Capitolo 66

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'Prima pensa, poi parla, perchè parole poco pensate possono portare parecchie puttanate.'

'Vedi il lato positivo, c'è pure Trevor' la consolò Tess al telefono mentre Railey si fermava davanti alla scuola per scontare la sua punizione.

-E questo dovrebbe essere il lato positivo? E' ciò che mi preoccupa maggiormente- replicò.

'Devo andare babe, è arrivato Will'

-Salutamelo, ciao- riattaccò ed entrò.

La accolse Steven il bidello che, con il solito registro dei condannati in mano, rimaneva all'entrata.

-Nome?-

-Railey White-

-Giselle, accompagnala nell'aula di Canto e Musica-

Una delle bidelle, piuttosto grassoccia, le fece cenno di seguirla.

Sbuffando la fece entrare nella suddetta aula e le passò uno di quei carrelli con acqua, scopa, spazzolone e molto altro.

-Pulisci per bene- le disse burbera sbattendo la porta dietro di sé.

-Si certo- replicò, si sdraiò su un banco e fece per infilarsi le cuffiette quando una risata la fece sedere di scatto.

Alzò gli occhi al cielo e tornò nella posizione iniziale mentre Trevor le si avvicinava ridendo con una scopa in mano.

-Dovresti pulire- la rimproverò sedendosi sul banco accanto al suo.

-Per quello sono pagati i bidelli- ribattè.

-E che punizione dovrebbe essere?-

-Che ne so- disse stizzita.

-Vieni qui- incitò lui aprendo le gambe e spalancando le mano.

-Scordatelo-

-Railey vieni qui- disse più serio e fermo.

Lei si mise semplicemente in piedi a terra e lo guardò con la braccia incrociate.

Fu lui a scendere e a prenderla tra le braccia per poi stamparle dolcemente un bacio sulla testa e uno sulle labbra.

Approfondì mentre lei tuffava le mani nei suoi capelli.

Le prese la mano continuando a baciarla, finchè non si fermò di scatto e strinse maggiormente la mano.

La mise all'altezza dei loro volti e deglutì.

-Dov'è l'anello?- le domandò.

'Oh cazzo' fu il primo pensiero che venne in mente a Railey

-La sera in cui ti ho visto baciare quella tipa me lo sono tolto- rispose.

-Quindi lo hai a casa?- le chiese.

Railey scosse la testa facendo scivolare alcune ciocche dal chignon improvvisato.

-Nella macchina di August-

La guardò confuso e lei gli stampò un bacio sulle labbra.

-Sta tranquillo-

-E la mia felpa?-

-Ehm, quella diciamo che non è più utilizzabile- mormorò.

Trevor si morse le labbra e cercò di mantenere un espressione seria anche se si poteva benissimo notare un tremito divertito nella voce.

-Cosa le hai fatto?-

-L'ho tagliata in più pezzi e poi buttata nella spazzatura- rispose baciandogli il collo e succhiando più forte man mano che si avvicinava al petto.

-Che ragazza violenta- mormorò alzandole la testa e baciandola con passione.

La fece sedere sul banco e si spinse tra le sue gambe.

-Ne compreremo altre due stavolta-

-Non comprerò una felpa con la tua foto stampata e non permetterò lo stesso a te-

Lui rise baciandole il collo.

-Oh molto meglio credimi-

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