Capitolo 28

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Charly pov.
"Tooo Toooo" il telefono di Juliet squillava a vuoto già da un pezzo, decisi di interrompere la telefonata sperando che mi richiamasse al più presto.
Era sera, e Dan era appena uscito a correre, avevo tutta la stanza per me ed ero seminuda sul letto a guardare il soffitto, aspettando una chiamata.
Dopo pochi minuti, l'assordante suonerai del mio cellulare interruppe quel rilassante silenzio che si era creato nella stanza.
"Prontoooooooooo?" Dissi felicissima.
"Alohaaaaaaaa" rispose lei dall'altra parte del mondo.
"RACCONTAMI TUTTO" disse lei.
"PRIMA TU!" "No il mio è lungo" "anche il mio" "serio? Waaaaa. Va beh inizia tu lo stesso" lei era sempre stata quella con un'avventura d'amore da raccontare, finalmente anche io.
Le raccontai tutto abbastanza velocemente, delle mie amiche di Jason e Michael e soprattutto di Dan, di quanto era stronzo prima e ora di quanto era tenero e perfetto. "Il fatto che non ti faccia mai dei complimenti però.." "Ma cosa ti aspetti da un ragazzo del genere? Che ti porti le rose?" "Si! Ti deve trattare come una principessa!" "Lo fa già, io mi sento una principessa tra le sue braccia. Ah, non lo abbiamo ancora fatto.." "Brava. Con uno come lui bisogna aspettare, però in una di queste sere magari.." "Si si ci stavo già pensando. QUINDI, TU?" Dissi tutta eccitata.
Mi raccontò che aveva conosciuto questo ragazzo nuovo e bellissimo, che si erano messi insieme e dopo poco lo avevano fatto, d'estate era sempre così lei; questo ragazzo però, la voleva solo sfruttare e quindi l'aveva lasciata, mi spiaceva così tanto che non le ero potuta stare vicina in quel momento difficile. Si era presto consolata però con il mio migliore amico, lui ci provava con lei sin da bambini ma lei non ne voleva sapere, lo aveva messo e rinchiuso nella Friendzone dall'età di 5 anni. In qualche modo però se ne era innamorata ed ora Juliet era già in panico dato che lui non viveva in Francia. "Non sai quanto mi manchi" "lo so, pure tu mi manchi allo stesso modo" dissi io.
Sentii aprirsi la porta e le dissi velocemente "devo andare ciao, ci sentiamo domani."
Davanti a me apparve un ragazzo moro a me sconosciuto, subito in preda al panico cercai di nascondere il mio corpo seminudo non riuscendoci per niente.
"E TU CHI CAZZO SEI?!!!!" Urlai. "Oh scusa ho sbagaliato stanzà" disse tutto rosso, richiudendo la porta.
Aveva l'accento francese che buffo..
Mi calmai e mi affrettai a chiudere la porta a chiave, me ne ero dimenticata.
Passarono 10 minuti e mi ero vestita con dei pantaloncini corti neri, una felpa dello stesso colore e mi ero anche fatta delle treccine perché avevo dei capelli orrendi.
Dan entrò in stanza tutto sudato.
"Buona sera.." Mi stampò un bacio a stampo. "Mia la felpa?" "Si" risposi ridacchiando.
"Sta meglio a te che a me", sorrisi come un ebete, mi aveva fatto un complimento!
"Faccio una doccia veloce e poi usciamo a cenare va bene?"
Feci si con la testa e, ancora sorridente con la pancia in subbuglio per quelle stupide parole che mi aveva detto, mi sedetti sul letto.
"Com'è andata la corsa?" Domandai, aprì la porta e mi chiese di ripetere la domanda, che non aveva capito.
Era completamente nudo, e mi sforzai di non guardare lì sotto, era molto difficile.
Ripetei la domanda imbarazzata fissando il pavimento.
"A bene grazie, e tu hai sentito la tua amica? Sta bene?" "Si molto." Senza chiudere la porta si infilò nella doccia e tirò la tenda.
Ripresa dallo shock di Dan completamente nudo davanti a me, entrai nel bagno disinvolta per aggiustarmi le treccine.
Appena sentii l'acqua cessare di scorrere mi irrigidii, Dan aprì la tenda della doccia e mi chiese se potevo passargli l'asciugamano; mi cadde l'occhio lì, era.. grosso, distolsi velocemente lo sguardo. Lo faceva apposta, lo sapevo che lo faceva apposta ed io ero rossa come un pomodoro; mi ricadde l'occhio lì, era più forte di me, e gli ormoni si facevano sentire.
Cercai con gli occhi l'asciugamano senza vederlo, mentre lui mi guardava con un ghigno pervertito.
"Dietro di te." Disse lui divertito. Mi girai di scatto e glielo porsi.
Mi cadde di nuovo lo sguardo lì, ero così imbarazzata! In più era tutto bagnato e avevo una voglia di baciarlo che voi non avete idea.
Me ne stavo andando per scappare dal suo sguardo quando mi prese un braccio e mi fece voltare, si era coperto fortunatamente.
"Mi passeresti dei boxer? Sono nella valigia a destra."
Subito uscii e glieli porsi.
"Togliti quel ghigno pervertito! Mi hai colta di sorpresa okay?" Balbettai.
"Io ti colgo sempre di sorpresa.." "Si ma questa volta era diverso.." Alzò un sopracciglio, voleva che continuassi la frase; si stava divertendo un mondo.
"Questa volta... Eravate in due, ecco." Dissi indicando là.
Scoppiò a ridere in una risata meravigliosa, mi avvicinai a lui e alzandomi sulle punte gli baciai dolcemente il naso ridacchiando.
Appena mi girai mi bloccò da dietro.
"Non mi scappi lo sai?" Mi sussurrò mentre mi baciava delicatamente il collo.
Il suo profumo mi entrò nelle narici mentre le sue braccia muscolose mi avvolgevano la vita, un senso di benessere entrò nel mio corpo e volevo con tutto il mio cuore che il tempo si fermasse.
"Sei pronta?" Disse lui, emisi un mugolio di disapprovazione, volevo che continuasse e non smettesse più.
"Le coccole si fanno dopo cena.." Disse lui.
"O forse non solo le coccole..." Dissi, ero pazza lo so, ma quelle parole mi erano uscite così, senza che io ci pensassi. Sarà stato per il complimento che mi aveva fatto, o perché l'avevo visto nudo, o per quei minuti tra le sue braccia, non lo so, ma sapevo che ero pronta.
Dan mi guardava con gli occhi spalancati e un sorriso spuntò sulle sue labbra.

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