'E se siamo al mondo una ragione c'è.'
||Gabriel
Rimase immobile con la guancia che gli bruciava per lo schiaffo vedendola uscire di corsa dal locale.
Railey White.
Rise toccandosi il punto in cui lei lo aveva colpito.
Aveva una cugina, una gran bella cugina che lo aveva schiaffeggiato.
Gli ritornarono in mente le sue parole e scosse la testa.
Non poteva e non voleva perdonare suo padre, non c'erano giustificazioni per cui un uomo possa abbandonare un bambino.
Uscì dallo sgabuzzino e trovò ancora Trudy e Minnie che lo aspettavano ansionse di ricevere una bella scopata.
Le ignorò e uscì salutando solo Funny, la barista.
Sentì uno sbuffo e si voltò a destra.
C'erano Railey e Hugo, uno degli assidui frequentatori del bar, le stava toccando i capelli mentre lei si scostava e lo insultava con vocaboli poco femminili.
-C'è qualche problema?- domandò immischiandosi.
Hugo lo guardò e sorrise mettendo in mostra i denti aguzzi.
-Affatto, stavo solo parlando con questa bella ragazza-
-Non potrei mai parlare con uno con l'alito come il tuo, fatti una doccia e ne riparliamo- sbottò la bionda.
Gabriel si morse l'inerno della guancia per non ridere.
-Vattene Hugo- intimò
-Oh andiamo Gabriel, voglio solo divertirmi-
-Che palle- mormorò lei dando le spalle ad entrambi e salendo nella sua auto.
Gabriel spinse leggermente il ragazzo e aprì la portiera dell'auto grigio metallizzato.
-Scendi subito, chi ti ha dato il permesso di salire- esclamò lei.
Rise e le fece cenno di partire.
Ricevette un'occhiataccia mentre lo accontentava.
||Normale
Railey lo guardò osservare il paesaggio fuori dal finestrino mentre muoveva nervosamente la mano sul cruscotto.
-Iperattivo?- domandò
Luì si voltò di scatto.
-Non sono affari tuoi- rispose
Inchiodò in mezzo alla strada.
-Scendi- disse serie e ferma: quel ragazzo le era già venuto a noia.
Gabriel incrociò le braccia al petto e si sistemò meglio nel sedile, segnale più che evidente che non aveva intenzione di scendere dall'auto di Tiana.
-Vivi da sola?- le domandò senza un motivo apparente.
-Io dovrei risponderti dopo che tu non lo hai fatto?- chiese ironica.
-Sono iperattivo- sbuffò lui.
-Anche io-
Sembrò stupito.
Lo vide abbassarsi e raccattare qualcosa sotto ai suoi piedi, quando si alzò teneva in mano la bomboletta per l'asma.
-Sei asmatica?-
-Si e comunque non vivo da sola, ma con la mia famiglia adottiva-
-Fortunata te che l'hai trovata-
Railey rise senza alcun divertimento.
-Non volevano me, ma mia sorella, io sono solo stata il regalo omaggio- sputò acida ben sapendo che all'inizio Tiana e Stefan volevano solo Becky, poi avevano capito che la minore non sarebbe andata da nessuna parte senza la sorella e allora avevano deciso di prendere pure lei.
Le avevano sempre detto che era stata una fortuna trovarle entrambe.
-Mi dispiace per i tuoi genitori- le disse con una sincerità nella voce che la fece sospirare.
-Anche a me per i tuoi, ma credimi se ti dico che tuo padre ti amava- lo guardò fermandosi in un parcheggio.
-Non era un brav'uomo, non mi convincerai del contrario-
-Non lo era, lo so bene. Ha commesso tanti errori e fatto male a tante persone, comprese me e mia sorella, ma tutti meritano una seconda possibilità-
Anche l'uomo che ha ucciso i tuoi genitori? Le chiese una vocina nella sua testa.
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Golden
Fanfiction[IN REVISIONE] Railey White ha 19 anni abita a New York con la sorella minore e i genitori adottivi. Reduce da un passato difficile e da una perdita che l'ha segnata per sempre, è una ragazza schiva, fredda e con pochi amici. Trevor Clark ha 22 anni...