Appena i suoi occhi si posano sul mio corpo mi corre incontro.
《Rebecca! Ti prego, ti prego...ascoltami un secondo.》
Giunge davanti a me Jonathan, distruggendomi moralmente.《Tu devi andartene! Lo capisci?》gli urlo. La gola mi fa male a causa del magone e sento lo stomaco bruciare.
《No io non me ne vado. Ci hanno ingannati lo vuoi capire?》
《Certo inventa ancora più bugie! Ho parlato con tuo fratello e mi ha detto che tu gli hai confidato tutto》sospiro.
《Ecco, lui e Sandy ci stanno imbrogliando. Lui è geloso okay? Sandy non so che cosa voglia da noi due ma si è inventata tutto》gesticola. Il suo viso diventa rosso e le sue pupille si dilatano.
《Basta ti prego, me ne vado》dico superandolo.
Afferro la maniglia della porta d'ingresso del dormitorio ma lui mi stringe il braccio.《Lasciami o mi metto ad urlare》lo minaccio.
《Ma che ti prende? Perché sei così aggressiva?》
《Stai scherzando spero! Cazzo mi hai tradita e aspetti un figlio!》gli urlo con disprezzo. Lui si stacca da me per infilarsi le mani nei capelli arruffati.
《No! Ti prego! Non è vero, devi credermi》mi supplica Jonathan.
《Vattene》biascico entrando. Salgo velocemente le scale ma lui, testardo com'è, mi segue ignorando le ragazze alla reception.
Sento i suoi passi pesanti dietro di me.
《Ferma! Rebecca ti amo!》urla afferrandomi il cappotto.
Rischio di cadere all'indietro ma fortunatamente mi reggo in tempo allo scorrimano.《Chi sei tu?! Vattene, fermo!》urla la responsabile dietro di noi.
Ci voltiamo entrambi verso di lei ed io approfitto di questo momento per scappare dal mio ex ragazzo.《Chiamo la sorveglianza! Non puoi entrare qui!》la sento ancora gridare.
《Mi dispiace》lo sento sussurrare dopodiché non sento più niente. Mi precipito verso la mia stanza, esausta. Non ce la faccio più, per me è troppo da sopportare.
《Rebecca.》
Oh no.《Sandy vattene》mi giro verso di lei.
《No no, ti devo parlare》blatera.
《Non voglio sentirti, sto già abbastanza male》dico fredda e piena di rabbia.
Come può insistere in un momento così delicato.《È importante》continua lei.
《Non mi importa perciò sparisci》alzo la voce afferrando le chiavi della mia stanza.
《Aspetta! Per favore》si precipita verso di me facendomi gli occhi dolci.
Devo fare appello a tutto l'autocontrollo che possiedo per non urlarle.《Che cosa vuoi ancora da me eh?》sussurro con le lacrime agli occhi e la voce smorzata.
《Che tu mi ascolti.》
《Bene allora parla!》
《È complicato...ecco preferirei che tu ti calmassi prima...inoltre diciamo che il corridoio non è il posto adatto per parlarne.》
Sbuffo ed apro la porta.《Dai entra!》
Entrambe irrompiamo nella mia camera ed io mi siedo sul letto.《Dimmi...》
《Me ne pento moltissimo...mi dispiace per tutto questo》si attorciglia una ciocca di capelli.
《Sì me lo hai già detto》incrocio le braccia.
《Volevo dirti che mi dispiace di averti fatta soffrire inutilmente》conclude Sandy.
《In che senso?》
《Non so perché io l'abbia fatto, credo per rabbia...ma ho inventato tutto.》
Smetto di respirare per un secondo e sento uno strano calore nel ventre.
La speranza si riaccende in me.《Cosa?》scatto in piedi.
《Non sono incinta, quella sera alla festa ho solamente bal-lato con Jonathan ma nient'altro》balbetta lei.
《Cosa? Oh mio dio! Ma perché ti sei inventata tutto?! Com'è possibile?》urlo piangendo.
《Mentre te lo dicevo ero arrabbiata ma poi ho visto quanto ci sei stata male...》
《Che stronza! Avevi progettato tutto già prima di dirmelo, oddio non ci credo》scuoto la testa carica di rabbia e al contempo di sollievo.
《Ho sbagliato, scusa.》
《È una balla anche questa vero?》
《No no, questa volta no》dice seria.
《Mike c'entra qualcosa per caso?》le chiedo arrabbiata.
《No, lui lo sa e basta.》
《Siete due stronzi! Non è possibile! Ed io ti ho pure creduto. Adesso esci da questa stanza e non farti più vedere!》le urlo e lei obbedisce. La osservo andarsene.
《Jonathan》sussurro. Mi infilo in fretta la giacca e poi corro giù per le scale arrivando nella hole accogliente.
《Scusi! Dov'è il ragazzo di prima?》chiedo alla responsabile dietro alla reception.
《L'ho lasciato andare, è innocuo ma fossi in te farei attenzione.》
《Okay, ma dov'è?》
《Non ne ho idea》sorride.
Esco nel campus di nuovo, sta calando la sera ormai.
《Cazzo!》dico dispiacendomi per non avergli creduto.
Ed ora dove potrà essere? Che cosa starà facendo?
Lo chiamo al telefono ma è staccato.《Che stupida》penso tra me e me.
Mi manca così tanto!
In questi giorni sono stata molto male e ho capito che lui per me è tutto. La persona più importante che io ho ora è Jonathan.Rifletto sui posti in cui potrebbe essere. Per calmarsi di solito sta da solo in luoghi che solo lui conosce.
《La panchina》sussurro sorridendo.
Corro verso il posto del campus dove mi ero rifugiata quando Jonatnan e Mike avevano litigato al bar, mi semrba essere passato un secolo da quel giorno.
Jonathan mi aveva detto che a volte ci andava.
Corro pensando a cosa dirgli e finalmente lo intravedo da lontano. Lui è seduto sulla panchina davanti alla piccola fontana.
Inspiro e cammino verso di lui.I miei passi rompono il silenzio ma lui non sembra accorgersi della mia presenza. Arrivo dietro la panchina, il vento trasporta il suo profumo verso di me. Schiudo le labbra per parlare ma le richiudo subito non sapendo che cosa dire.
Mi siedo accanto a lui, non ci guardiamo, non ci parliamo.Il tempo si è fermato. Nervosa avvicino la mano alla sua e Jonathan la afferra scaldandomi. Una scintilla si riaccende in me.
Assaporo il suo profumo mentre penso a quanto vorrei le sue labbra sulle mie.All'improvviso ci guardiamo negli occhi carichi di desiderio e subito ci stringiamo forte.
Gli salto al collo, ci aggrappiamo l'uno all'altra disperatamente. Boccheggiamo prima di baciarci con aggressività e passione. La mia lingua danza veloce nella sua bocca mentre lui mi mordicchia le labbra. Gli strattono i capelli mossi e lui mi stringe a sé, mi tocca tutto il corpo placando la tempesta che ho dentro. Non mi importa di nessun'altro adesso.
I nostri corpi si muovono velocemente mentre ci abbracciamo con passione.
Ci cerchiamo, ci vogliamo, ci amiamo, ci manchiamo, ci capiamo e questo è il nostro modo di dimostrarlo.Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un bacio♥
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BURN (in revisione)
Literatura Feminina[STORIA COMPLETATA] "Loro non si definivano in alcun modo, erano una cosa rara perché si amavano come pochi ne erano capaci. Loro insieme sapevano di essere migliori. E questo gli bastava." Come un ciclone arriva quel ragazzo a tormentarla, a cambia...