Capitolo 59

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'A volte basta solo un gesto. Uno soltanto.'

Entrata a scuola fortunatamente nessuno parve notarla.

Attraversò il cortile pregando di non essere vista da nessuno finchè non si sentì tirare la manica della felpa.

Si voltò e sospirò di sollievo quando vide Hunter.

-Ciao Hunter- disse togliendo una sola cuffietta.

-Hei Railey, ho saputo di ieri sera-

Si rabbuiò all'istante.

-Com'è che tu sai sempre tutto?- chiese più freddamente di quanto avrebbe voluto.

Lui tossì imbarazzato.

-Mio fratello è il ragazzo di Jason-

Oh.

-Capito- gli voltò le spalle e prese a camminare.

-Pensavo che potremmo uscire insieme- continuò seguendola.

Le stavano vedendo i coniati di vomito e la testa le faceva male quasi quanto il petto.

-Il fatto che io e Trevor non stiamo più insieme non ti da diritto di provarci con me, soprattutto in questo momento, dopo che sai cosa ho passato. Mi sembra una grande mancanza di tatto- lo lasciò a bocca aperta e finalmente riuscì ad entrare e arrivare al suo armadietto.

Lo aprì e cadde a terra un mazzo di tulipani bianchi, uno lo prese al volo e un terzo era infilato nel fondo dell'armadietto.

C'era un bigliettino, riconobbe la sua calligrafia, così non lo lesse neanche, prese i tre mazzi di tulipani e li lanciò nel cestino più vicino con rabbia.

Dopo aver preso i libri per la prima ora di lezione infilò nell'aula di lingue antiche in un punto un po' più isolato.

Sperava che nessuno le sarebbe finito vicino.

Tess entrò dopo poco che era suonata la campanella, appena la vide sospirò di sollievo e le si mise a sedere accanto.

-Non ti trovavamo più- disse affannata.

-Eccomi qui- mormorò

-Mi dispiace per ciò che ha detto August, tu non devi crederci. Trevor ti ama-

-Tess smettila- la fermò -smettila di dirmi cazzate. Se mi amasse come dici non avrebbe baciato quella puttana della sua ex.-

La mora si zittì e tornò sul suo libro.

-Sento mi dispiace, ma sono nervosa e parlare di lui mi fa male più di quanto credessi- biascicò dopo vedendo lo sguardo affranto dell'amica.

Tess le rivolse un sorriso comprensivo e le strinse la mano.

Cercò di seguire la lezione con più difficolta del solito, dovuta in particolare da quel tartassante mal di testa che le oscurava la vista.

-Signorina White, sa rispondere alla domanda?- la voce acuta della professoressa e una gomitata di Therese la fecero sussultare.

-No- rispose alzando le spalle.

-Stia più attenta- le gridò

-Se le sue lezioni fossero interessanti starei attenta, ma dal momento che non lo sono e che la sua materia è davvero una stronzata non ci riesco- replicò guardandola negli occhi come a sfidarla.

Quella divenne rossa di rabbia mentre l'aula intera rideva, tranne Tess che la guardava scuotendo la testa.

Therese sapeva che quello era il suo sistema di autodifesa che veniva fuori quando stava male e non voleva mostrarsi debole.

-Esca fuori e vada dal preside!-

-Con molto piacere, preferisco andare a trovare lui che stare a sentire lei sparare una montagna di merdate sul greco e sul latino- sputò con rabbia prima di uscire e sbattersi la porta dietro.


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