Erano le 7 del mattino ed eravamo ancora svegli in spiaggia, avevamo tutti delle facce terribili; tranne quella di Dan e Jack che erano completamente perfetti.
Io e Luna eravamo abbracciate ai propri fidanzati e stavamo organizzando un'uscita a quattro.
"A me sembra una cosa tanto da froci" disse Jack
"Concordo" aggiunse Dan.
"Non è vero!" Esclamammo all'unisono io e Luna.
"D'accordo o no, si fa!" Disse Luna.
"Io vado ragazzi!" Ci interruppe Ricky che teneva stretta una bottiglia di birra ormai vuota.
Mi alzai per abbracciarlo.
"Comunque in questi giorni ci si becca" disse lui, prima di allontanarsi.
"Andiamo pure noi?" mi chiese Dan sdraiato sulla spiaggia.
Annuii e gli porsi le mani per tirarlo su.
Era troppo grosso e caddi sopra lui ridendo, si mise di fianco a me e mi baciò il collo.
"Vi prego ragazzi, non davanti a noi!" Esclamò Luna.
Sorrisi e poi salutammo tutti.
Dan mi stringeva la mano.
"Sei stato bravissimo alla gara."
"Grazie, tutto merito tuo, non sono mai riuscito ad arrivare primo."
Entrammo in casa sua e ci buttammo sul letto stravolti, Dan mi fissava.
"Non guardarmi che sono orribile!" Dissi coprendomi il viso con le mani.
Lui me le tolse e si posizionò sopra di me, assalendomi con tanti baci che io cercavo di evitare ridendo.
"Ho sonno!" Mi lamentai cercando di spostarlo, mi ritrovai sopra di lui.
"Buona notte." Disse, e appoggiai la testa sui suoi pettorali mentre lui mi accarezzava i capelli dandomi dei dolci baci sulla fronte.
Il suo profumo inondava le mie narici, era come una droga, appena mi allontanavo un po' da lui, avevo subito voglia di risentirlo, era un'ossessione.
"Ragazzi.." Disse timida la madre di Dan.
"Mamma cosa c'è siamo tornati questa mattina.." Si lamentò Dan.
"È arrivato tuo cugino.."
"No ti prego."
Ero in dormiveglia e sentivo queste voci senza neanche aprire occhio.
"5 minuti e scendiamo."
"Amore mi sa che ci dobbiamo svegliare, è l'una."
"Ma chi è tuo cugino?" Dissi con la faccia assonnata.
"Un rompiballe, lecca culo."
Dan si alzò ed io rimasi avvolta nelle lenzuola ancora per un po' fino a quando due mani gelate mi toccarono.
"AAHH!" Gridai saltando sul letto.
"Vieni a fare la doccia con me?" Annuii e rimasi sul letto; poco dopo mi prese in braccio e mi portò in bagno.
"Sono stanca.." Dissi iniziandomi a spogliare, la doccia era già regolata sull'acqua tiepida.
Dan entrò subito dopo di me prendendomi per la vita per baciarmi.
"Dobbiamo muoverci" dissi prendendo il bagno schiuma, lui mi fissava, ma la cosa non mi dava più fastidio, ero abituata ai suoi occhi che analizzavano ogni singola azione, come se volesse memorizzarle per non dimenticarle più.
Dopo 10 minuti eravamo fuori dalla doccia ed asciugandomi misi la mia salopette.
Eravamo giù in cucina, avevo i capelli ancora umidi e non mi ero curata del fatto che ero struccata; almeno l'acqua fresca mi aveva svegliata.
"Vieni, sono in giardino." Disse prendendomi per mano ed uscendo dalla porta finestra.
I genitori di Dan erano già vestiti perfettamente, ed un ragazzo biondo ricciolo che aveva circa un anno in meno di me ci guardò.
"Ciao" disse Dan un po' scocciato, si guadagnò un'occhiataccia da parte dei genitori.
Lo salutai e mi presentai.
"Piacere Nils" disse portando la mia mano alle labbra per baciarla, guardai Dan e mi sforzai di non ridere.
"Penso che possiamo accomodarci per mangiare." Disse sua madre.
Ci sedemmo davanti ad un tavolo apparecchiato fuori, era una bellissima giornata.
