'Da soli facilmente demolibili, insieme meravigliosamente indistruttibili.'
Comprarono due sacchetti colmi di schifezze e ovviamente Railey non mancò di notare quanto quella moretta della cassiera ci avesse provato con Trevor il quale era troppo impegnato a stringersela contro per notarlo.
Quando glielo aveva detto lui aveva riso, scosso le spalle e l'aveva baciata.
-Gelosona- le aveva sussurrato prima di baciarla ancora facendo sospirare un paio di ragazze lì vicino.
Andarono in un parco un po lontano da casa della ragazza, lei infatti non lo aveva mai visto, era piccolo ma bellissimo.
Una distesa verde con qualche panchina e tavolino e moltissimi alberi che si muovevano per il vento.
Trevor stese una coperta a terra e ci si sedette sopra facendole cenno di avvicinarsi.
Si accomodò accanto a lui e iniziò a tirare fuori il cibo dal sacchetto.
-Posso farti una domanda?- chiese Railey mentre addentava l'ennesimo biscotto.
-Me la hai appena fatta tesoro, comunque certo-
-Perchè io?- lo guardò negli occhi cercando di capire se fosse sorpreso o impreparato alla domanda.
Lo vide invece tranquillo.
-Insomma sono fin troppo alta, non sono poi così magra, ho smagliature, nei e cicatrici in tutto il corpo-
La guardò intensamente.
-Non mi piace il modello tradizionale di ragazza bassa, magari con tante tette e un culo fantastico. Mi piacciono le ragazze che magari sono un paio di chili in più e mentre ci fai l'amore puoi stringerle i fianchi senza toccare le ossa. Per quanto riguarda smagliature e cicatrici sono solo piccole imperfezioni. Non cerco la perfezione, mi piace avere una linea bianca da baciare o una cicatrice da far dimenticare con qualche carezza. Non è una smagliatura sul sedere che fa di te una brutta ragazza. E poi mi sei piaciuta fin da subito, hai un caratterino che mi intriga, mi tieni testa e non è poco. Non obbedisci, sei testona e caparbia. Tutte cose che a me piacciono molto. E poi hai un appetitto peggio del mio e non lo so, sei tu. Mi basta questo-
Railey pensò che in quel momento se lui glielo avesse chiesto ci avrebbe fatto l'amore lì sul prato.
-Potrei chiederti la stessta cosa comunque- replicò lui.
Lei rise e si sdraiò su di lui.
-A chi non piace Trevor Clark- mormorò baciandolo.
-Soddisfatta?- chiese lui tornandole sopra.
Railey amava i suoi occhi, erano di un verde intenso, non brillante o smeraldo, un verde come quello delle foglie invecchiate, scuro.
-Mi piaci troppo Railey White- sospirò lui.
-Ed è un problema?-
Le baciò la fronte e si scostò.
-Non mi hai risposto- borbottò la bionda.
-Non è salutare sai avere qualcuno che manda in un brodo di giuggiole con un solo sguardo. Non è facile avere un punto debole e sopratutto non è facile ammetterlo.-
-Sono il tuo punto debole?-
Puntò gli occhi in quelli di lei.
-Sei il mio punto debole e il mio punto di forza-
Le scese una lacrima mentre lo abbracciava stretto da togliergli il respiro.
-Ti sei commossa?-
-Non sono abituata a rappresentare così tanto per una persona-
Trevor rise.
-Santo cielo Railey ti amano tutti-
Si asciugò le lacrime e lo guardò poco convinta.
-Mi odiano tutti per il mio carattere-
Lui scosse la testa.
-Vorrebbero essere come te-
-Non auguro a nessuno la mia vita- mormorò affondando il viso in quella felpa che ormai era diventato il loro simbolo.
Le baciò la testa e la strinse ancora di più.
-Se non fossi come sei non ti amerei così tanto-
Perse un battito nel sentire quella parola.
'Amore', un sentimento che per lei era sempre stato off limitz adesso diventava una parola troppo piccola per spiegare cosa provava tra le braccia di quel ragazzo dagli occhi verdi. Quando si scostò vide le sue guance di un rosso bordeaux.
Railey rise e gli prese il viso tra le mani e lo baciò.

STAI LEGGENDO
Golden
Fanfic[IN REVISIONE] Railey White ha 19 anni abita a New York con la sorella minore e i genitori adottivi. Reduce da un passato difficile e da una perdita che l'ha segnata per sempre, è una ragazza schiva, fredda e con pochi amici. Trevor Clark ha 22 anni...