'Ma sapevo ascoltare e avevo sempre un consiglio pronto. Ero un sacco forte quando si trattava dei problemi degli altri. Solo con i miei non ne venivo a capo.'
Aveva dovuto chiamare Tiana e spiegarle che quella stupida di sua sorella era voluta andare per forza, minacciando di piangere, e Railey odiava quando Becky piangeva, al parco con Mckenzie Clarke.
In quel momento camminavano tenendosi per mano, parlottando e ridendo tranquille davanti a lei che sbuffava come un treno.
-E' carina tua sorella-
-Anche la tua, per fortuna che non è come il fratello- replicò mentre Trevor scoppiava a ridere.
-Perchè sei venuto tu a prenderla e non tua madre?-
-Lei e mio padre per i 15 anni di matrimonio si sono presi 3 giorni di vacanza- rispose.
Non replicò.
-Posso chiederti una cosa?- le chiese.
-Lo hai appena fatto-
-Perchè ti sei comportata in quel modo stamani a scuola?- ignorò la sua risposta e continuò a fissarla.
-Non sono una bambola, con cui giochi quando hai voglia e quando non ti va la ignori- rispose stizzita mentre si accendeva una sigaretta.
-E' perchè non ti ho visto in corridoio?-
-Ci hai visto e ci hai ignorato-
-Non mettere al plurale, stiamo parlando di te. Therese non c'entra nulla-
-Senti lo capisco, ok? Hai la tua reputazione, non puoi parlare di certo con una come me... Lasciamo perdere. Torna alla tua vita e facciamo finta di non conoscerci come abbiamo fatto per tutti questi anni-
-Non si tratta di reputazione...- replicò Trevor mentre le bambine correvano nel parco.
-Ah no? E di cosa?- incrociò le braccia al petto voltandosi completamente verso di lui.
-Non lo so, okay?- sbottò
-Perfetto-
-Non prendertela-
Vide rosso.
-Non me la prendo. Perchè dovrei? Ci conosciamo da quanto? Due giorni? Ecco, non siamo neanche amici, non mi frega nulla di te, non sei nessuno per me. Perciò per me finisce qua, anzi, non è mai iniziato nulla.-
Trevor rimase immobile difronte alla sua freddezza.
-Mckenzie andiamo- esclamò poi.
Lei e Becky si avvicinarono ai due.
Un tuono rimbombò nell'abitacolo.
-Ci prenderemo un sacco di pioggia- le disse Rebecca.
-Trevor può riaccompagnarvi a casa-
-Mi dispiace Kenz ma ho da studiare, possono sempre chiamare i loro genitori-
Il cuore di Railey sembò fermarsi mentre gli occhi le si fecero lucidi.
Guardò Becky che fortunatamente parlottava con la sua amica e sembrava non aver sentito.
La prese per mano e dando le spalle agli altri due iniziò a camminare.
-Railey...- provò a chiamarla Trevor ma non lo ascoltò.
Continuò a camminare con il respiro spezzato mentre Becky rimaneva in silenzio.
Svoltato l'isolato pioveva a dirotto.
Si era tolta il maglione e, nonostante le sue proteste, lo aveva fatto indossare a Rebecca.
Era bagnata da capo a piedi, sentiva i brividi, un forte mal di testa e il respiro pesante come quando le stava per venire un attacco d'asma.
Quando rientrarono non fece in tempo a fare un altro passo.
Si sedette a terra con la schiena poggiata alla porta mentre Becky urlava per chiamare Tiana.
Vedeva tutto sfocato, girava tutto.
Non riusciva neanche a respirare.
-Becky chiama papà e poi un'ambulanza- gridò Tiana facendola stendere.
Vedendo che la bambina era paralizzata ad osservare la sorella la donna prese il telefono e compose il numero piangeva.
Vide sfocatamente Rebecca avvicinarsi a lei e tenerle la mano.
-Non piangere Becks, sto bene, chiama Tess- le disse facendole cenno al suo telefono.
Poi tutto nero.
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Golden
Fanfiction[IN REVISIONE] Railey White ha 19 anni abita a New York con la sorella minore e i genitori adottivi. Reduce da un passato difficile e da una perdita che l'ha segnata per sempre, è una ragazza schiva, fredda e con pochi amici. Trevor Clark ha 22 anni...