"Ma che cosa ho fatto?" mi domando tra me e me pentendomi di aver accettato l'appuntamento con Jonathan.
Mi stringo nel cappotto mentre una nuvoletta di vapore fuoriesce dalla mia bocca. Fumo una sigaretta nell'attesa noiosa. Ho perfino paura a stare al buio da sola da cinque minuti ormai. Il silenzio regna, distubato solo dal fruscio delle foglie secche.
D'un tratto sento squillare il cellulare ed estraendolo dalla tasca leggo un nuovo messaggio da parte di Mike.
"Buonasera amore, tra un'ora ci vediamo davanti al tuo dormitorio? Vorrei parlarti, questa sera vorrei stare un po' con te <3"Il cuore mi si blocca e mi sento a disagio senza sapere cosa rispondere.
《Ciao.》
《Ah!》caccio un urlo di spavento.
《Shh》ridacchia Jonathan con gli occhi che brillano e il viso illuminato dal pallido chiarore lunare.
Per tutta risposta sbuffo nascondendo subito il cellulare.
《Come stai?》
《Come al solito》rispondo.
《Beh che facciamo?》gli chiedo.
Sul suo volto in penombra appare un ghigno che un po' mi intimorisce.
《Vieni con me》mi fa' cenno di seguirlo ed io inspirando obbedisco.
Camminiamo nel prato nero e scuro quasi temendo di inciampare. La serata è magnifica e rivolgo il capo verso il cielo stellato. È sorprendente quanta luce faccia la luna questa sera. La sagoma di Jonathan davanti a me si muove decisa e veloce tenendo le mani in tasca.《Mi vuoi spiegare che cosa ci facciamo a quest'ora qui? E soprattutto da soli? Ho freddo.》
《Non voglio mica farti del male, non preoccuparti anzi, siamo praticamente arrivati.》
Mi guardo attorno anche se non c'è molto da osservare perché ci troviamo in una zona del campus buia e più distante dal dormitorio. In lontananza la vista di Seattle è mozzafiato, milioni di luci che si diramano in tutta la città fino a disperdersi risalendo la collina.Dovremmo essere arrivati? Non capisco che cosa ha intenzione di fare questo ragazzo.
《Che cosa dovremmo fare qui Jonathan?》incalzo infastidita.
Nella penombra mi risulta difficile individuare i movimenti del suo viso ma spicca chiaramente il suo sorriso bianco.《Questa sera guarderemo le stelle》afferma lui orgoglioso. Mi sembra una cosa così banale che sono tentata di tornare indietro.
Jonathan si siede nel prato allungando le gambe e poi guarda me.
《Dài siediti.》
Titubante mi lascio cadere a terra accanto a lui. Da questa altezza non si vede più Seattle, intorno a noi è tutto scuro e silenzioso. Il bagliore lunare è l'unica luce ora.《Non ha senso quello che stiamo facendo lo sai?》biascico.
《Ti piacerà》risponde convinto Jonathan.
Il freddo mi si insinua nelle ossa e mi stringo nel cappotto.《Sdraiati adesso.》
《Dovrei sdraiarmi?》innarco le sopracciglia.
《Di cosa hai paura? Segui me》sussurra lui.
Ci stendiamo insieme sull'erba umida e subito me ne pento.
Allungo le mani dietro al capo piegando le gambe.Appena alzo lo sguardo rimango folgorata dalla bellezza del cielo stellato. Non riesco a vedere altro che stelle che appaiono come luccichii bianchi e minuscoli su una distesa nera.
Mano a mano che osservo i corpi celesti sopra i nostri visi ne scorgo sempre di più, come se spuntassero improvvisamente stelle da ogni parte. Come se studiando con attenzione qualcosa vengo sempre più trascinata in ciò che sto guardando. Tutto questo è bellissimo, mozzafiato.
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BURN (in revisione)
ChickLit[STORIA COMPLETATA] "Loro non si definivano in alcun modo, erano una cosa rara perché si amavano come pochi ne erano capaci. Loro insieme sapevano di essere migliori. E questo gli bastava." Come un ciclone arriva quel ragazzo a tormentarla, a cambia...