Era l'ultimo giorno in quel posto fantastico, ma non sapevo per quale motivo ero felice, ero consapevole di ciò che stava succedendo e sapevo che dovevo vivere questo giorno come se fosse l'ultimo della mia vita.
"Ehi bella.."disse Dan facendomi girare verso di lui; eravamo andati a dormire a casa di Luna, ci eravamo addormentati su un divano in sala con Rose e Paul che avevano passato la notte sull'altro.
"Si bella, proprio.." sapevo che il mio aspetto era terribile, e mi dava terribilmente fastidio che lui mi chiamasse 'bella', quando ero tutto meno che quello di mattina.
La sera scorsa avevamo deciso di rimanere a casa di Luna perché eravamo troppo stanchi per tornare a casa, soprattutto Rose che abitava molto più lontano di noi; quindi, non avevo passato un grande nottata, era abbastanza scomodo quel divano, nonostante gli sforzi di Dan per far sì che io potessi dormire tranquilla.
"Sveglia, sono le 10" disse la madre di Luna; era una donna molto discreta, non si vedeva quasi mai in casa, anche se passava le sue giornate a pulire e a cucinare, riusciva sempre a non farsi notare, era una brava donna.
Luna e Jack entrarono nella stanza mano nella mano, avevano un'espressione divertita sul volto per via della buffa scena che si era creata in sala: Rose cercava di buttare giù Paul dal divano per avere più spazio, mentre io cercavo di spostare il pesante braccio di Dan per poter scendere, non ci riuscii dato che il biondo non aveva nessuna voglia di lasciarmi da quell'abbraccio.
Poco dopo ci trovammo seduti davanti al tavolo nella cucina di legno di Luna, con sua madre silenziosa intenta a cucinare uova per tutto il gruppo; appena finì di cucinare, ci salutò cordialmente per poi andarsene; non l'avrei più rivista.
"Strano che non ho sentito rumori strani in sala.." commentò Jack divertito.
"Ti riferisci a loro spero?" Chiese Rose indicandoci e attirando così la nostra attenzione; eravamo molto addormentati e stavamo discutendo di un sogno che aveva fatto Dan quella notte, non ci eravamo interessati a quello che aveva detto Jack.
"Cos'è che abbiamo fatto?" Chiesi cercando di capire di cosa stessero parlando e cosa c'entravano noi.
"La domanda è: che cosa stranamente non avete fatto.." continuò Jack ricevendo in risposta una risata da parte di Dan.
Stavamo veramente parlando di questo la mattina? Non ero in grado di rispondere a nessuna domanda.
"Non pensavo riuscissi a contenerti Dan" aggiunse Luna.
"Guardate che non è mica la prima volta.. molto spesso non lo facciamo" lo guardai interrogativa, lo facevamo quasi sempre.
"Okay, qualche volta é normale che non lo facciamo, nel senso, quando lei ha le sue cos.."
"Possiamo cambiare discorso per piacere?"chiesi io, tutti annuirono divertiti e in cucina tornò il silenzio interrotto qualche volta dal rumore delle posate che si scontravano con i piatti.
"Sta sera andiamo alla festa in spiaggia vero?" Chiese Rose rompendo il silenzio rilassante che si era creato nella stanza.
"Si dai ci sta" disse Jack entusiasta.
Ero felice che ci fosse una festa,avrei salutato i miei amici divertendomi con loro, e poi avrei passato l'ultima notte con Dan..
"Charly, io e Rose andiamo a prendere il sole questo pomeriggio, ti va di venire con noi?" Annuii soddisfatta del programma che avevano scelto per quella giornata, sarebbe stato tutto perfetto: una giornata semplice con i miei amici a divertirmi sulla spiaggia era l'ideale per dire addio a quel paesino.
"Dove hai steso i nostri costume Lu?"gridò Rose mentre i ragazzi se n'erano andati a fare in giro.
"Sul giardino dietro!" Gridò Luna mentre stava facendo la doccia.
Dopo pochi minuti eravamo fuori casa con asciugamani, occhiali da sole, creme per la pelle e delle riviste di gossip; oltre la radio, i giornali erano gli unici modi per stare al passo con quello che succedeva al di fuori di quel piccolo paese.
Passammo la mattina a chiacchierare e a parlare di tutto e tutti, passammo a spettegolare dalle Pop Star del momento, a Katy e un ragazzo di un paese vicino che stava cercando di stabilizzare una relazione con lei, cosa abbastanza impossibile.
"Ragazze, ve l'ho già detto che vi voglio un mondo di bene?" Iniziai.
"Puoi darsi.." ridacchiò Luna.
"No veramente grazie, siete delle persone speciali, non so come farò in Francia senza di voi.." dissi malinconica.