Dopo il pranzo i genitori di Dan obbligarono loro figlio a passare un po' di tempo con suo cugino.
"Ho saputo che hai vinto, complimenti." Lui forzò un sorriso in risposta.
"E tu? Non hai gareggiato" chiese.
"No, io ho fatto il tifo." Dissi sorridente.
"Ah quindi sei brava a fare il tifo?" E mi accarezzò la guancia con un dito, non sapevo come comportarmi; Dan ci stava fissando geloso.
"Perché ho una partita di calcio e sono nel paese qui di fianco, potresti farci un salto."
Non ci sarei di certo andata, non sembrava molto simpatico, e non avrei perso uno dei miei ultimi giorni qui per vedere una noiosissima partita di calcio.
"Si si, bel tentativo cugino; ma mi dispiace, lei è già occupata." Disse Dan attirandomi a sé ed alzandosi.
"È stato un piacere" dissi cordialmente prima di essere trascinata fuori dal mio ragazzo.
"Beh? E ora che fa lui da solo?" Chiesi divertita.
"Si farà una sega pensando a te." Lo guardai male.
"Ma che ti prende?"
"Ci stava provando con te, con di fianco me! Non ha nessun pudore! E poi fosse almeno capace.."
"Ma smettila, voleva fare solo il simpatico."
Sbuffò e prese la strada per il villaggio.
"Ho un'idea." Disse lui sorridente. "Spara"
"Questa sera andiamo nel pub del paese qui di fianco, non mi conoscono molto bene, ed entriamo facendo finta di non stare insieme. Tu ti vesti stra sexy e di sicuro qualcuno ci proverà con te, poi io allora subentro, gli tiro un pugno e ce ne andiamo!" Sembrava soddisfatto.
"Non ha senso." Dissi io incrociando le braccia.
"E l'appuntamento a quattro?" Chiesi io.
"Va bene anche Luna e Jack." Così sembrava già più divertente.
"Però andiamo con due macchine separate.." Disse lui malizioso.
"Ma perché?" "Beh.. Dopo averti visto con un altro sarò abbastanza geloso e avrò voglia di.." Annuii e sorrisi guardando per terra, pervertito.
"Andiamo a dargli la buona notizia?" Chiese lui.
*a casa di Luna*
Eravamo abbastanza emozionate, sarebbe stato divertente.
"Dobbiamo vestirci un po' da.. Katy!" Disse Luna aprendo il suo armadio.
"Pantaloncini con il sedere di fuori!" Esclamai.
"Ne ho due che mi stanno troppo corti che fanno al caso nostro.."
Presi un paio bianchi che mi scoprivano la maggior parte del sedere ma me lo fasciavano bene.
"Se mettessi questo top?" Dissi prendendo un top nero che faceva vedere leggermente la pancia ma che era scollato, avevo il push-up.
Poco dopo eravamo pronte, ci eravamo lisciate i capelli e ci eravamo messe il rossetto per completare l'outfit volgare.
"Jack ha detto di andare con due machine separate.Ma non ha senso!" Spiegò Luna.
"Anche Dan.." Ci guardammo imbarazzate e poi scoppiammo a ridere, facendo di no con la testa.
Erano arrivati, Dan aveva una canottiera molto larga che lasciava intravedere i suoi muscoli. Appena uscimmo di casa ci guardarono sbalorditi.
Dan mi prese una mano e mi fece girare.
"Vestiti più spesso così, sei eccitante." Disse una volta essere entrati in macchina.
"Anche tu." Dissi lasciandolo senza parole.
Dopo 10 minuti eravamo arrivati davanti ad un locale con la musica altissima; la coda era lunga ma io e Luna ci avvicinammo al butta fuori.
"Ciao" disse Luna disinvolta.
"Possiamo entrare." Dissi con un sorriso smagliante e mettendo il sedere in fuori, lui ci squadrò e ci fece saltare la cosa.
Dan e Jack sarebbero entrati dopo un bel po'.
"Ho voglia di bere!" Disse Luna trascinandomi verso il bancone.
"Due Moijto, belli forti." Chiese Luna, essendo ragazze ci ascoltavano subito e dopo pochi minuti avevamo i nostri Drink.
"Certo che sono strani, ci hanno veramente detto di comportarci come se fossimo Katy ad una festa?" Chiesi a Luna che scoppiò a ridere annuendo.
