<<Ammettilo che lo hai fatto apposta>>
Mi guardai allo specchio e sorrisi
<<Si, no, forse...>>
Risposi vaga, sapevo che si riferiva alla risposta acida che avevo dato a suo fratello poco prima, si alzò dal piccolo divanetto rosso e venne verso di me
<<Preferivo il terzo, quello rosa antico ti stava molto bene>>
Mi fece notare tirando su la zip sulla schiena, in effetti quell'abito rosso ampio non piaceva nemmeno a me,
<<Allora dimmi, come hai fatto?>>
Mi voltai verso di lui e sentì le sue mani sui miei fianchi
<<Be gli ho detto che avrei cenato con lui se insieme al vestito mi avesse portato anche un paio di scarpe>>
Aston si mise a ridere raggiungendomi verso i camerini,
<<Solo questo?>>
Chiese dubbioso, annuì entrando in uno di essi
<<Mi aiuti?>>
Chiesi uscendo e indicando la cerniera sulla schiena. Lui mi spinse dietro la tendina bianca e lentamente sentì il vestito diventare più largo
<<Promettimi che farai attenzione Tessa>>
Sussurrò spostandomi i capelli e cercando un mio sguardo attraverso il riflesso dello specchio, glielo concessi e sorrisi
<<Faccio finta di essere scema, questo non significa che lo sia davvero>>
Lui annuì avvicinandosi
<<Questo lo so, ma quel ragazzo è abituato ad un servizio completo, non so se mi spiego>>
Disse senza alzare la voce, misi due dita sulle sue labbra, si stavano avvicinando troppo alle mie
<<Allora vorrà dire che questa notte dovrà tenere a freno i suoi ormoni, magari come tu dovresti fare in questo momento>>
Lo sentì sorridere e si avvicinò al mio orecchio
<<È colpa tua e di questo vestito>>
Me lo sentì cadere e d'improvviso rimasi in intimo davanti a lui
<<Ah, questo non doveva accadere...>>
disse guardando verso il basso, gli alzai il mento e sentì la sua mano scendere fino alla mia coscia,
<<Ehi, i miei occhi sono qui>>
Gli ricordai, lui alzò un sopracciglio e si avvicinò ancora, lo feci girare spingendolo per un fianco e li bloccai il collo avvolgendolo nel braccio
<<Ho detto di calmare i tuoi ormoni Miller>>
Lo sentì ridere, la sua testa era appoggiata alla mia pancia piatta e non sembrava in una posizione comoda, lo lasciai andare e lo spinsi fuori dal camerino.Aston si era rifiutato di concedermi qualche busta, ne teneva sei da una parte e dieci dall'altra contando anche le bustine delle varie gioiellerie a cui avevamo fatto visita
<<Lo sai che hai comprato tutte cose che non potrai mai mettere, vero?>>
alzai le spalle e gli rivolsi uno sguardo aprendo il baule dell'auto
<<Per adesso, intanto mi sono rifatta l'armadio e tu anche>>
Lui rise e lasciò le buste,
<<Perchè hai preso quella giacca di pelle per Drake? Ti ha trattata male infondo>>
Salì in auto, questa volta avrei guidato io.
<<Perchè ne ha bisogno, quando eravamo in viaggio per raggiungere l'appartamento ho notato che la cerniera della sua è rotta e poi gli era stretta sulle braccia>>
Misi in moto l'Audi e tornai sulla strada
<<E ora?>>
Domandò alludendo alla prossima destinazione
<<Be sono quasi le sei, quindi direi di tornare all' hotel, devo prepararmi per uscire con un idiota>>
Lui rise
<<Ma possiede yot, ville e milioni>>
Annuì
<<Tutte cose che non fanno altro che sottolineare il fatto che sia idiota>>
Dopo qualche minuto accostai davanti all'hotel e scesi, vidi il baule aprirsi e un ragazzo dai capelli neri prendere le buste,
<<Le porti tutte nella mia stanza>>
Lo raccomandai,
<<Certo signorina Fell>>
fantastico, ora mi avevano abbreviato anche il cognome. Alzai gli occhi al cielo e cercai di raggiungere il più in fretta possibile la stanza.
Passai per la hole e incontrai Rayn
<<Tesoro>>
Mi chiamò in russo, ancora ci capivo poco, ma molte parole le avevo memorizzate
<<Stanno perquisendo tutte le camere, gli agenti che proteggono gli Husdon pensano che ci sia qualcuno che li voglia morti>>
Mi sussurrò, corrugai le sopracciglia e raggiungemmo gli ascensori, quando le porte si chiusero mi voltai verso di lui
<<Come>>
Lui alzò le spalle,
<<A pranzo l'acquario dietro il nostro tavolo è esploso ferendo suo figlio sul viso, nulla di grave, probabilmente era solo un avvertimento. Se dovessero entrare nella tua stanza lasciali fare>>
Annuì
<<Se stasera vai a cena con Cameron cerca di entrare nell'argomento, senza che lui sospetti nulla, quel ragazzo è molto attento>>
Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e uscì quando le porte si aprirono, salutai Rayn e tornai sui miei passi.
Le porte delle mia camera era spalancate e vidi uscirne due uomini in divisa scura
<<Scusi per il disagio signorina, ma abbiamo il dovere di perquisire tutti>>
Feci un espressione preoccupata e mi portai una mano sul cuore,
<<Sicuro, nessun disturbo>>
Loro mi sorrisero e raggiunsero gli ascensori, entrai nella mia stanza e due donne delle pulizie stavano già riordinando <<Salve signorina Fell>>
Salutarono in coro, feci un cenno con il capo e guardai le buste delle varie marche appoggiate a terra, cercai quella di Drake e presi una penna sul comò, trovai un postit e scrissi due righe:
"Vedi di fare meno il coglione e fatti perdonare"
Lo attaccai alla busta e fermai una delle donne
<<Portate questo nella stanza di mio fratello Fabian>>
Lei annuì e lasciarono la mia camera, chiusi le porte e mi tolsi quelle scarpe sentendomi all'improvviso bassa nel mio metro e settanta. Camminai verso il bagno e sul mio letto trovai un grosso pacco bianco chiuso con del nastro rosso.
Aprì la busta con il mio nome e lessi il contenuto:"Questo ti starà d'incanto, indossa le scarpe che trovi ai piedi del letto e gli accessori che troverai con il vestito.
Passerò a prenderti all'orario previsto"

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Dangerously
Fantasy"In cima ad ogni lista dell'FBI, della CIA; una taglia sulla mia testa che vale tutt'ora miliardi..." Un tatuaggio in comune. Un passato alle spalle che definirlo "inferno" era quasi un complimento. Lei amava uccidere; Lui lo detestava. Se lei non...