Capitolo 24

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'Tutto è brutto da vicino, ma non te.'

Becky apparse sulla soglia del salotto e appena vide Jeremy si immobilizzò.

-Becky- sussurrò lui avvicinandosi a lei.

Railey scattò in avanti mettendosi tra i due.

-Non provare neanche ad avvicinarti a lei- sibilò.

-Becky- la richiamò lo zio.

-Trevor perfavore portala nella sua stanza- esclamò la bionda.

Il ragazzo la guardò, prese la bambina e uscì.

-Ascoltami bene, tu non sei nulla per noi, abbiamo dei genitori e siamo finalmente felici. Che non ti venga la stupida idea di distruggere il mondo felice che Rebecca si è creata-

-Non sono qui per questo- la interruppe lui.

-Ho il cancro Ray-

Lo guardò negli occhi e prese un respiro profondo.

-Ho pochi giorni di vita-

Si morse la guancia.

-E quindi?-

-Vorrei passarli con voi, con te e Becky-

-Non ti avvicinerai a Becky- ribattè subito.

-Permettimi di passare qualche pomeriggio con te e anche con lei se lo riterrai opportuno. Voglio farvi capire che sono cambiato-

Lo guardò negli occhi.

C'era tanto dolore.

Socchiuse le palpebre.

-Sai sono rimasto qui a New York anche dopo che vi avevano portate via da me. Ho continuato a bere per un po' finchè non ho incontrato un uomo. Abbiamo fatto amicizia e sai com'è il mondo no? E' così piccolo.Era quello che aveva sbattuto contro l'auto dei vostri genitori-

Railey si portò le mani alla testa sedendosi.

-E' un bravo uomo, era solo ubriaco-

-Sarete diventati amici allora suppongo- sibilò velenosa.

-No, ma da quel momento ho capito e ho smesso, completamente. Due mesi dopo ero pronto per venire a cercarvi, finchè non mi hanno diagnosticato il cancro al cervello. Ti prego Railey, dammi una possibilità-

-Non lo so- sussurrò

Poggiò sul tavolino un foglietto e si allontanò.

-C'è il mio numero. Se mi richiamerai entro domani vorrà dire che mi vuoi dare una chance, altrimenti me ne andrò per sempre dalla tua vita, e da quella di Becky-

Uscì chiudendo con delicatezza la porta dietro di sé.

Tiana riapparì con il mascara colato sulle guance.

La vide e non potè non scoppiare a piangere.

La donna le corse incontro e dopo essersi accovacciata davanti a lei la abbracciò.

Non seppero per quanto rimasero così, ma piansero insieme.

Come avrebbero fatto una madre e una figlia.

Quando si staccarono Tiana le porse il foglietto.

-E' una decisione tua, ma sta attenta a te e Becky-

Railey annuì, tirò su col naso e si passò una mano sugli occhi.

Entrò nella stanza della sorella e vide Trevor seduto accanto alla bambina e insieme guardavano i cartoni.

Appena si accorse di lei si alzò e le andò incontro.

-Puoi spiegarmi?- le chiese passandole i pollici sulle guance umide.

-Che ci fai qui intanto-

-Voglio parlare con te, per bene-

Railey annuì.

Era così stanca di tutto e di tutti che se non fosse stato per Becky l'avrebbe fatta finita già da tempo.

-Cosa voleva Jeremy?- sentì la voce di Becky.

Scostò leggermente Trevor e si avvicinò alla sorella per poi abbracciarla stretta.

-Nulla, va tutto bene ok? Non ci toccherà mai più-

Le esili braccia della bambina la strinsero e la sentì annuire.

-Devo parlare con Trevor, tu continua a guardare i cartoni ok?-

Becky annuì e Railey fece cenno al ragazzo di seguirla al piano di sopra.

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