《Tra un po' è ora di cena, ti va di andare a mangiare qualcosa in città?》
《Non ho fame》rispondo seduta sul letto. Guardo incantata il muro bianco davanti a me cercando di non pensare a niente. Però più ci provo, più mi sento soffocare.
Jonathan si avvicina al letto, è a petto nudo ma non presto attenzione nemmeno a lui.
《Dai su, ti devi sostenere》insiste.
《No okay? Basta!》
Gli ho risposto troppo bruscamente però mi sento così male da avvertire le vertiggini fine alle dita delle mani. Sono stufa di non essere mai capita, sono stanca di vedere gli altri preoccuparsi sempre per me. A volte vorrei solo rimanere sola.《Okay va bene, ma stai calma》dice sedendosi accanto a me.
Questa frase mi fa uscire fuori di me, nessuno può capire come mi sento e lui pretende pure di avere ragione.《Stai calma? Scusami se ti innervosisco, puoi pure andartene.》
Una lacrima acida cola dalla mia guancia.《Non ho detto questo! Smettila di aggredirmi non voglio litigare.》
Mi gira la testa così mi alzo dal letto.
《Dove vai adesso?》
《Da nessuna parte Jonathan》ringhio. Poi però mi mancano le forze e quindi mi siedo a terra, più che altro mi lascio cadere.
《Cosa stai facendo?》
《Mi siedo, dio santo! Non posso fare niente perché ho la guardia del corpo che mi controlla》sbuffo. Dentro di me sono così vuota ed arrabbiata che non ho nemmeno voglia di parlare.
Immagino che avrò gli occhi rossi e gonfi dato che sto praticamente piangendo.《Guardia del corpo? Io voglio solo il tuo bene》sussurra Jonathan nella penombra della stanza.
《Senti sono stufa...》mi porto le ginocchia al petto e appoggio la schiena al muro.
《Di che cosa?》
《Me lo chiedi pure? Di tutto Jon, stanca di soffrire, stanca di questa vita, di questa gente.》
《Quindi anche di me?》
Inspiro profondamente ed una scarica di tristezza mi attraversa.《Guarda meglio che io non risponda...sono solo arrabbiata.》
Lo guardo alzarsi in piedi e scuotere la testa, questa scena mi ricorda quella mattina orribile in cui lui aveva scoperto di essere stato adottato.
《Spiegami che cos'ho fatto di male eh?》
Io inizio a singhiozzare.
《Scusami...》
《Vaffanculo!》gli urlo, non so che mi prende.
《Ma che cazzo!》
《Cosa c'è?》
《Mi stai mandando a fanculo solo perché ce l'hai col mondo! Io capisco che tu stia male e mi dispiace davvero tanto, non voglio litigare ora però...》
《Però cosa? Senti sparisci.》
《Sai che sei proprio stronza a volte?》
Qualcosa si muove nel mio petto, respiro più affannosamente.
《Sei serio? Beh ora puoi se-seriamente andartene》singhiozzo.
I suoi occhi sono tristi.
《Mi dispiace...》
《Sparisci! Ti odio...》
Nascondo la testa fra le mie ginocchia. Sono distrutta.《Okay se è questo che vuoi...》
Sollevo il capo e lo vedo infilarsi la maglietta nera. Voglio davvero che se ne vada? Sono così sola, non posso perdere anche lui.
Jonathan afferra il cellulare e si avvicina alla porta.《Jonathan aspetta...》bisbiglio.
《Che c'è ancora?!》sbuffa.
Deglutisco e poi lo guardo negli occhi. Vedo dalla sua espressione che gli fa male vedermi in questo stato, sto impazzendo e me la sto prendendo perfino con lui.
《Rimani qui》mi trema la voce.
Sul suo viso si crea un mezzo sorriso, poi mi raggiunge e si siede accanto a me.《Non ti odio》cerco la sua mano.
《Lo so, sei solo acida a volte.》
《Jonathan?》
《Si?》
《Promettimi di restare, anche quando mi odierai a morte, anche quando ci allontaneremo.》
Con le dita mi accarezza una guancia umida di pianto e poi me la bacia.
《Te lo prometto》bisbiglia.
Mi sento protetta.《Ora vorrei solo scappare, ce ne andremo vero?》
《Certo》mi sorride. Le sue fossette sono bellissime.
Poi appoggio la testa sulla sua spalla ed ascolto il suo respiro. Mi basta tutto ciò, mi basta sapere che lui ci sarà per stare meglio.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Grazie davvero a chi continua a leggere la storia che tra poco finirà con un colpo di scena. Dopodiché inizierò a scrivere il sequel❤💫
Un bacio
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BURN (in revisione)
ChickLit[STORIA COMPLETATA] "Loro non si definivano in alcun modo, erano una cosa rara perché si amavano come pochi ne erano capaci. Loro insieme sapevano di essere migliori. E questo gli bastava." Come un ciclone arriva quel ragazzo a tormentarla, a cambia...