"Che cazzo, non è possibile che in questa parte sfigata dell'isola non prenda nulla, non potrò neanche sentire le tue battutine pessime, come farò?" Continuò Rose divertita, ma allo stesso tempo dal suo discorso trapelava un velo di tristezza.
Feci spallucce guardando le onde muoversi come niente fosse, ignare di tutti i nostri problemi, loro andavano avanti con il loro movimento monotono.
"Si dice che l'anno prossimo faranno qualcosa.." disse Luna speranzosa.
"Lo dicono da quando sono nata, non è mai cambiato nulla.. E poi noi siamo fatti così, il paese sarebbe troppo diverso con i telefonini, io non sono abituata a quegli aggeggi." Risi all'affermazione di Rose, aveva ragione, sarebbe stato tutto diverso, una delle cose meravigliose di quel luogo era che mi ero completamente estraniata dalla tecnologia ed era una cosa fantastica, non sapevo come avrei fatto, tornata in Francia.
"Dan non vuole che tu te ne vada." Disse Luna dopo un po' che era piombato il silenzio attorno a noi. Sentendo quelle parole si formò un vuoto dentro di me, non poteva dirmi questo, e perché non me lo diceva lui: forse perché non sapeva che domani me ne sarei andata..
"Te lo ha detto lui?" "Me lo ha detto Jack.." annuii senza sapere cosa dire.
"Vuole che rimani con noi e che tu possa passare la vita con lui, è troppo innamorato di te per perderti" continuò Rose, una lacrima scese dai miei occhi.
"Perché non me lo dice lui?" "Perché non vuole vederti piangere come stai facendo ora.." disse per poi abbracciarmi.
Non parlammo più di niente dopo quel discorso, nessuno parlava mai di questo argomento con me, e nessuno diceva mai il proprio parere perché sapevano benissimo che avevo persone importanti da tutte e due le sponde. Sapere che Dan voleva che rimanessi, mi faceva piacere, dato che mi ero sempre chiesta se gli importasse così tanto di me e pensava ad un futuro e a dei progetti con me compresa, e questa era la prova che lo faceva. Allo stesso tempo però, questa cosa mi faceva stare male e avevo paura, non ero quasi mai riuscita a dire di no a quel ragazzo, ogni volta che mi guardava negli occhi mi scioglievo e sapevo benissimo che se mi avesse chiesto di restare io non avrei fatto altro che acconsentire. Nessuna delle mie cellule voleva far soffrire quel ragazzo, ma allo stesso tempo sapevo che dovevo andare, forse andando mene avrei capito che senza lui, non avrei potuto vivere, e sarei dovuta tornare, ma come potevo andare e lasciare i miei genitori in crisi economica e la mia migliore amica che era già in crisi per un'estate senza di me?
"Ora.. ora devo andare, ci vediamo alla festa.."dissi a bassa voce, come se non volessi disturbare i loro pensieri.
Pranzai con Margaret, era brava a cucinare, aveva fatto un buon pasto, ero fiera di lei.
"Grazie veramente tanto, senza di te non so come avrei fatto, ora non ti preoccupare di andartene, Philipes si trasferirà da me e mi aiuterà con le medicine eccetera."
"É un notizia bellissima! Sono fiera di te." Dissi abbracciandola.
"Ora.. vado a fare le valigie" e salii lentamente sulla scaletta che portava alla mia piccola stanza.
Mi sarebbe mancata quella stanza, spesso era stata luogo dei miei pensieri, delle mie notti d'amore con Dan. Dan, Dan.
Non facevo altro che pensare a lui, grazie a lui questa estate era stata indimenticabile e meravigliosa, non potevo pensare a qualcosa di migliore, neanche nei miei sogni più impossibili.
Velocemente misi quasi tutti i vestiti in valigia tranne quelli per domani e mi preparai per quella sera.
Indossai lo stesso outfit che avevo messo durante la mia prima festa in spiaggia, quella passata con Michael; sembrava essere passato un secolo da quel periodo in cui 'stavo' con lui.
Mi guardai allo specchio e mi accigliai vedendo quella figura che stentavo a riconoscere, ero veramente cambiata dalla Francia: la mia pelle e i miei capelli erano irriconoscibili, erano bruciati dal sole e erosi dal sale ma erano comunque belli, i capelli erano la parte che mi piaceva di più del mio aspetto e Dan li adorava infatti, Dan, Dan. Era un tormento, non mi ero accorta di pensare così ossessivamente a quel ragazzo, non mi ero mai comportata così, in effetti con Dan ero come una persona totalmente diversa.
"Beh?" Entrò in camera Dan, non lo avevo sentito.
"Perché non ci sono le tue cose in giro? Dove le hai messe?"
Merda.
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Ama per vivere
Fanfiction(IN RIELABORAZIONE) Charlotte, una carina e semplice ragazza francese, è pronta a passare l'estate con la sua migliore amica tra le onde ed il surf in California; qualcosa però, le impedisce di partire.