'Ti guarderò ad occhi chiusi, mi affiderò al tatto, e se cadiamo, ci abbracciamo prima dell'impatto.'
Stavano per entrare in una gelateria che Trevor aveva definito strepitosa, quando il cellulare di Railey squillò.
-Rispondi pure- intimò il biondo.
Lei annuì e prendendo il telefono in mano vide che la chiamata era da parte di Tiana.
-Tiana dimmi-
'Railey devi venire al Lenox Hill Ospital immediatamente'
-Ma che succede, Becky sta bene?- chiese allarmata.
'Si, è tuo zio'
-Arrivo-
Riagganciò e si voltò verso Trevor che la guardava preoccupato.
-Che succede?-
-Mio zio- disse solamente.
-Prendiamo un taxi- propose il ragazzo avvicinandosi al ciglio della strada e facendo soffermare uno di essi.
Entrarono.
Railey non aveva neanche la forza di parlare, aveva un magone alla gola.
Odiava suo zio per come si era comportato con lei e la sorella ma era l'unica cosa che ancora la collegava ai suoi genitori.
-Al Lenox Hill Ospital- esclamò chiudendo gli occhi per evitare che le lacrime le inondassero il viso.
L'autista, un uomo dai capelli brizzolati e dagli stanchi occhi azzurri partì a razzo controllando di tanto in tanto i due ragazzi con lo specchietto retrovisore.
Trevor la strinse a sé per tutto il viaggio e fu confortante sentire il suo petto che si abbassava e si alzava freneticamente e il suo profumo.
Una volta arrivati Trevor le fece cenno di andare mentre lui pagava l'uomo e le correva dietro.
Si fermò all'ingresso davanti ad un'infermiera che rideva sguaiatamente al telefono masticando una gommina rosa.
-Sto cercando Jeremy Smith, vorrei sapere dove è ricoverato-
La donna la guardò come fosse impazzita.
-Scusa love, ci sentiamo dopo, una ragazzina vuole il mio aiuto- disse al telefono.
Railey perse la pazienza.
Si sporse in avanti, le strappò di mano il telefono e riagganciò con un tonfo secco.
-Jeremy Smith- sibilò
-Quarto piano, terza stanza a destra- disse l'altra fulminandola.
Corse velocemente all'ascensore con Trevor alle calcagna.
I loro respiri affannati e quellla stupida canzoncina che diffondono negli ascensori erano le uniche cose che si sentivano.
-Andrà tutto bene, vedrai- la rassicurò il ragazzo mentre attraversavano il corridoio.
Vide in lontananza Tiana, Becky, Stefan, August, Tess e un uomo dai ricci castani.
-Railey- Tess le corse incontro.
-Dov'è mio zio?-
Tiana rivole uno sguardo alla sua migliore amica che si scostò.
-Lì dentro, gli hanno dato un paio di ore di vita e ha chiesto di vederti-
La bionda annuì e piano piano girò la maniglia.
Si chiuse la porta alle spalle, le vennero i brividi a vederlo circondato di fili.
-Sei qui-
Si avvicinò al letto mentre lui cercava di sorriderle.
-Stai morendo-
-Già-
-Mi dispiace-
-E ti credo, lo vedo nei tuoi occhi bambina.-
Si sedette sul letto e lui sospirò.
-Sappi che io ho amato tua madre più di chiunque altro al mondo. Era la mia sorellina, il mio obbiettivo è sempre stato proteggerla, ne ero così geloso quando ero più giovane.
E' diventata una donna in men che non si dica, si è sposata con un uomo che l'ha amata più di quanto avessi mai fatto io. E' sempre stata capace di far sorridere chiunque e di donare amore anche alle persone, come me, che non se lo meritavano. Mi dispiace così tanto per come si comportato con voi, e con te sopratutto. Metterti le mani addosso è stato l'errore peggiore della mia vita. Mi dispiace, spero che un giorno tu mi perdoni-
-Ti perdono adesso- sussurrò Railey lasciando che le lacrime le scendessero sulle guance pallide.
-Vale molto per me, credimi.Vorrei chiederti due favori, se posso permettermi-
-Se posso, dimmi pure-
-Venti anni fa ebbi un figlio, con una donna che fuggì poco dopo averlo partorito. Provai a crescerlo, ma non ne ero capace, sapevo che non sarebbe mai stato felice con un padre alcolizzato così decisi di lasciarlo in un orfanotrofio.L'ho sempre amato e sempre lo farò, vorrei che glielo spiegasse tu, impedendogli di crescere con la convinzione che suo padre non lo volesse o che fosse un peso. In questo foglietto c'è scritto il nome dell'orfanotrofio e il nome del bambino, cercalo, ti prego-
-Ci proverò, il secondo favore?- singhizzò stringendogli la mano e prendendo il foglietto.
-Sii felice Railey- sussurrò
-Non voglio che tu mi veda morire, vattene perfavore-
Si abbassò sfiorandogli la guancia con un bacio e uscì.
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Golden
Fanfiction[IN REVISIONE] Railey White ha 19 anni abita a New York con la sorella minore e i genitori adottivi. Reduce da un passato difficile e da una perdita che l'ha segnata per sempre, è una ragazza schiva, fredda e con pochi amici. Trevor Clark ha 22 anni...