"Ciao! Sono Charlotte Umberly, tua nipote.." Dissi entrando timidamente dalla porta socchiusa.
"Ho una nipote? Ah si.. Fai vedere il tuo bel visino.." Mi Fece cenno di avvicinarmi.
"Bionda.. Occhi azzurri.. Nasino piccolo.. E anche seno piccolo..HAHHAA non dirmi che sei la figlia di mia sorella?!"
"Esattamente" ero confusa.
"Ah oddio!!! Ciao! Ora mi ricordo di te!! Prima di vedere la casa e soprattutto di pulirla perché è un macello, sei capitata proprio al momento giusto.." Continuavo ad essere confusa.
"Ieri mi sono ricordata del tuo arrivo.. Qui c'è una lista delle cose che devi fare.. Ci metterai una settimana se sei veloce, non potrai uscire con amici prima di aver completato ogni cosa scritta qui."
Guardai velocemente la lista, a parte un colloquio con il dottore le altre cose erano tutte faccende di casa come pulire, riordinare, cucinare e fare la spesa.
"Scusami, non voglio offenderti ma io sono venuta per aiutarti con le medicine eccetera, non per fare la serva.."
"Queste cose servono per la mia salute, domani alle 9 avrai un colloquio con il mio dottore giù in paese e ti dirà lui. Ora mangia qualcosa c'è un' am-burgher che non ho mangiato ieri perché mi sono dimenticata."
Quella casa era a pezzi e pure la zia Margaret lo era, non mangiava sano, beveva solamente cocacola e aveva questa malattia o qualsiasi cosa avesse; doveva cambiare o sarebbe solo peggiorata.
Non avevo fame, o comunque mi era passata, presi un bicchiere e aprii una coca cola dato che non c'era acqua in bottiglia e non mi fidavo di quella del rubinetto, e la bevvi quasi tutta in un sorso, avevo molta sete.
"Vado a dormire domani mi sveglio presto e inizio a lavorare, a che ora ti sveglio?" "Quando esci per il dottore."
Ero stanchissima, salii nella piccola soffitta impolverata dove Margaret mi aveva indicato una branda dove avrei dormito e sinceramente, nonostante la tremenda sporcizia, mi addormentai fregandomene di tutto, non mi cambiai neanche mi misi direttamente a letto.
Avevo impostato la sveglia alle 6.30 così il giorno dopo mi svegliai a quell'ora ed esaminai la lista.
Decisi che dopo l'appuntamento col dottore sarei andata a fare la spesa e dopo pranzo avrei iniziato a mettere a posto ogni cosa. "Sarà una lunga giornata Charlotte" mi dissi.
Faceva caldo, nonostante tutte le finestre aperte e il vento, presi dei pantaloncini, un top bianco, delle scarpe da ginnastica e scesi dalle scale; iniziavo già a sudare così decisi di legare i capelli per evitare che mi facessero caldo.
In seguito decisi di andare a fare colazione in città poiché non c'era niente nel frigo.
Alle 8.30 dopo aver messo a posto la mia valigia e la mia camera piccolissima, svegliai Margaret e poi scesi in paese.
Sul tavolo aveva lasciato uno zaino e dei soldi per la spesa.
Dopo 20 minuti di discesa arrivai in paese, non c'era tanta gente ma quelle poche persone che vedevo, mi esaminavano con cura e con aria interrogativa, evidentemente non mi conoscevano ed in quel piccolo paese era molto strano non conoscere qualcuno.
Dopo aver chiesto un'informazione arrivai nello studio medico dove il dottore mi spiegò che mia zia soffriva di perdita di memoria a causa di alcuni problemi nervosi che erano stati causati da un colpo in testa ricevuto poche settimane fa; io servivo per aiutarla a prendere le medicine e a farla vivere in modo sano.
"La sua salute e la sua guarigione dipende solo dal suo stile di vita, quindi dipende tutto da te signorina" disse il dottore.
Era abbastanza semplice ciò che dovevo fare ma allo stesso tempo faticoso, poiché la zia Margaret era ovviamente molto sbadata quindi l'abitudine più semplice come bere acqua sarebbe stata ardua da fargliela acquisire.
Dopo il colloquio presi un caffè ed una brioche in un piccolo bar nelle vicinanze.
"Charlotte!" Sentii dopo un po', era Luna, non si poteva restare inosservati in questo posto.
"Ehi come va?" "Benissimo, stai andando in spiaggia?" Aveva una tavola da surf sotto braccio. "Si se vuoi puoi raggiungerci più tardi." Disse indicando il mio caffè. "Non credo di potere, devo fare la spesa e mettere a posto la casa della Zi.." "Ah capito, passa magari due minuti; così ti presento gli altri." Sorrisi e se ne andò. Gli altri? E chi potevano essere? Speravo che ci fossero anche ragazzi carini, ne avevo visti già un paio in lontananza..
Dopo aver fatto la spesa salii senza passare in spiaggia e dopo aver cucinato qualcosa di sano per me e Margaret iniziai a mettere a posto tutto.
Mia Zia era strana, non voleva sapere nulla su di me e non rispondeva alle mie domande; di aspetto era brutta come di carattere, era molto grassa e goffa e aveva i capelli e gli occhi scuri, la cosa peggiore però era che puzzava, tanto, quindi la obbligai a fare una doccia, fu una cosa imbarazzantez
"Alle 3 preparo la sala così inizi le lezioni interattive di Yoga che ti ha detto di fare il dottore, ora tieni le pastiglie." Dissi, era come una bambina, non ascoltava. Dopo 10 minuti riuscii a convincerla a mangiare quelle dannate pastiglie e iniziai a pulire la casa, era uno schifo terribile ma mi facevo forza e mi confortavo dicendo che prima o poi sarei riuscita ad andare in spiaggia e a conoscere gli amici di Luna.
Dopo un pomeriggio stancante e dopo cena mi feci coraggio e scesi verso la spiaggia..Angolo scrittrice
Spero proprio che vi piaccia!
Tanti commenti e stelline daii!
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Ama per vivere
Fanfiction(IN RIELABORAZIONE) Charlotte, una carina e semplice ragazza francese, è pronta a passare l'estate con la sua migliore amica tra le onde ed il surf in California; qualcosa però, le impedisce di partire.