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Era passato qualche minuto da quando Drake era uscito dalla mia stanza sbattendo la porta, eppure io ero ancora in piedi a fissare il vuoto e riflettere sulle sue ultime parole.
Spostai lo sguardo verso la sedia accanto all'enorme vetrata che occupava l'intera parete, andai verso di essa e presi la giacca di pelle che avevo appoggiato qualche ora prima, la indossai e infilai i miei stivaletti borchiati sedendomi ai piedi del letto.
Raccolsi i capelli in un alto chignone disordinato e lo fermai con l'elastico che portavo sempre al polso.
Mi truccai aggiustandomi gli occhi con un po' di mascara ed eyeliner per poi finire con il mio amato rossetto scuro.
Mi guardai allo specchio, ancora non avevo idea del perchè avessi ascoltato i consigli di Drake, ma ora quel vestito non sembrava poi così terribile.
Delle voci al piano di sotto attirarono la mia attenzione e poco dopo il mio nome, mischiato alla voce di Rayn, fece eco tra i corridoi.
Scesi le scale sbuffando e mi bloccai a metà di esse, due dolci fossette attirarono la mia attenzione,
<<Wow Tessa, stai molto bene con i capelli legati>>
Scesi anche l'ultimo scalino e ringraziai Aston senza staccare gli occhi dal fratello.

Ci accomodammo tutti nel salotto, a differenza degli altri io non mi sedetti, preferivo stare in piedi e il più possibile vicino alla vodka.
<<Bene, ora che siete tutti qua, volevo inizialmente ringraziare tutti...>>
<<Dacci i documenti e taglia corto Hunter>>
Lo interruppi senza indugiare, sapevo di apparire acida, ma la presenza di Drake mi stava dando sui nervi.
Odiavo quella situazione, odiavo il fatto di sentirmi a disagio in sua presenza.
<<Quanta fretta Jones, sei forse in ritardo per qualcosa?>>
chiese Drake voltandosi verso di me con il suo solito sorriso idiota stampato sul viso
Presi un respiro e rovesciai della vodka alla pesca nel bicchiere di vetro che Rayn doveva aver sistemato poco prima, cominciai a berne un sorso rigirandomi nervosamente il bicchiere tra le mani.
<<Okay ragazzi, questi sono i documenti che vi servono, avete passaporti, carte d'identità e qui dentro tutto ciò che vi occorre sapere>>
Guardai il ciondolo a forma di cuore pendere dalle mani di Hunter, i suoi occhi freddi si posarono nei miei.
<<in una collana?>>
chiese il ragazzo sfiorandosi di nuovo i capelli, alzai un sopracciglio
<<È una chiavetta razza di idiota>>
Gli occhi verdi di Drake si insinuarono nei miei, adorava provocarmi, lo vedevo nei suoi occhi
<<Grazie Babolina, se non ci fossi tu sarei perso>>
<<Basta adesso mi hai rotto, ti faccio saltare la testa se non la finisci!>>
lui si alzò in piedi e si avvicinò a me,
<<Avanti fallo>>
Mi abbassai e tirai fuori dal mio stivaletto una calibro quarantacinque
<<Okay ora basta>>
Aston mi prese il polso fermando la mia furia omicida verso il fratello, distolsi lo sguardo dal ragazzo e mi liberai dalla presa della sua mano.
<<Si può sapere che succede?>>
Chiese Rayn cercando di calmarci entrambi
<<Niente Boss, solo che la piccola ragazzina viziata ha paura di fare i conti con le sue emozioni>>
Alzai le sopracciglia
<<Che stronzo>>
<<Bambina>>
<<Coglione!>>
<<Puttana!>>
Lo spinsi contro al tavolo del salotto facendo vibrare i bicchieri e le bottiglie che vi erano appoggiati, gli puntai la pistola alla gola e lo guardai con odio.
<<Avrò anche un problema con le mie emozioni, ma non sono una puttana viziata! Vedi di rigare dritto Miller, perchè sappi che c'è sempre posto per il tuo nome nella mia lista. >>
Sussurrai guardandolo dritto negli occhi.
Lo lasciai andare e mi allontanai da quella stanza uscendo fuori.

Lasciai che la porta si chiudesse con violenza dietro le mie spalle, tirai un pugno alla colonna dimenticandomi della ferita che tenevo.
<<Dio!>>
Mi portai una mano sul viso, mi sentivo così stupida, non sapevo che mi era preso, non riuscivo a reggerla quella situazione.
Non riuscivo a capire perchè mi importasse tanto delle sue parole, non riuscivo a capire perchè in questo momento provavo tanta rabbia nei confronti di Drake!
Presi un respiro e cercai di calmarmi.
Sentì la porta aprirsi, mi appoggiai alla colonna con una spalla ed incrociai le braccia
<<Mi dispiace per mio fratello, non voleva dire quello che ha detto>>
La voce di Aston mi fece sorridere, mi voltai incontrando i suoi occhi così simili a quelli del gemello.
Annuì.
<<Senti Tessa, questa "missione" se così si può definire, è legata a qualcosa di grosso, dovremo convivere per parecchi giorni, che non è scontato che possano diventare mesi. Non puoi dimenticare tutto e fingere che mio fratello non sia un emerito stronzo, oltre che coglione?>>
Chiese sorridendomi e accennando una risata, annuì ancora divertita.
Mi sedetti sugli scalini di marmo bianco e lui fece lo stesso.
Era diverso stare accanto ad Aston, lui non aveva addosso l'odore intenso del fumo di una sigaretta e nemmeno possedeva la doppiafaccia del fratello.
<<Okay ragazzi, Aston con Rayn, Drake tu vai con Tessa>>
Alzai gli occhi al cielo, non era possibile che Hunter avesse pronunciato quelle parole.

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