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<<Dove l'hai trovata?>>
Chiesi aspettando una risposta veloce,
<<Sulla scrivania>>
Disse cominciando a slegare Cameron, lo raggiunsi e guardai il perfetto ordine che rivestiva quel tavolo di legno
<<È troppo semplice>>
Sussurrai,
<<Che c'è di male nelle cose semplici Jones?>>
Mi guardai intorno e fermai Drake, lui si spostò e io cominciai a cercare qualcosa dentro le tasche del ragazzo.
Sorrisi e dalla tasca interna della sua giacca di Gucci tirai fuori una catenina dalla quale pendeva una chiavetta nera.
<<Mi spiace Miller, sono più brava di te>>
Feci pesantemente notare facendo un inchino,
<<È solo fortuna>>
Disse spingendo la sedia verso il letto, lo guardai spingere il ragazzo sul materasso e lo raggiunsi,
<<Aspetta>>
Sussurrai pulendogli il labbro dal filo di sangue che gli era uscito,
<<okay mettiamo in ordine e andiamo>>
Disse lui prendendomi per un polso e trascinandomi con lui, accesi il cellulare e rimisi in moto l'ascensore.
<<E la guardia?>>
Chiese uscendo dalla stanza, mi affacciai e vidi l'uomo dormire, mi avvicinai piano e ripresi le mie scarpe.
<<Rossa lasciale nella stanza di Cameron, almeno crederà che tu sia stata li>>
Alzai un sopracciglio e sospirai. Tornai indietro e lasciai le scarpe davanti alla porta.
<<Io ti odio, ne sei consapevole, vero?>>
Lui sorrise e annuì
<<Certo, continua a crederci>>
Mi fermai e gli presi il polso
<<Aspetta, si accorgerà che manca qualcosa>>
Feci notare, lui sorrise e aprì la catenina, s'intanscò la chiavetta e la sostituì con l'altra,
<<Comincia ad andare, ci vediamo nella tua stanza>>
Gli diedi retta e cominciai a scendere le scale, sentì delle voci e mi fermai risalendo ancora qualche scalino, sentì il cuore perdere un battito e poi mi ricomposi.
Scesi le scale e mi scontrai con un agente in divisa
<<Mi scusi, non l'avevo vista>>
Mentì, gli occhi castani dell'uomo sembravano studiarmi
<<Che ci facevi su quel piano ragazza?>>
Mi portai un indice sulle labbra e sorrisi appoggiandomi al muro
<<Ero insieme a Cameron. Non ditelo a mio padre, lui mi aveva detto che dovevo stare nella mia stanza>>
mentì portandomi un indice sulle labbra, lo vidi lasciarmi libero il passaggio e appena girai l'angolo composi il numero di Drake
<<Già ti manco?>>
Ironizzò,
<<Cambia strada, le scale sono piene di agenti>>
sentì la linea cadere e alzai gli occhi al cielo, mi aveva attaccato il telefono. Presi un respiro e cominciai, per noia, a contare ogni scalino che scendevo.

<<E 72!>>
Esclamai a voce bassa saltando l'ultimo scalino di un altro piano, sorrisi quando vidi il numero della mia camera, strisciai la carta e sentì la porta sbloccarsi. Entrai e scivolai contro di essa fino a raggiungere il pavimento.
Sospirai e mi guardai intorno, erano le tre del mattino e ancora non sentivo di aver sonno, probabilmente avrei dormito tutto il giorno seguente, ma pazienza.
Mi alzai e mi spogliai abbandonando il vestito viola a terra, raggiunsi il mio portatile e ritrovai la chiavetta che avevo nascosto per poi lasciare tutto sul letto.
Aprì l'armadio bianco e tirai fuori una larga maglia nera della Nike, la indossai e mi nascosi sotto quel morbido e leggero piumone estivo che rivestiva il largo letto matrimoniale.
<<Okay, vediamo che nascondi Rayn>>
Aprì alcuni file e cominciai selezionare cose a caso, corrugai le sopracciglia, la maggior parte sembravano essere vecchi articoli di giornale scaricati da internet.
Molti sembravano concentrarai negli anni tra il '93 e il 2008.
Mi legai i capelli e cominciai a leggere qualcosa, ma oltre a sparizioni di ragazzini e omicidi mai risolti non sembrava esserci nulla d'importante.
<<18 Dicembre 2008,
"Bambina scomparsa ne pressi di Central Parck", ancora?>>
Dissi ad alta voce, sapevo di aver già letto quel titolo almeno sei volte, ingrandì l'immagine di quel giornale, ma la foto stampata di quella bambina non si vedeva bene comunque.
Aprì un'altra pagina e cercai su internet quell'articolo con rispettivi titolo e data, ci misi poco e aprì il primo sito che trovai.
<<D'accordo, vediamo da chi sei ossessionato biondino>>
Alzai un sopracciglio ed ingrandì l'articolo che ora sembrava più nitido, mi soffermai sulla data e un brivido mi percorse la schiena.

                                                             

DangerouslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora