore mi pulsa forte ignara di quello che potrebbe accadere.
La sua lingua scorre sul mio collo facendomi impazzire. Gli getto le mani al collo tirandogli i capelli.

Jonathan infila le dita nei miei pantaloni bloccandomi. Sto per cedere al desiderio mentre ansimo sempre di più. Le sue dita si muovono sopra le mie mutandine procurandomi una bellissima sensazione di piacere.
I nostri corpi danzano insieme ma lui s' interrompe staccandosi completamente da me.

《Che c'è? 》chiedo affannosamente.

《Non possiamo farlo qui》scuote la testa nella penombra.

《Non stavamo facendo niente.》

《Dai Rebecca, non sai quanto vorrei...》sussurra lui riavvicinandosi a me :《Ma questo non è il posto adatto》sorride.

《Hai ragione》gli dico riprendendomi.

《Io ti amo》mi passa il pollice sul labbro.

《Anche io》sorrido appena prima di andarmene perché altrimenti ricominceremmo di nuovo e so che Jonathan ha ragione.
Raggiungiamo la cucina dove incontriamo Tom che prepara dei panini.

《Allora ci vediamo domani.》

《Certo, a domani》lo saluto un po' imbarazzata.

Uscendo dalla veranda incontro Mike che mi guarda senza dire una parola. Mi si spezza il cuore ogni volta che lo incontro. Ma da quando io e Jonathan siamo tornati da Seattle, circa da due settimane, io sto bene. Per me è incominciata una nuova epoca.
Con mille pensieri salgo le scale del dormitorio irrompendo nella mia stanza.

Appena entro mi trovo davanti una scena spiacevole, Sandy sta piangendo seduta sul letto.

《Sandy!》mi butto su di lei.
Lei trema appena.

《Ti stavo aspettando.》

《Dimmi》dico sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

《Non è facile》riprende lei a singhiozzare. I suoi occhi scuri sono carichi di lacrime ed il suo volto è rosso.

Rimango in silenzio aspettando che lei parli.

《Io non avrei mai voluto...》le trema la voce. Deglutisco preoccupata.

《Coraggio》sussurro impaziente.

《Prima di tutto io avevo...scoperto fin da subito di te e Mike.》
Il mio fiato si ferma e subito il senso di colpa mi invade. Era esattamente quello che non volevo...ma certo, ora collego tutto. La mattina in cui ho trovato Mike e Sandy a parlare davanti alla veranda e la sua strana tristezza di queste ultime settimane.

《Io non...volevo farti stare male, è successo e basta ma avevo già capito che non era la persona per me, mi dispiace》mi giustifico.
Un raggio di luce illumina il suo sguardo spento.

《Mi hai devastata...ma anche io sto per farlo con te purtroppo》abbassa lei lo sguardo.
Sgrano gli occhi inquieta.

《Che vuoi dire Sandy?》

《Mi dispiace tantissimo, non so perché io l'abbia fatto...ero ubriaca e arrabbiata con te.》
Lei si alza in piedi iniziando a camminare per la stanza.

《Cosa hai combinato?》le mani mi tremano appena.

《Si tratta del tuo ragazzo.》
Percepisco come una scarica di panico gettarsi addosso a me mentre Sandy gioca con le dita incessantemente.

《Circa due sere dopo che siete tornati da Seattle c'è stata una festa del campus in una discoteca qui vicino, ricordi?》

《Sì la festa alla quale io non ho partecipato》annuisco.

《Ecco, mi dispiace davvero...io ho visto Jonathan al bancone del bar e abbiamo parlato un po'...》
Entrambe tremiamo, io sono in preda alla paura. Sapevo che quella sera Jonathan era andato a quella festa in qualità di barista e sapevo anche che Sandy ci era andata, ma mai avrei immaginato che potesse accadere qualcosa.

《E...?》la imploro di continuare.

《Beh sai, gli shot, la musica...ci ehm siamo diciamo...baciati.》
Scatto in piedi avvertendo una sensazione di nausea. Mi blocco disgustata mentre le lacrime stanno per colarmi dagli occhi.

《Che cazzo dici?》
Gli occhi dolci di Sandy sono lucidi e pieni di vergogna.

《Sì ma io non volevo...》

《Non volevi? Davvero? Certo, solo perché sono stata con Mike tu devi baciare Jonathan! 》mi infurio.

《Non me lo sarei mai aspettata》continuo delusa e ferita.

《Scusa...》

《No! Tu hai perso la mia stima.》
Lei torna a sedersi stanca.

《È quello che ho provato io quando ho scoperto che eri la ragazza di Mike》alza le spalle.

《Mi dispiace! Ma se mi vuoi bene non...ah, ma perché perdo tempo con te.》
Oramai le lacrime sgorgano sul mio viso, mi sento nuovamente carica di dolore.
Faccio per aprire la porta ma la sua voce mi blocca.

《Rebecca! Devo dirti un'ultima cosa.》

《Che cosa?》chiedo stufa.

Lei abbassa lo sguardo fregandosi le mani agitata.

《Sono incinta...di Jonathan.》

Ciao a tutti!
Volevo consigliarvi la storia di una mia amica  (giadajaderepaci) "Patto col diavolo"  se vi piacciono il mistero e i vampiri...è molto intrigante!  Oppure (sempre della stessa ragazza) "Ricominciamo da qui" se vi piacciono le storie d'amore.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto♡

BURN (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora