Capitolo 45

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'La parte difficile non è dimenticare il passato. La parte difficile è dimenticare il futuro che avevi immaginato.'

-Fammi indovinare, non vi ha voluto con sé?- chiese Gabriel.

Railey scosse la testa indecisa se raccontagli o meno del periodo peggiore della sua vita.

Prese un respiro profondo sperando che avrebbe capito che come lei lo aveva perdonato, avrebbe potuto farlo anche lui.

-Quando sono morti i nostri genitori gli assistenti sociali ci affidarono a tuo padre per un mese, era una sorta di prova. In quel momento però sia io che Becky stavamo male, eravamo ancora scioccate per l'accaduto. Mia sorella non smetteva di piangere e io non uscivo di casa, neanche con i miei amici. Tuo padre iniziò ogni sera a tornare sempre più ubriaco. Inizialmente se la rifaceva con qualsiasi oggetto che trovava, poi una sera trovò me, nel salotto e da lì iniziò. Ogni sera chiudevo a chiave mia sorella nella stanza mentre lui mi picchiava. Poi un giorno superò il limite, mi ferì gravemente e mi ricoverarono all'ospedale. Da lì gli assistenti sociali ci affidarono ad un'altra famiglia. Io l'ho perdonato, puoi farlo anche tu- concluse guardandolo negli occhi.

-Evidentemente sei una persona migliore di me, non lo farò- disse lui schiarendosi la voce.

-Io devo tornare a casa, se vuoi ti accompagno a casa tua- mormorò Railey.

Capiva che lui aveva bisogno di tempo, doveva sfogarsi. A lei ci erano voluti 3 anni per perdonarlo.

-Veramente volevo conoscere tua sorella, so che è una richiesta strana ma...-

-Ma siamo la tua unica famiglia- concluse per lui.

Si sorrisero e lei ripartì verso casa.

-Non hai neanche un cd decente cacchio- sbottò lui rigidandosi tra le mani Mind Of Mine di Zayn e Made in the A.M. degli One Direction.

-Guarda più giù- intimò lei.

Gli finirono tra le mani l'ultimo album degli Imagine Dragons e dei Coldplay.

-Finalmente- sospirò facendo partire Believer.

Quando arrivarono Gabriel si fece teso osservando la loro villetta.

-Famiglia ricca?- le chiese

-Normale- rispose lei scendendo e facendo cenno di seguirla

Entrarono e sentirono la risata di Becky echeggiare.

-Sono a casa- esclamò.

Tiana si affacciò e si bloccò vedendo Gabriel.

-Un tuo amico?- le chiese.

-Sono Gabriel Smith- si presentò offrendole la mano che lei strinse volentieri.

-Tiana White-

-Lui è il figlio di Jeremy- aggiunse Railey facendo sobbalzare la donna.

Quella si avvicinò al castano.

-Sei più bello di tuo padre- gli fece l'occhiolino facendolo ridere e tornò in cucina.

-Hai una bella madre-

-Tiana è brava- confermò

-Li chiami per nome?-

Railey annuì vergognandosene un poco.

-Capisco- disse asciutto l'altro.

-Becky?- chiese.

-In camera sua, c'è anche Trevor con lei-

-Cazzo- mormorò.

Non gli aveva fatto risapere nulla.

-Vostro padre?- chiese Gabriel non capendo.

Scosse la testa e lo condusse alla stanza della bambina

Bussò prima di entrare e quando aprì la porta la vide che serviva un finto tè al ragazzo biondo seduto su una seggiolina rosa confetto che chiedeva pietà.

Lui si alzò appena la vide e aggrottò le sopracciglia quando invece adocchiò il ragazzo dietro di lei.

Gabriel si avvicinò alla bambina piegandosi sulle ginocchia.

-Ti assomiglia molto- sorrise

Trevor si schiarì la gola.

-Railey, lui chi è?- chiese a bassa voce.

Lei lo guardò e vide una smorfia di gelosia sul bel viso del ragazzo.

Rise e gli stampò un bacio all'angolo della bocca.

-Becky lui è il figlio di Jeremy, nostro cugino-

Le spalle di Trevor si rilassarono notevolmente mentre la circondava con un braccio.

-Abbiamo un cugino?- chiese dubbiosa la bambina.

Annuì.

-Dopo dobbiamo parlare- sussurrò il ragazzo.

Lei gli annuì e tornò con lo sguardo su Gabriel che si guardava intorno curioso.

-Andiamo in salotto?- propose la bionda.

Lui annuì.

Si sedettero sul divano.

-Dove abiti?- gli chiesi.

-In un appartamento, mi stanno sfrattando- rise lui incurante della situazione.

Railey si scambiò uno sguardo con Tiana che annuì.

-Puoi stare qui se vuoi- propose.

-Non posso accettare...-

-Solo finchè non trovi un lavoro stabile e comunque anche io tra poco avevo in programma di trasferirmi- replicò Railey facendo spalancare gli occhi a Tiana e Trevor.

-Allora accetto, grazie mille- disse baciando sulle guance lei e Tiana e stringendo la mano a Trevor.

-Dovrei prendere alcune cose- disse avvviandosi verso la porta -prendo un taxi e torno-

-Ti accompagno se vuoi-

-Non ce ne è bisogno, torno presto-

Si chiuse la porta alle spalle e partì.

-Ray dobbiamo parlare- le disse seriamente Tiana.

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