'Prendimi per mano, facciamo un compromesso'
Mugugnò dal dolore mentre Tess le fasciava delicatamente la mano.
Trevor era di sopra che parlava con Ash.
-Mi spieghi cosa gli è preso?- le chiese.
-Ricordi Quentin?-
-La sua ragazza?-
Tess annuì.
-Ha avuto un incidente molto grave e non ce l'ha fattta-
-Cazzo- mormorò Railey.
-Non riesco a calmarlo- esclamò Trevor comparendo in salotto.
-Posso parlarci io- propose Railey.
Era l'unica che poteva capire a pieno il suo dolore.
-Assolutamente no, è fuori discussione- ribattè il biondo.
-Non mi farà nulla. Fatemi provare- guardò entrambi.
Tess annuì.
-No- continuò lui.
-Faccio cosa mi pare, mettiamola in questi termini- disse stanca della situazione.
-Perfetto, non venire a piangere da me, poi- sibilò lui uscendo e sbattendo la porta.
Railey ingollò il groppo alla gola e salì le scale con calma.
Bussò e sentendo che nessuno rispondeva aprì la porta con calma.
C'era poca luce e vide Ash seduto in un angolo che piangeva.
-Vattene Tess-
-Sono Railey-
-Scusa per prima, ora vai perfavore-
-Possiamo parlarne?-
Ash alzò la testa con le lacrime che gli scendevano.
Lo conosceva da quando era nata e in quel momento le sembrava un cucciolo ferito.
Si avvicinò a lui e gli si sedette davanti.
-Posso capirti benissimo sai? Nessuno sa cosa si prova a perdere una persona che amata finchè non lo prova sulla propria pelle. Io posso capirti meglio di tutti.
Posso capire quel dolore al petto, proprio in mezzo, che ti impedisce di respirare ogni volta che ricordi il suo viso o la sua voce. Quando senti pronunciare il suo nome e sai che non sentirai più la sua risata- si interruppe chiudendo gli occhi mentre le lacrime le solcavano le guance -la cosa peggiore è sapere di essere stato così impotente, di non aver potuto fare nulla perchè ciò non accadesse. E diventa difficile anche respirare, perchè ogni cosa, ogni colore ti fa pensare a quella persona. E sarà sempre così. In qualcuno rivedrai il suo modo di camminare, in qualcun altro il suo taglio di capelli, in altri la dolcezza con cui scopriva i denti per ridere. Non passerà mai. E non deve farlo, perchè se perdi il suo ricordo dopo non ti rimane niente. Ed è meglio aver vissuto e aver sofferto che non aver provato tutte quelle emozioni.-
Si guardarono negli occhi.
-Un'ultima cosa. So che i tuoi gesti di oggi sono stati dettati da ciò che è successo, ma non rifarlo. Non importa cosa accadrà. Fallo magari quando sei solo, ma mai con tua sorella in casa. So cosa vuol dire avere terrore di una persona cara e non è bello crescere con la paura che qualcuno di lanci addosso un piatto o che una sera torni ubriaco e ti picchi. Non è bello sussultare ogni volta che c'è un rumore un po più forte.-
Si alzò e uscì senza aggiungere altro.
Scese trovando Tess a bere una tazza di tè sul divano e Trevor con la testa tra le mani.
Alzò lo sguardo e la fissò.
-Vieni con me- gli disse facendogli cenno fuori.
Lui la seguì fino all'esterno.
-Senti io...-
Lo interruppe, gli prese il viso tra le mani e lo baciò alzandosi in punta di piedi.
Ricambiò dolcemente mentre le asciugava le guance umide.
Quando si staccarono si strinse al suo petto e lui la tenne stretta a sé.
-Mi dispiace. Per me che ti ho detto quelle cose, per Ash e perchè sei stata costretta a rivivere quelle cose-
-Non importa- mormorò
Era troppo sensibile quel giorno, dannatamente troppo.
-Questa cosa tra noi, vuol dire...- iniziò incerto.
-Vuol dire che ho bisogno di te-
Lo sentì sospirare.
-Dio sapessi quando la cosa è reciproca-
-Dimostramelo-
In risposta la baciò.

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Golden
Fanfiction[IN REVISIONE] Railey White ha 19 anni abita a New York con la sorella minore e i genitori adottivi. Reduce da un passato difficile e da una perdita che l'ha segnata per sempre, è una ragazza schiva, fredda e con pochi amici. Trevor Clark ha 22 anni...