Lentamente Jonathan si volta nella mia direzione alzando gli occhi al cielo.
《Vattene》mi dice freddo.
Una fitta di dolore mi colpisce il petto per via del tono con cui l'ha detto. L'atmosfera diventa pesante ed io non capisco a pieno la sua rabbia nonostante io l'abbia trattato male.《Perché?》mi tremano le mani.
Senza rispondermi si volta tornando al lavoro.《Senti ragazza, devi andartene mi dispiace ma questa è una cucina e noi stiamo lavorando》irrompe Tom.
Lo ignoro completamente concentrandomi sul ragazzo riccio davanti a me.《Ascoltami per favore》lo imploro con un filo di voce avvicinandomi lentamente.
《L'ho già fatto troppe volte, adesso basta.》
《Devi andartene》continua Tom.
《Stai zitto!》urlo e lui rassegnato esce dalla stanza.
Riprendo a camminare verso Jonathan fino ad arrivargli a poco più di venti centimetri di distanza.
Lui si gira verso di me guardandomi negli occhi e sospirando.
Voglio le sue labbra, voglio potergli accarezzare le guance soffici.
Il mio cuore comincia a pulsare più velocemente mentre i suoi occhi scendono dal mio viso al mio petto.È il momento giusto.
Mi butto sul suo corpo prendendo le sue labbra fra le mie. Le sue braccia mi stringono i fianchi e le mie mani giocano con i suoi capelli spettinati.
Mi sento come rinata, il cuore mi esplode ed ascolto solo i nostri respiri affannosi.
Ci desideriamo, ci amiamo ed entrambi aspettavamo questo momento. Lo avverto dalla potenza con la quale fa danzare le labbra e la lingua che lui mi ama con tutto se stesso, che vuole me quanto io voglio lui.
Le nostre bocche paiono essere diventate una cosa sola, con le mani continuo ad accarezzargli il viso ed il collo ansimando.
Dentro di me cresce l'eccitazione mentre le sue labbra mi baciano il collo. Emetto dei gemiti, è una sensazione così bella e forte.Lancio la testa all'indietro e lui inizia a mordicchiare un punto del mio corpo tra il collo e la spalla. Sto perdendo il controllo e chiudo gli occhi abbandonandomi a lui.
Jonathan mi afferra per i fianchi mettendomi a sedere sul bancone.
Stiamo impazzendo e questa cosa mi piace.
Stringendogli le gambe attorno alla vita lo bacio con passione strusciandomi contro di lui.
Lui emette dei gemiti di piacere mentre avverto il suo corpo indurirsi.Mi stacco subito prima di oltrepassare il limite.
《Basta》sussurro.
Jonathan mi aiuta a scendere dopodiché mi concedo un attimo per guardarlo in faccia. Gli occhi brillano e le guance sono rosse facendolo sembrare ancora più sensuale.《Ti amo》ammetto finalmente.
Lui deglutisce e sorride appena.《L'ho lasciato, gli ho detto tutto. Sapevo di doverlo fare prima o poi e grazie a te ho trovato la forza.》
《Beh non lo so...non compiacermi per favore》dice perplesso.
《Cosa vuoi dire?》
《Non dire che è merito mio, anzi mi dispiace davvero per Mike e non sono convinto che tu provi solo affetto nei suoi confronti.》
《Jonathan, guardami. Io ti amo e lo dimostra quello che abbiamo appena fatto. Mi sento così bene con te! Io so per certo di non amare tuo fratello, mi ha fatto male dirglielo ma non potevo più fingere.》
Mi guarda con sincerità e comprensione.
《Io voglio solo te》bisbiglio arrossendo.
Jonathan appoggia due dita sotto al mio mento sollevandomi la testa.《Anche io Rebecca》sorride.
《Quindi che...cosa facciamo adesso? Noi...》tento di dire con la voce tremante.
《Vuoi essere la mia ragazza Anderson? 》mi fissa dritto negli occhi.
《Oh per favore, Anderson non si può sentire! Mi fai sentire una signora》ridacchio scuotendo la testa.
《Mmh okay allora riformulo la domanda. Vuoi essere semplicemente la mia ragazza?》sussurra.
《Sì》gli sorrido.
Appoggio la testa sul suo petto lasciandomi cullare fra le sue braccia. Sono felice. Non avrei mai creduto di poterlo dire dopo tutta la sofferenza che ho provato in questi ultimi mesi. Ho vissuto nel dolore che ogni giorno mi toglieva le forze e quando sono arrivata qui io ero vuota, triste.
Adesso invece sono felice, quel vuoto in me si è colmato perché qui con me ho quello che inconsapevolente stavo cercando.
Le lacrime minacciano di scendere ma per la prima volta sono lacrime di gioia.《È andato tutto bene》sorrido.
《Sì però ci hai messo un po' di tempo a deciderti eh》scherza Jonathan.
Assaporo il suo profumo di pulito e improvvisamente mi sento a casa, come se anche io avessi trovato il mio posto nel mondo, una nuova casa.
Eccolo il nostro posto, siamo io e lui la nostra stessa casa.Se vi è piaciuto il capitolo lasciate un voto, vi voglio bene♡
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BURN (in revisione)
ChickLit[STORIA COMPLETATA] "Loro non si definivano in alcun modo, erano una cosa rara perché si amavano come pochi ne erano capaci. Loro insieme sapevano di essere migliori. E questo gli bastava." Come un ciclone arriva quel ragazzo a tormentarla, a cambia...