Capitolo 16

645 23 0
                                    

Durante la festa parlai con un po' di gente, ma non mi stavo divertendo molto; appena trovai il banco delle bibite non mi mossi più da lì, volevo ubriacarmi e dimenticare Jason e tutto quello che mi avevano fatto lui e il suo compagno.
Mi iniziò a girare la testa ma bevvi ancora un altro bicchiere, fino a quando vidi Dan con in braccio una ragazza che gli baciava il collo; mi arrabbiai moltissimo e l'alcool aumentò ancora di più quest'emozione, mi avvicinai al divano dov'era e mi vide.
"È venuta..." mormorò alzandosi e andando verso di me, mi prese un braccio per parlarmi, lo tolsi e me ne andai verso una porta che pensavo fosse l'uscita, non ragionavo più. "Charlotte aspetta!"
Aprii la porta, e mi resi conto di essere in un garage; dato che non riuscivo più a tenermi in piedi da sola appoggiai la schiena contro il muro.
"Non è come sembrava, la stavo respingendo." Mi disse quando mi raggiunse. "Si si lo dici a tutte" dissi facendo una voce da bambina e mettendo il broncio.
"Pensavo non venissi." "Allora ti metti a fare il cretino con altre?" "No no non è vero.." Mi prese una mano e me l'accarezzò, la tolsi. "Smettila! Perchè mi tocchi sempre." "Beh Perchè mi piaci."
Mi misi a ridere. "Sei ubriaca eh?" Annuii e continuai a ridere. "Tu non mi piaci."
Dissi appoggiando la testa su una sua grande spalla, mi prese la vita e sorrise. "Proprio per niente" e risi, come una stupida.
"Dai su avanti ora tocca a te." continuai "a fare cosa?"
"Ad approfittarti di me, sono ubriaca e mi hai appena detto che ti piaccio; ora devi scoparmi e andarlo a dire ai tuoi amici, non è così che funziona?" "Non con te" disse dolcemente prendendomi il viso tra le mani. "Ti porto a casa vieni, tu non stai bene oggi" "io sono arrabbiata con te! Tu mi tradivi!" "Ma che dici! E poi non stiamo insieme." Iniziai a dargli pugni sul petto come una bambina.
"Su smettila, guarda che mi fai il solletico" mi fermò prendendo i polsi e ridendo. "Ho tanto sonno" dissi e appoggiai la testa sul suo petto addormentandomi tra le sue braccia, sapevo che potevo essere in pericolo che poteva fare quello che voleva, ma ero troppo stanca e non riuscivo più a tenere gli occhi aperti.
Dan pov.
Charlotte dormiva sul sedile a fianco a me, mi era piaciuto che si era ingelosita vedendomi con quella ragazza. Era proprio strano, non so come, no so perché, ma quella ragazza a fianco a me aveva rubato il mio cuore, mi faceva impazzire ogni volta che la vedevo e non solo per il suo aspetto fisico, avevo frequentato ragazze che erano anche più belle di lei, ma lei aveva quel qualcosa, quel fascino che nessuna aveva.
Continuavo a ripensare e a ripensare a quel momento in cui era abbracciata a me, sembrava che il mio corpo fosse stato fatto apposta per abbracciarla e tenerla tra le mie braccia. Che stupido che ero stato, si vede proprio che non ci so fare con queste cose: le avevo detto che mi piace quando era ubriaca, non se lo sarebbe più ricordata, e io non avevo il coraggio di ridirglielo, sopratutto se mi continuava a respingere.
Ero arrivato a casa sua, tutti sapevano dove viveva sua zia, la presi in braccio: aveva la bocca socchiusa e i lunghi capelli che ondeggiavano da una parte all'altra, a due occhi normali non sarebbe sembrata un gran che, ma a me sembrava bellissima e perfetta.
Bussai alla porta, dopo un po' Margaret aprì, era in vestaglia.
"Non è morta vero?" "No è solo stanca" risposi sorridendo per quella buffa domanda.
"Portala su in camera e toglile almeno le scarpe e se riesci qualcos'altro, la salopette non è molto comoda per dormire.. Su su avanti non fare quella faccia se non l'hai già vista nuda la vedrai presto no?"
Sorrisi imbarazzato e  proseguii sulle scale che mi aveva indicato, non mi aspettavo un comportamento del genere da lei.
Charlotte pov.
"Sveglia cara" disse Margaret. "Che ore sono?" "Le 13 ho preparato il pranzo, spero sia buono non sapevo bene come si faceva la salsa, spero di aver fatto tutto bene." "Oh ma non dovevi, nel senso... potevo fare io se.." Cercai si alzarmi ma non ce la feci, mi girava troppo la testa.
"Oh ma quel ragazzo non ti ha tolto neanche la salopette!" Era solo sfilata la parte sopra e faceva da pantaloncino. "Ragazzo?" "Si uno biondo alto molto muscoloso, ti ha portata in braccio e gli ho detto di toglierti la salopette, ma vedo che non ha osato più di così, sarà ancora un verginello" ridacchiai e mormorai: "non credo proprio." Non mi ricordavo più nulla dell'altra sera, ma solo il fatto che non ero nuda mi confortava, avrei dovuto parlargli e chiedergli cosa era successo.  "Puoi salire se vuoi!" Urlò mia zia mentre scendeva le scale. Chi poteva essere? Dan? Jason? Ero orribile tutta struccata non poteva..
"Nick" mormorai appena lo vidi, ero così felice di vederlo. "Ehi sei messa male oggi?"  Cercai di alzarmi ma mi fece restar lì.
"è da un po' che non parliamo, che ti è successo? Appena ho sentito che sei andata alla festa di Dan sono corso a vedere se stavi bene."
Sorrisi ed inizia a raccontargli tutto di Michael e Jason, dopo avergli fatto giurare che non avrebbe detto niente a nessuno, e poi parlai di me e Dan. "Ora io non so cosa sia successo ieri sera, dovrò chiederglielo, forse più tardi avrò le forze di cercarlo. Vado a sciacquarmi la faccia e torno, tu inizia a mangiare l'insalata mia zia l'ha preparata pure per te."
Passai il pomeriggio con Nick e nonostante camera mia fosse piccola ci divertimmo lo stesso, verso le 4 se ne andò, ritornai a dormire per un po'. Fortunatamente i ricordi della sera prima erano tornati tutti, non avevi bisogno di andare a parlare a Dan e sinceramente mi vergognavo tantissimo per ciò che avevo fatto.

Ama per vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora