#23

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Sentì il baule chiudersi con un forte scatto, mi allacciai la cintura e mi portai le mani sulle gambe nude, presi un respiro e mi asciugai quella lacrima che non ero riuscita a trattenere. Dalla mia pochette d'orata presi uno specchietto e guardai di non aver sbavato il trucco, sentì Aston salutare Rayn e poi l'auto abbassarsi leggermente sotto il suo peso.
<<Pronta?>>
Annuì continuando a guardare la strada, mi sentì poggiare sulle gambe una giacca di pelliccia beige
<<Ma scherziamo?>>
Lui rise sfiorando con le dita i suoi ricci corti,
<<La signorina Cassandra non si fa mancare nulla>>
Scossi la testa, più guardavo quella giacca più mi sentivo ridicola al solo pensiero di doverla indossare
<<Aston io non>>
<<Tom>>
Lo guardai interrogativo e lui mi sorrise mettendo in moto l'Audi che ci era stata consegnata ieri
<<Io sono Tom, Drake è Fabian e Rayn è Aleksandr>>
Mi morsi un labbro annuendo
<<Giusto>>
Avevo circa un ora da passare in auto con lui e certo non volevo che venisse fuori il discorso "Drake"
<<Posso farti una domanda?>>
Lui annuì uscendo dal parcheggio
<<Perchè il figlio di Hudson?>>
Tornò con entrambe le mani sul volante e cominciò a seguire Rayn
<<Non credo di aver capito scusa>>
Mi portai i capelli davanti e gli rivolsi uno sguardo
<<Insomma cosa può aver mai fatto quel ragazzo per finire nella mia lista? Di solito sono i loro padri che fanno casino >>
Un solco si formò sulla sua guancia, sembrava nervoso a giudicare da quanto stasse stringendo il volante
<<Che importanza ha?>>
Usò un'altra domanda come risposta e io alzai le spalle
<<Non lo so, volevo solo sapere, posso avere il suo fascicolo completo?>>
<<No>>
Rispose velocemente, quasi non ero riuscita a finire la frase, mi soffermai sul suo viso e rimasi in silenzio.

<<Tra dieci minuti siamo arrivati, ti ricordi tutto?>>
chiese Aston all'improvviso distogliendomi dai miei pensieri, per tutto il tempo ero rimasta a guardare fuori dal finestrino, gli alti palazzi intorno a me mi fecero capire di essere entrati nella città
<<Viziata, furba e maleducata>>
Dissi ricordando le parole che Rayn mi aveva fermamente detto di non dimenticare, lo sentì ridere e gli tirai un pugno sul braccio,
<<Ahi>>
Mugugnò
<<Andiamo, come se ti avessi fatto qualcosa e poi tu non sarai da meno>>
A giudicare dal suo braccio duro doveva fare palestra anche lui
<<Io in più di te manipolo le persone>>
Scossi leggermente la testa
<<Senti, le mie armi? Almeno la mia calibro 23 me l'avete lasciata?>>
Lui sorrise rallentando davanti un enorme palazzo, la fila di macchine sportive che ci precedevano erano una più costosa dell'altra,
Benvenuta all' hotel " ho soldi da buttar via"
Ironizzò la mia mente,
<<Tranquilla, nella tua valigia dei trucchi hai un doppio scomparto, sono tutte li, se hai bisoogno di qualcosa poi basta che chiedi a Rayn>>
Annuì
<<In quella del trucco è>>
Aston mi rivolse uno sguardo soffermandosi sulle mie labbra
<<Chi guarderebbe mai in una valigia piena di oggetti dai nomi impronunciabili sorellina>>
Alzai un sopracciglio seguendo il suo sguardo fuori dal finestrino, un uomo con un elegante uniforme blu scuro mi aprì la portiera, scesi dall'auto ignorandolo e indossai la mia pelliccia,
<<Hai ragione, chi ci guarderebbe mai Tom>>
Dissi appena mi fu affianco, lo guardai lanciare le chiavi all'uomo che mi aveva aperto la portiera
<<Attento a non graffiarla, costa più di te>>
Gridò per sovrastare il rumore del traffico, alcuni ragazzi portarono via i nostri bagagli e sentì la mano di Aston posarsi sulla mia schiena
<<Andiamo?>>
Gli rivolsi un sorriso e passando sul tappeto rosso dell'ingresso raggiungemmo la Hole dell'immenso hotel nel quale avremmo alloggiato.
Appena fummo dentro non ebbi il tempo di guardarmi intorno che Rayn mi prese la mano e mi sorrise
<<E lei è la mia amata figlia Cassandra>>
Alzai la mano fino alla spalla e mossi le dita per salutare
<<Molto piacere signorina>>
L'uomo davanti a me fece un breve inchino e spostò più volte i suoi occhi castani verso le mie gambe, il filo di barba scura che portava sembrava invecchiarlo di qualche anno, anche se a vedere, doveva avere la stessa età di Rayn. Si sistemò meglio il largo capello bianco che portava e spostò il suo sguardo sui gemelli
<<Voi dovete essere Tom e Fabian invece>>
La voce di Hudson era profonda e sicura, aveva l'aria di un uomo potente e rispettato, cosa che era.
Drake allungò la mano verso di lui e la strinse decisa
<<Ragazzi fate attenzione alla vostra sorellina, non voglio che tutto il mio personale perda minuti preziosi>>
Alzai un sopracciglio, un modo elegante per darmi apertamente della sgualdrina l'aveva trovato, sorrisi e mi avvicinai a lui
<<Almeno io un modo per divertirmi lo trovo>>
Gli sussurrai tirandogli una spallata. Continuai a camminare e passando accanto alla fontana illuminata da led viola sorrisi,
<<Tu, mostrami la mia camera>>
Dissi trascinando con me il primo ragazzo in divisa che vidi.
Appena fui sull'ultimo scalino mi voltai e sorrisi vedendo gli sguardi divertiti sui visi dei gemelli e quello apparentemente sconvolto sul volto di Hudson.
Dovevo ammetterlo, avevo la sensazione che mi sarei divertita molto nei panni di Cassandra Helton Fell.

DangerouslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora