La mattina ci svegliammo e facemmo l'amore, era giovedì, il terzultimo giorno.
"Che facciamo oggi?" Chiesi a lui.
"Esploriamo un po'?" Disse sorridente avvolgendomi tra le sue braccia.
Dopo aver fatto colazione con Margaret, salimmo sulla sua macchina ed iniziammo a guidare cantando canzoni a squarcia gola.
"Posso dirti una cosa?" Chiesi io, lui annuì curioso.
"Non hai un futuro da rapper.." Dissi io ridendo.
"E tu non hai un futuro da surfista." Disse scherzando, gli feci la linguaccia ed alzai la radio perché c'era una canzone francese bellissima.
"Non è male.." Disse lui.
Passammo la mattina a girare per la regione in posti bellissimi e a farci scattare delle foto da altre persone."Scusami per ieri sera."
"Mi sono spaventata tanto, non era mia intenzione arrivare a quei livelli.." Dissi.
Mi strinse la mano, sapevo che non l'aveva fatto apposta.
"Ehi.." Disse richiamando la mia attenzione verso il suo sguardo, che occhi meravigliosi.
"Ti amo" dissi.
"Volevo dire la stessa cosa." Disse sorridendo.
"Lo so.. Sei abbastanza banale.." Risposi.
Iniziò subito a farmi al solletico e corsi lontano da lui per farmi rincorrere.
Appena mi prese gli saltai in braccio per baciarlo, amavo come le sue labbra combaciassero perfettamente con le mie, sembravano fatte su misura, come se l'universo sapesse che eravamo destinati a stare insieme.
Verso sera tornammo in paese perché Nick aveva preparato una festa a sorpresa per la sua ragazza, erano veramente carini insieme, anche se alcune volte litigavano.
Mancavano tre notti, e poi non avrei più rivisto Dan; non potevo dirglielo, non potevo ora aprire bocca e dirgli: 'Amore fra tre giorni ci dovremo dire addio.' Ed era proprio un addio quello che dovevamo darci, perché non avevamo modo di sentirci ne vederci dato che viveva dall'altra parte del mondo in un paesino dove non prendeva niente; mi sembrava come impossibile che dovessi vivere la mia vita a Parigi.
La voglia di tornare alla routine quotidiana, era pari a zero, la vita in Europa sembrava così distante..
Guardai Dan e mi sentii tristissima, come potevo lasciarlo, come potevo spezzargli il cuore in quel modo, cosa avevo fatto di male per innamorarsi di me, proprio io che dovevo andarmene in pochi giorni. Speravo solo che non facesse cazzate dopo la mia partenza, gli avrei scritto una lettera da dargli dopo la mia partenza.
"Dan, prima della festa mi puoi accompagnare da Ricky? Poi mi dà un passaggio lui a casa. Doveva restituirmi una cosa, e poi lui parte per una vacanza con la sua ragazza.." "Okay" disse Dan tranquillo.
Arrivati davanti a casa sua, lo baciai e uscii per suonare il campanello.
"Ciao! Entra pure." Disse Ricky salutando Dan che se ne andò con la macchina.
"Cosa dovevi dirmi di così tanto importante?" Disse facendomi accomodare sul suo divano in pelle.
"Io.. Devo andarmene." "Quando?"
"Domenica mattina ho il bus." Dissi tutto di un fiato, avevo gli occhi lucidi; Ricky si avvicinò a me.
"Lui lo sa?" Feci di no con la testa.
"E quando intendi dirglielo!?" "Lo scoprirà appena sarò andata."
"Ma.. COSA FARETE?" "Non lo so." Dissi scoppiando in lacrime, mi abbracciò.
"Io lo amo così tanto, è quello che ho sempre cercato; ma non posso, non posso dimenticare tutto e lasciare la mia famiglia."
"Non puoi neanche piantarlo in asso così, senza dirgli nulla"
"Io.. Non sono brava negli addii. E poi lui mi chiederebbe di restare, come potrei guardarlo negli occhi e dirgli 'NO'?"
"Si ma.. Che casino!" Disse mettendosi le mani tra i capelli, mi faceva piacere che mi aiutasse, era veramente gentile.
"Mi deve dimenticare Rick." Dissi io con la voce rotta.
"Non riuscirà, sei troppo importante per lui." "Deve farlo, per il suo bene." "E tu lo farai?" "Dovrò saper convivere con la malinconia." Dissi triste.
"Voi non vi meritate tutto questo, perché non potete vivere la vostra vita insieme senza problemi.." Disse abbracciandomi.
Guardai l'orologio davanti a me, dovevo andare.
"Mi sa che ora vado." Dissi alzandomi.
"Aspetta.. Ma questa è l'ultima volta che.." Disse lui ed io non feci altro che scoppiare a piangere, come avrei fatto senza di lui? Era come il fratello maggiore di cui ho avuto sempre bisogno.
"Mi mancherai tantissimo." Disse lui. "Pure tu" dissi tra i singhiozzi.
Mi prese il viso tra le mani e mi guardò.
"Sorridi ti prego, è l'ultimo ricordo che avrò di te.." Disse con gli occhi lucidi.
Mi sforzai di sorridere e lui ricambiò.
Poco dopo ero fuori casa sua, non lo avrei più rivisto in vita mia, come avrei fatto? Perché la vita era così ingiusta, perché mi ero trovata così bene in quel maledetto villaggio? Non potevo passare la mia noiosa estate ad aiutare Margaret e a guardare i ragazzi felici divertirsi? No, avevo avuto la 'sfortuna' di trovarmi bene, troppo.
Con questi pensieri ritornai a casa, dopo aver sciacquato la faccia, mi vestii con dei pantaloncini ed una camicetta carina.
Dan suonò il clacson ed io salutai, prima di uscire, Philipes e Margaret.
"Hai pianto?" Chiese Dan; come aveva fatto a capirlo?
"Si, il mascara mi è entrato nell'occhio, non mi è ancora passato evidentemente."
"Problemi da donne" scherzò.
La festa di Nick era stata organizzata proprio bene e mi divertii un sacco con Rose e Luna, avevamo passato la serata a fare balli imbarazzanti davanti ai ragazzi che ci davano i voti.
"Tu però non stai dalla mia parte!" Urlai a Dan.
"Sono un giudice imparziale!" Disse ridendo.
"SOLO 7? Ma se quella mossa era stupefacente!" Era pessima.
"Ti prego insegnacela" disse ridendo Rose, passammo la serata ad imparare la mossa di Luna, che ci sgridava perché non stavamo concentrati.
Fu una serata veramente fantastica.(Luna e Charlotte)
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Ama per vivere
Fanfiction(IN RIELABORAZIONE) Charlotte, una carina e semplice ragazza francese, è pronta a passare l'estate con la sua migliore amica tra le onde ed il surf in California; qualcosa però, le impedisce di partire.