Capitolo 14

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'E una cosa la so, che due matti non fanno un sano, a volte però sono bravi a tenersi per mano.'

All'uscita la vita sembrava avercela con lei.

Non solo pioveva, il dottore le aveva vietato di prendersi acquazzoni, ma c'erano sia Trevor che Hunter ad aspettarla.

Il primo si stava gingillando con le chiavi dell'auto, il secondo l'aspettava con due ombrelli in mano.

-Dannazione- imprecò.

Tess rise.

-Oh quanto mi sto per divertire-

-Stronza-

-Ragazze vi porto a casa io oggi!- intervenne August.

Railey non potè fare a meno di abbracciarlo e prenderlo a braccetto.

L'aveva salvata da una situazione piuttosto imbarazzante.

Si diresse verso Hunter con più tranquillità.

-Ciao- la salutò

-Hei-

-Ti andrebbe di tornare a casa con me?-

-Ehm, veramente ci porta August- imitò la faccia più dispiaciuta possibile mentre dentro di sé moriva dalla gioia.

-Capisco, sarà per un'altra volta- rispose lui, sorrise e se ne andò.

Lo vide accalappiare Natasha poco più in là e ne rise.

-Suppongo che darai buca anche a me-

Si voltò verso Trevor che tratteneva a stento un sorriso.

-Con molto dispiacere, ma si- si portò una mano sul cuore e lui rise.

-Me lo aspettavo-

-Allora perchè ci hai provato lo stesso?- gli chiese.

Lui fece spallucce sistemandosi lo zaino sulle spalle.

-Per te valeva la pena provare-

Le dette le spalle e corse nella sua auto.

C'era una parte di lei che le diceva che quel ragazzo sarebbe stato solo un'ulteriore delusione nella sua vita, che l'avrebbe fatta soffrire e che se ne sarebbe andato come i suoi genitori.

E lei non poteva permetterlo.
Eppure l'altra le sussurrava di provare a fidarsi di quegli occhi verdi, di lasciarsi andare e vivere quel sentimento che da quando lo aveva conosciuto continuava a respingere.

-E' stato carino vederti quasi soccombere alla sua faccia da cucciolo- rise Tess mentre August scuoteva la testa.

-Se fossi andata con lui non te lo avrei mai perdonato-

Si incamminarono all'auto di August.

-Perchè ce l'hai così tanto con Trevor?- gli domandò mentre salivano.

Lui fece una smorfia e ingorò la domanda.

Prima di scendere Tess la guardò.

-Andiamo al centro commerciale oggi pomeriggio?- propose.

Svogliatamente annuì.

-Prendo l'auto di Tiana e alle 4 sono da te-

Quella alzò il pollice sorridendo e corse in casa.

-Non dovresti avercela così tanto con Trevor- gli disse mentre faceva i pochi metri che rimanevano per casa sua.

-Tu invece dovresti avercela ancora di più-

Sospirò.

-E' difficile-

-Non così tanto- rise lui.

-Non ti ha fatto nulla- replicò Railey e si sentì subito dopo stranita dal tono di difesa con cui lo aveva ribeccato.

-Ma a te si, e non si tocca la mia migliore amica- le diede una pacca sul sedere mentre scendeva e ripartì sgommando.

Scosse la testa ridacchiando ed entrò in casa.

-Sono a casa!-

Buttò lo zaino sul divano.

-Ho preparato pizza e patine-

Sorrise a Tiana sedendosi a tavola.

-Com'è andata a scuola?- le domandò

Decise di essere sincera con lei.

-Ho avuto un'attacco d'asma, ma ho preso la bomboletta ed è andato tutto bene-

-Oh santo cielo, sei sicura di stare bene?-

Railey annuì.

-Se vuoi possiamo farti prendere lezioni private a casa...- propose la donna.

-Voglio essere come gli altri- rispose la bionda in un sussurro.

Tiana la guardò con tenerezza e le baciò la fronte.

       
-Domani andrò a fare scorte di bombolette per l'asma- entrambe risero addentando un pezzo di pizza.

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