Capitolo 7

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Capitolo 7
Ci misi molto a convincerla, riuscii solo ad ottenere il permesso d'uscita la mattina dopo con il coprifuoco per la sera alle 24.
Le condizioni erano che dovevo cucinare i pasti ed essere presente ad essi ogni giorno tranne il sabato, se volevo, e che quando uscivo la casa doveva essere sempre pulita e in ordine.
Misi una salopette leggera con sotto il costume e dopo pranzo mi avviai verso il villaggio, sapevo cosa facevano i miei amici tutto il giorno: surfavano. Io però avevo un piccolo problema, non avevo una tavola da surf. Decisi quindi di girare per tutto il villaggio e cercare una bella tavola  in un negozietto abbastanza appartato, dato che non volevo farmi notare da nessuno.
Girai per le strade e vidi che c'erano tante belle tavole da surf  in molti negozi ma nessuna era quella giusta per me; dovete sapere che per un'amante del surf scegliere la propria tavola è come per alcune persone, a mio parere più superficiali, scelgliere il vestito da sposa: l'unica grande differenza è che il vestito lo userai in uno dei giorni più importanti della tua vita e in cambio ti farà solo alleggerire il portafoglio, invece una tavola da surf ti aiuterà a creare i momenti più importanti della tua vita e i tuoi successi più grandi e, cosa più importante, ti accompagnerà per molto tempo.
Girai a sinistra per una piccola strada perpendicolare a quelle principali e lì vidi un negozio, mi correggo, il negozio; qualcosa mi diceva che lì avrei trovato l'amore della mia vita (la tavola da surf, non fraintendete). Il negozio aveva una grande vetrata con tante tavole esposte, dentro c'era la cassa e in un cortile interno erano esposte la maggior parte delle tavole. iniziai ad esaminarle tutte, e due o tre mi attiravano già, quando ad un certo punto sentii una voce familiare.
"Ciao Sean, allora è pronta la mia tavola?" Mi sporsi a vedere nella direzione da cui proveniva la voce, era Jason.
Subito mi nascosi dietro a delle tavole da surf ammonticchiate in un angolo, non volevo farmi vedere.
Rimasi lì 5 minuti mentre osservavo Jason di nascosto che guardava le tavole nel negozio mentre aspettava l'arrivo della sua, ad un certo punto mi accorsi che un ragno si stava avvicinando a me e mentre lo scacciavo con la mano feci cadere tutte le tavole da surf che mi nascondevano e mi caddero addosso.
"Ehi ma cosa succede, chi c'è qua dietro" urlò Jason.
Iniziò a spostare le tavole e mi vide.
"Charlotte?!" Mi tirò su, "Che ci facevi qui dietro? Mi spiavi?" "NO! Le stavo.. Le stavo solo guardando.." Mi guardò con aria perplessa, sapeva che non era vero.
"Vedo che non ti stiamo simpatici, dato che ti nascondi dietro le tavole da surf pur di non venire giù con noi in spiaggia." Quest'affermazione mi sorprese, non me l'aspettavo da lui.
"No no, stavo giusto venendo da voi, ero solo curiosa di vedere un po' le tavole in giro.." "Allora ora vieni dai!" Mi prese il braccio delicatamente per portarmi fuori da quel negozio ma lo tolsi "aspetta!" "Qual è ora il problema?" Guardai imbarazzata le tavole poi lui e poi ancora le tavole. "Non hai una tavola?!" "No, in California le affittavo" stava per dire qualcosa ma non lo feci parlare "Lo so, lo so che è un'eresia per voi surfisti, ma era l'unico modo per cavalcare le onde. Ma ora tranquillo ho i soldi e stavo cercando una tavola anche se sono un po' disorientata..." Avevo detto tutto in un fiato e lui mi guardava un po' divertito e allo stesso tempo sconvolto per ciò ce avevo appena detto.
"Jason.. La tavola la lascio qua, vedo che sei impegnato.." Disse il negoziante "Grazie"
Appoggiò un braccio alla parete e tutti i suoi muscoli si contrassero per un po', poi tirò un sospiro, Era una situazione abbastanza imbarazzante.
"Hai scelto il negozio giusto, hai intuito. Qui ci sono le tavole migliore di tutte le Hawaii, i grandi campioni hanno almeno una tavola proveniente da questo negozio. Ora dato che sei una ragazza la vorrai tipo rosa giusto?" Lo guardai malissimo e misi le braccia conserte, si mise a ridere. "Scherzavo, come la vorresti?" "Sono belle quelle bianche e nere ma sinceramente mi piacciono tutti i colori tranne il rosa."
Sorrise.
Passammo mezz'ora ad esaminarne tantissime, mi spiegò molte cose sulle varie tipologie per i diversi stili di surf. Scherzammo e ridemmo tantissimo era un ragazzo sulle nuvole alcune volte ma era veramente molto simpatico.
"Quindi questa va bene?" Mi chiese dopo un po'. "Penso di si" "allora glielo dico e fra un'oretta sarà pronta, la deve mettere a posto un attimo." "Ma tu non dovevi uscire?" "Oh io? Boh va beh,sto uscendo con te no?" Disse tutto un po' imbarazzato. "Andiamo a prendere una granita mentre finisce di lavorare la tua tavola." Mi disse.
L'ora passò velocemente, ridemmo un sacco, anche per cose stupide; mi sentivo proprio a mio agio con lui, e per me era difficile trovarmi subito in sintonia con una persona.
"Dobbiamo andare al negozio" disse Jason ad un certo punto. Subito dopo andammo verso la spiaggia, non ci ero ancora andata.

Angolo scrittrice:
Nuovo capitolo!! Da adesso in poi posterò ogni Lunedì, alcune volte magari ne pubblicherò due a settimana ma comunque il lunedì è assicurato.
Un bacio, Stef!

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