Capitolo 37
"CHARLYYYY!!" Gridarono all'unisono Luna e Rose.
Corsi incontro a loro e le strinsi forte tra le mie braccia, ero così felice di rivederle!
"Ci devi raccontare tutto!" Disse Luna sorridente.
"Sta sera vi racconto ogni cosa, promesso! Ora vado da Margaret.."
"Okay allora ci troviamo a casa di Luna dopo cena"
"Perfetto.. Amore mi puoi portare su in macchina?" Sgranarono gli occhi appena sentirono quelle parole, non erano ancora abituate.
"Certo" disse lui, salutando con un cenno le due ragazze con la bocca ancora aperta.
"Grazie mille per tutto Dan, dico sul serio."
Dissi appena la Jeep di fermo di fronte al cancello.
"Ci vediamo domani mattina?" Annuii e lo baciai velocemente,per poi uscire dalla macchina trascinando la mia valigia.
"Sono tornata!" Dissi aprendo la porta.
La casa era in completa confusione, vestiti dappertutto, e di Margaret non c'era traccia.
"Margaret? Ci sei?" Dissi iniziandomi a preoccupare.
"Oh! La mia bambina!"
Scese dalle scale con un sacco della spazzatura pieno tra le mani. Mi stupii a vedere come era cambiata in quel breve periodo, Margaret era dimagrita moltissimo ed era vestita in modo molto curato ed elegante.
"Ma quanto sei dimagrita!" Dissi abbracciandola.
"Guarita e dimagrita! Visto che meraviglia?"
Sorrise posando come una modella.
Mi misi a ridere.
"Devi raccontarmi tutto! Cosa sono tutti questo vestiti, da quand'è che metti le gonne?" Presi da terra una gonna color pastello, che non era di certo lo stile della vecchia Margaret
"Da quando ho conosciuto Philipes"
La guardai sorpresa "chi?"
"Il mio personal.. Personal-trainer, così dice di essere. È molto carino, e mi aiuta a stare in forma.." "Wow sono felice per te, un giorno me lo farai conoscere.."
"Cena con noi sta sera, non è mai stato a casa mia, non all'interno quindi devi aiutarmi a mettere tutto in ordine."
Ero fiera di Margaret, era riuscita a tornare ad una vita normale e appena aveva iniziato a lavorare sulla sua salute aveva incontrato Philipes.
**
"È ARRIVATO!" Urlo Margaret eccitata, si era messa un rossetto e i capelli sciolti le stavano veramente bene, aveva dei bei lineamenti, come mia mamma.
Entrò un uomo dell'età di mia zia con i capelli marroni un po' spettinati ed una camicia a fiori, sembrava una persona gentile e allegra.
Si salutarono con un bacio sulla guancia mentre io mi presentai a lui.
In seguito cenammo insieme e parlammo di come si erano conosciuti, e di come Philipes l'avrebbe aiutata ad ingrandire la casa.
"Ora io devo andare, mi vedo con delle mie amiche."
"Okay, noi fra un po' scenderemo a bere qualcosa, non aspettarmi alzata" disse mia Zia ammiccando.
Che buffa, era completamente pazza, ma ero felice per lei, stava bene insieme a Philipes.
Intanto stavo scendendo verso casa di Luna, passai davanti alla panchina dove tempo fa Dan era seduto con i suoi amici e mi aveva spaventata salutandomi nel buio; com'erano cambiate le cose, quante cose erano successe e sarebbero successe ancora. Incontrai un uomo che mi sorrise cordialmente, lo stesso uomo che il primo giorno, quando ero scesa in paese, mi guardava male timoroso.
Ero diventata parte di quel villaggio, ero abituata alle loro abitudini, i loro modi di comportarsi, il loro stile di vita completamente estraneo da quello di tutto il mondo la fuori, oltre l'oceano. Tutto ciò che facevo, prima di essere venuta qui, era così lontano, eppure la data del mio ritorno si avvicinava sempre di più, minuto per minuto.
Solo a questo pensiero una tristezza infinita invase il mio corpo,non avrei più rivisto nessuno di tutti coloro che vivevano lì, non avrei più percorso la strada che percorrevo ogni mattina e non avrei più respirato quest'aria pura che in Europa, non si poteva più respirare.
Bussai alla porta di Luna ed entrai senza che nessuno mi invitasse a farlo, ormai ero di casa.
Subito, mi trovai di fronte Michael.
"Ciao" dissi sorridendo imbarazzato.
"Ciao" disse lui e mi guardò.
I suoi occhi verdi mi trafissero i polmoni, mi mancava il fiato e non sapevo cosa dire.
"Tutto a posto" disse lui. Quanto volevo essere sua amica come un tempo, mi mancava ridere e fare battute con lui, andare a fare le passeggiate sul bosco mentre lui mi spiegava qualsiasi cosa che vedevo. Eppure no, eravamo come estranei, come se tutto ciò che era successo in quelle due settimane fosse svanito nel nulla.
"Bene grazie." E mi diressi verso il lungo corridoio dove si trovava la camera di Luna.
Una mano mi afferrò il braccio e mi girò.
Eravamo a pochi centimetri di distanza.
"Mi spiace, per ciò che ti ho fatto."
"Tranquillo, ora ti ho perdonato; penso.." Dissi atona e mi rigirai verso la stessa direzione.
"Buona sera!" Cercai di nascondere la tristezza causata da Michael.
"Ehi!" Dissero all'unisono.
Iniziai a raccontare all'incirca tutto ciò che avevo fatto con Dan; tralasciai ovviamente Robert e di tutti particolari che avrei solo detto a Juliet.
"Voi, che mi raccontate!"
"Fra poco iniziano le regionali, e si fanno qui!" Disse Luna. "Ci saranno un sacco di persone, sponsor e cose simili, sarà bellissimo!" Continuò Rose.
Mi raccontarono come funzionava e come dovevano allenarsi.
"Potrei fare la fotografa della squadra." "Sarebbe bellissimo, però non fotografare solo Dan, e non devi farci foto imbarazzanti." Scoppiammo a ridere.
"Vediamo un film?" "Si dai!"
"Nick è riuscito alla fine a mettersi con quella ragazza?" "No!" "Non ci credo, lo dovrò aiutare."
"Domani ci alleniamo tutti alle 9, manca ancora un po' per la gara."
"Shh sta iniziando il film!"Angolo scrittrice
Spero vi piaccia, fatemelo sapere con una stella o un commento :)
Un bacio, Stef!
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Ama per vivere
Fanfiction(IN RIELABORAZIONE) Charlotte, una carina e semplice ragazza francese, è pronta a passare l'estate con la sua migliore amica tra le onde ed il surf in California; qualcosa però, le impedisce di partire.