Capitolo 45

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Il giorno dopo mi svegliai presto, Dan era sotto la doccia, stropicciai gli occhi e mi sedetti sul letto cercando i miei vestiti senza muovermi. Vidi che oltre ai vestiti della sera prima ce n'erano altri, che non trovavo più a casa, insieme a un costume, piegati sulla sedia vicino alla porta del bagno; cosa ci facevano lì?
Il mio ragazzo uscì dal bagno con solo un asciugamano che avvolgeva la sua vita, mi sorrise e si avvicinò per baciarmi sulle labbra velocemente.
Rimasi a fissare il suo corpo perfetto mentre si metteva il costume, appena si accorse di ciò mi guardò negli occhi e sorrise, arrossii subito ed abbassai lo sguardo.
"Come mai ci sono dei miei vestiti su quella sedia?" "Li avevi dimenticati un po' di tempo fa e mia mamma li ha piegata e li ha messi lì." "Ringraziala da parte mia" dissi.
Decisi di indossare quelli e di mettere pure il costume che era sopra di essi.
"Hai fame?" "Sempre" dissi io facendolo sorridere.
Scendemmo giù in cucina e salutai i genitori di Dan, ormai si erano abituati alla mia presenza ogni mattina, non si facevano problemi.
"Dan, puoi darmi una mano in giardino con un vaso? Almeno quei tuoi muscolacci serviranno a qualcosa, oltre che a fare colpo sulle belle ragazze." Disse il padre facendo ridere tutti.
Io e sua madre continuammo a sorseggiare un po' di caffè in silenzio.
"Grazie." Disse la madre poggiando il suo sguardo su di me. La guardai abbastanza confusa; avevo sentito bene?
"Per cosa.." Chiesi insicura.
"Per Dan.. Negli ultimi anni non è mai stato a casa più di poche ore al giorno, non dormiva mai a casa e tornava sempre ubriaco; il surf era l'unica cosa che gli importava ma i suoi modo di vivere non erano per niente sani. Tu.. Mi ha riportato mio figlio, ora mi parla, quasi sempre di te, e abbiamo un buonissimo rapporto." Disse con gli occhi lucidi quasi commossa. Non sapevo cosa dire, sorrisi e prima di aprir bocca fummo interrotti dall'arrivo dei due uomini.
"Pronta?" Disse Dan poggiando una mano sulla mia spalla.
Annuii e salii le scale per lavarmi i denti, ormai avevo il mio spazzolino personale a casa sua.
Salendo, Dan mi diede uno schiaffo sul sedere, urlai ridendo; il ragazzo si aggiunse a me prendendomi in braccio facendomi ridere ancora.
"Ti amo" e mi baciò.
Corsi verso il bagno prendendo il mio spazzolino, mi prese da dietro facendomi un po' il solletico e facendomi ridere. "Ti amo" dissi io baciandolo.
Arrivammo in spiaggia mano nella mano, era affollatissima, c'erano un sacco di ragazzi e di allenatori che urlavano, si riscaldavano o che ridevano.
Mi sembrava quasi di non riconoscere la spiaggia che era stata testimone di tanti miei ricordi e momenti della mia storia d'amore. La mia era una storia d'amore? Beh si, e guardai Dan sorridente.
"Che c'è?" Mi chiese lui.
"Nulla" dissi abbassando lo sguardo.
Finalmente avevamo raggiunto la nostra squadra.
"Ragazzi, è impossibile allenarsi con tutta sta gente, rischiamo di avere un infortunio."
"E dove pensi di andare?" Dissi alzando la voce per sovrastare le urla di un allenatore di fianco a noi; sentendo questa domanda Ricky sorrise e ci ordinò di seguirlo.
Usciti dalla spiaggia salì su una Jeep molto grande, Dan lo seguì mettendosi di fianco a lui, mentre noi altri ci sedemmo nella parte scoperchiata con le tavole. Fu molto divertente, anche perché Jason stava quasi per cadere quando Ricky aveva preso una buca, non smettevamo di ridere.
Appena si fermò saltai giù dalla macchina ed incrociai lo sguardo con Dan.
"La prossima volta eviti di fare l'aristocratico e fai il comune mortale come noi.." Dissi scherzando appoggiata ai suoi pettorali.
"Per di qua." Disse Ricky iniziando a scendere per una scala.
Scattai una foto a Dan che era girato di spalle, poi mi appoggiai sulla sua schiena ed iniziai a dargli tanti piccoli baci sulle morbide spalle.

Scattai una foto a Dan che era girato di spalle, poi mi appoggiai sulla sua schiena ed iniziai a dargli tanti piccoli baci sulle morbide spalle

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"Ma tutta questa tenerezza?" Mi disse prendendomi il viso e premendo le labbra con le mie.
"Non sapevo che Dan si allenasse pure per una gara di slinguazzamento.. Io e Luna vi battiamo.." Disse dietro di noi Jack ridacchiando.
"Dì a Ricky che fra un po' arrivo" disse Dan per poi concentrarsi di nuovo sulle mie labbra.
Appena i nostri bacini si avvicinarono il mio corpo si riempì di brividi, non volevo più smettere.
Scesi sul suo collo ed iniziai a fargli un succhiotto, mentre portava le sue mani dalla schiena al mio sedere.
Poco dopo avevo finito, era venuto bene, lo baciai sulle labbra e subito dopo lo presi per mano e arrivammo alla fine della scala.
Ci trovavamo in una spiaggia non troppo grande, ma deserta, ed i ragazzi erano già tutti in mare. Era una vista magnifica.
Passai tutta la giornata a fotografare i ragazzi: la gara si stava avvicinando e.. Pure la mia partenza.

 Pure la mia partenza

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(Dan, Jack e Jason)

(Dan, Jack e Jason)

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(Nick e Luna&Jack)

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