#54

4.8K 266 5
                                    

Scossi la tanica di plastica per lasciare che le ultime gocce di benzina si rovesciassero sul portico e lanciai dentro casa la tanica vuota, chiusi la porta e raggiunsi i ragazzi alla macchina.
Drake mi guardava attento, un sopracciglio alzato ed entrambe le mani in tasca. Sapevo che si stava godendo la scena. Gli rivolsi un sorriso e tesi la mano verso di lui.
Lo vidi alzare la schiena dalla portiera della mia Alfa e frugare nelle tasce dei suoi schinny neri strappati, per poi darmi il suo accendino.
<<Non lo sta per fare davvero>>
Commentò Dilan, forse per auto convincersi che non stava succedendo.
<<O si fratello, sta per succedere davvero>>
Ironizzò Miller ampliando il suo sorriso.
Accesi più volte la fiamma, un po' per vedere se funzionava, un po' per scaricarglielo lo ammetto.
Mi avvicinai alla casa e lasciai che la rivista che avevo in mano prendesse fuoco, appena percepì il suo calore la lanciai sul portico e in pochi secondi le fiamme cominciarono a farsi più intense.
Raggiunsi la macchina e salì in auto mettendola in moto.
<<Perchè cavolo hai appena dato fuoco alla tua casa?!>>
Trattenni una risata e accellerai uscendo dal vialetto.
<<Non potresti capirlo>>
Risposi sinceramente, lui non poteva sapere il vero motivo del mio comportamento, al contrario di Drake e il suo sorriso riflesso nel mio specchietto ne era la conferma.
<<Perchè è divertente biondino, mai dato fuoco ad una casa?>>
Domandò lui divertito, mentre io continuavo ad accellerare.
<<Be, diciamo che non è esattamente il mio hobby ecco...>>
Sorrisi e alzai un sopracciglio inchiodando di colpo.
<<Dio J! Chi è l'idiota che ti ha dato la patente?!>>
Esclamò sbloccando la cintura che si era incastrata, appoggiai il braccio dietro il poggiateste del sedile nel quale sedeva Dilan e per un attimo mi soffermai sull'espressione confusa di Drake.
Cominciai a fare marcia indietro ingranando la marcia e prendendo velocità.
<<Qualcuno mi da una spiegazione?>>
Sbuffai e azzardai una manovra stupida tornando sulla strada del ritorno.
<<Magari dopo Dilan>>
Dissi accellerando ancora.
<<Piano Rossa! Non sei in una gara clandestina! E queste manovre da suicidio chi te le ha insegnate?>>
Alzai gli occhi al cielo e mi pentì di essermeli portati dietro.
<<Okay, adesso basta domande e chiudetevi quella bocca. Siete irritanti e se non vi dispiace avrei bisogno di concentrarmi>>
Il silenzio che seguì le mie parole mi fece rilassare e portai i miei pensieri al massimo.
Mi morsi un labbro e cominciai a battere con l'indice un tempo inesistente sul volante.

<<Patatine fritte>>
Dissi rompendo il silenzio dopo alcuni minuti.
<<Patatine fritte>>
Ripetè incerto Drake spostandosi più verso di noi.
<<Dice che la aiutano a pensare>>
Intervenne Dilan sfiorandosi i ricci biondi.
<<Domanda. Quando lo uccidiamo questo?>>
Chiese Miller attirando la mia attenzione.
<<Prova a sfiorare Dilan e finisci male>>
<<Ha un nome fatastico!>>
<<Miller se sei tornato per complicarmi la vita vedi di scendere subito dalla mia auto, e non me ne frega niente se stiamo andando ai 100Kmh, chiaro?>>
<<E chi lo tocca? Vedi di calmarti Tessa>>
Strinsi il volante e presi un respiro concentrandomi sulla strada.
Le nostre discussioni senza senso non mi erano mancate per niente.
<<Evita di chiamarmi per nome, non lo sopporto e tu lo sai>>
Frenai ad un semaforo e rimasi immobile sentendo il suo respiro caldo sul mio collo.
<<Non mi sembrava che ti dispiacesse poi tanto quella sera...>>
Rimasi a bocca aperta e mi sistemai nel sedile alzando appena il mento.
Quel commento pieno di doppi sensi mi aveva costretta al silenzio.
Ripartì vedendo scattare il verde e ricominciai a tamburellare l'indice sul volante in pelle.
<<J, almeno sai dove stiamo andando?>>
Annuì tornando alla realtà e girai a destra ad un incrocio.
<<Ti riporto a casa>>
Rivelai rallentando la mia corsa.
<<Cosa? No>>
Entrai nel vialetto e sentì la ghiaia scricchiolare sotto le ruote della mia auto.
<<Invece si, tu non vieni con noi>>
Improvvisai un parcheggio e spensi il motore scendendo dall'auto e raggiungendo la sua portiera.
La aprì e i suoi occhi castani si fermarono nei miei.
<<Fuori Dilan>>
Il ragazzo uscì sbuffando e chiuse con forza la portiera spingendomi a pochi metri dall'auto con lui.
<<Che intenzioni hai?>>
Domandò puntandomi un dito contro, la sua espressione seria mi fece capire che non stava affatto scherzando.
<<Vado a chiudere questa storia>>
<<Ossia?>>
Alzai le spalle e mi portai le braccia al petto.
<<Non puoi capire Dilan, lasciami andare e basta>>
Supplicai senza separarmi dalle sue iridi. Il suo sguardo severo sembrò addolcirsi, mi sentì tirare per la giacca e mi scontrai contro il suo petto caldo.
Le sue braccia mi stringevano a se forti.
<<Promettimi che ragionerai prima di fare qualcosa>>
Sorrisi e mi liberai dalla sua presa stringendogli le mani.
<<Me la so cavare Riccioli d'oro>>
Le sue labbra si posarono sulla mia fronte e sentì le sue mani lasciarmi una carezza sul viso.
<<Ti aspetto al bancone con un bicchiere di vodka piccola>>
Annuì e mi allontanai da lui raggiungendo la macchina.




DangerouslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora