L'aria fredda mi colpisce come una scheggia e avvolgo le braccia deboli attorno alle costole.
Ho appena salutato lui e già mi manca. Non faccio che pensare ad altro mentre mi trascino per il cortile del campus.
Ora che sono sola, sono distrutta, incredula. Non voglio accettare di aver perso anche mia nonna. Da piccola e fino a quattro mesi fa, vi ero molto legata.Inoltre era l'unica persona che rimaneva della famiglia di mia madre, tranne mia zia. Ma con lei non sono mai andata d'accordo.
Sforzo la vista per non inciampare nel prato scuro, sotto la penombra della sera.
Sovrapensiero mi accorgo di essere quasi arrivata alla veranda, così decido di entrare e bere qualcosa di caldo, anche se vorrei solo sparire nascondendomi sotto le coperte.Distratta e tenendo lo sguardo fermo sui miei piedi mi siedo ad un tavolo. Poi d'improvviso un'emozione mi attraversa il ventre. È il dolore.
Io chiudo gli occhi e trattengo il respiro per un secondo, ormai so come controllarmi.《Rebecca...》
Sollevo subito lo sguardo, avendo riconosciuto la voce di Mike.
È sempre uguale, i capelli impeccabili, il sorriso cordiale e la camicia a righe.
Ma la sua espressione si rabbuia all'istante.《Stai bene?》
Inizia a battermi il cuore più forte, che faccio ora?《Si si.》
《Hai gli occhi rossi...beh e anche i capelli》ridacchia.
Odio queste stupide battute che sotto sotto, sono fatte con lo scopo di giudicare.《Oh il vento mi fa lacrimare gli occhi.》
Si siede davanti a me senza nemmeno chiedermi il consenso.《Se non vuoi parlarne》alza le spalle. Il suo sguardo è diverso dal solito, sembra ancora un po' arrabbiato con me.
《Non c'è niente di cui parlare.》
《Okay okay, invece Jon come sta?》
Sospiro. Sicuramente saprà che il suo fratellastro ha scoperto la verità sul suo passato.
Mi appoggio allo schienale della sedia.
Sono stufa di questi giochetti, ora nulla mi zittisce più.《Dovrei forse domandarlo a te?》
Mike innarca le sopracciglia.
《A me?》
《Senti, sai benissimo che Jonathan ha scoperto di essere stato adottato. Inoltre so anche che tu ne eri a conoscenza da sempre.》
Lui incrocia le mani e appoggia i gomiti sul tavolino in legno.
《Te l'ha detto lui vero? Ah, come puoi credergli ancora...》
《Mi dispiace ma a dirmelo è stata tua madre, sei tu quello che ha sempre mentito. Guardati hai il coraggio di farlo pure ora!》
Sono furiosa, non è possibile che io gli abbia dato tanta fiducia in questi mesi. Sono delusa.《Okay, ho mentito ma volevo proteggere mio fratello...e te.》
《Non ti biasimo, lo capisco, ma sei un adulto ormai, lo siete entrambi quindi non giustificarti così...come se te ne fregasse qualcosa di Jon per di più.》
Nel frattempo mi sposto i capelli dietro alle orecchie in continuazione.《Credici o no ma gli voglio bene, so che è difficile per te supportarlo e scoprire questo genere di cose sul suo passato...che poi non è l'unica cosa che dovresti sapere.》
Sussulto.《Cos'altro dovrei sapere?》
Mike scuote la testa e mi guarda negli occhi.
《Non posso dirtelo, nemmeno lui può dirtelo.》
《No ora me lo dici, ti prego.》
《È tutto un cazzo di casino...》
《Che cosa riguarda?》
Non ricevo alcuna risposta.《Mike dai...》
《Riguarda nostro padre, è successo qualche mese fa》biascica.
《Okay...che cos'ha fatto?》
《Non lui, noi.》
《Voi?》
《Lascia stare basta》scuote la testa. Le sue guance sono diventate più rosse.
《Mike che vuoi dire?!》
I baristi ci guardano di storto mentre trafficano alla cassa.
《Abbassa la voce》sussurra il ragazzo qui accanto a me.
《Non mi interessa, voglio solo sapere.》
《No, non te lo dirò mai》si alza poi lui.
《E allora perché hai iniziato il discorso, cazzo》stringo i pugni.
《Non lo so okay?》
Io lo fisso in attesa di una risposta.《Scusa ma ora me ne vado》annuncia.
《No, non puoi non spiegarmi!》
Mi alzo raggiungendolo. Arrivo a venti centimetri da lui, il suo sguardo si addolcisce un po'.
《Ti amo ancora lo sai?》
Mi si blocca il fiato, rimango spiazzata da questa confessione. Sta forse sviando il discorso o vuole farmi sentire in colpa?Apro la bocca ma non dico niente, lo guardo semplicemente. Dopodiché Mike scuote la testa.
《È per questo che voglio proteggerti, non fidarti troppo di Jonathan》mormora prima di uscire dal locale.
Questo capitolo era più corto purtroppo, ma ne uscirà presto un altro. Spero vi sia piaciuto❤💫
STAI LEGGENDO
BURN (in revisione)
ChickLit[STORIA COMPLETATA] "Loro non si definivano in alcun modo, erano una cosa rara perché si amavano come pochi ne erano capaci. Loro insieme sapevano di essere migliori. E questo gli bastava." Come un ciclone arriva quel ragazzo a tormentarla, a cambia...