Dopo aver finito il Drink, mi sentivo un po' sopra le nuvole, ma non ci feci caso ed andai verso la pista.
Un po' di ragazzi ci guardavano, erano abbastanza bruttini.
"Ehi come va?" Chiesero, li guardammo ed andammo avanti, dovevamo farli ingelosire con qualcuno di molto più figo; l'alcool ci dava alla testa lo so.
Al centro della pista iniziammo a scatenarci, dopo poco sentii due mani prendermi da dietro e guardai Luna un po' timorosa, anche lei era stata presa da un altro allo stesso modo.
Lei mi guardò e facendomi l'occhiolino continuò a ballare.
Questo sussurrò qualcosa nell'orecchio mentre mi toccava un po' da tutte le parti, mi dava fastidio, ma il Drink mi fece girare e avvolgendo le mani dietro al suo collo, mi avvicinai per chiedergli cosa mi aveva detto.
"Vieni!" Disse, e senza accorgermi mi trascinò fuori dalla mischia e mi allontanai da Luna, avevo paura.
Aveva un drink in mano, ed io, avendo sete e caldo, ne presi un po'; pessima decisione.
La musica mi frastornava la testa, ed il ragazzo mi appoggiò ad un muro; cercavo Dan, ma non lo vidi.
Il ragazzo mi prese il viso tra le mani e mi guardò negli occhi sorridente.
Fece avvicinare la sua vita alla mia, ed io ero come bloccata, non riuscivo a muovermi, non sapevo cosa fare.
Si avvicinò e mi iniziò a baciare, cercai di non ricambiare ma lui, dandomi un pizzicotto mi fece aprire la bocca e la sua lingua entrò nella mia bocca.
"Basta!" Cerca di dire ma lui non mi ascoltava, cercai di muovermi o di scalciare e lui mi impedì ogni movimento.
Iniziò a tirarmi giù la zip dei pantaloncini e a mettere le dita dentro la mia intimità quando in un millesimo di secondo lo vidi per terra.
Senza pensarci mi accasciai a terra.
Alzai lo sguardo e vidi Dan preoccupatissimo che mi guardava, mi prese il volto, stavo piangendo.
Subito mi prese per la vita e mi trascinò fuori da locale.
"Scusa" disse lui appoggiandomi alla sua macchina.
L'aria fresca mi fece bene, ma continuai a piangere, mi ero spaventata.
"Tu e le tue idee del cazzo!" Dissi tra i singhiozzi, mi prese tra le braccia e mi baciò la testa.
"Non ci ricordavano che oggi c'era un evento e che c'era così tanta gente, di solito ci sono due gatti, pensavamo potessimo controllare la situazione."
"Se non fossi arrivato, mi avrebbe stuprata!" Dissi bagnandogli la canottiera.
"Mi spiace! Perdonami." "Riportami a casa." Dissi io.
Jack uscì con Luna, era furiosa.
"SIETE DUE COGLIONI!" Disse avvicinandosi anche a Dan.
Poi lo spostò e mi abbracciò.
"Non dovevamo dargli ascolto, siamo state due cretine." Mi disse.
"Va beh— dissi dopo essermi tranquillizzata un po'— queste cose si devono fare prima o poi, meno male che ci hanno salvato." Luna cambiò subito espressione e si tranquillizzò.
Abbracciò Jack e sussurrò un grazie; feci lo stesso.
Entrai in macchina con Dan che mise un po' di musica, teneva una mano sulla mia coscia come se volesse assicurarsi che io non scappassi.
Si fermò davanti a casa mia.
"Vieni su?" Chiesi, ed i suoi occhi si illuminarono.
Erano le dieci, ma un forte mal di testa mi invase la testa appena scesi dalla macchina.
Preso per mano Dan, entrai in casa e mi buttai sul letto, seguita da lui. Mi accoccolai sulle sue braccia muscolose e mi addormentai, cullata dal movimento del sue corpo che, respirando, andava su e giù.
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Ama per vivere
Fanfiction(IN RIELABORAZIONE) Charlotte, una carina e semplice ragazza francese, è pronta a passare l'estate con la sua migliore amica tra le onde ed il surf in California; qualcosa però, le impedisce di partire.